sabato 10 gennaio 2015

ARABIA SAUDITA - LA PIETRA NERA (KAABA) FULCRO DEL PELLEGRINAGGIO ISLAMICO (HAJJ) QUINTO DEI PILASTRI DELL' ISLAM Profezie della Madonna di Anguera nn. 2.945 del 19/01/2008 “A causa della reliquia nera degli uomini della grande barba, ci sarà grande sofferenza per i miei poveri figli." 3.007 - 07/06/2008 Cari figli, continuate a pregare per la Chiesa del mio Gesù. Arriverà per essa il momento della sua maggiore prova. UN ESERCITO PARTIRA’ FURIOSO IN DIREZIONE DI ROMA. LE CHIESE SARANNO INCENDIATE E MOLTI LUOGHI SACRI SARANNO DISTRUTTI. Ecco: sono giunti i tempi difficili per i fedeli. Non allontanatevi dalla verità. Tornate al Signore. Fuggite dal peccato e abbracciate la grazia santificante di Dio.2.494 - 12.03.2005 Cari figli, l’ira di UN UOMO dall’apparenza di profeta, ma non un profeta, lascerà una sedia vuota. Gli uomini fedeli verseranno lacrime, ma Dio non li abbandonerà. Non restate con le mani in mano. Ecco il tempo della GRANDE BATTAGLIA SPIRITUALE. 2.516 - 30.04.2005 Cari figli, inginocchiatevi in preghiera per la pace nel mondo. L’umanità vive forti tensioni e cammina verso l’autodistruzione. UN UOMO orgoglioso farà accordi con l’Iran. Lui sembra essere un pacificatore, ma in verità sarà una spina per molte nazioni. Gli uomini del TERRORE, capeggiati da colui che ha l’apparenza di un profeta, porteranno sofferenza e dolore al nido dell’aquila e al Paese del Salvatore.




DATA DI PUBBLICAZIONE 16/06/2012 - ULTIMO AGGIORNAMENTO DEL POST - 16/07/2016





La Ka‘ba, ricoperta dalla kiswa, in occasione del hajj.




 










Escatologia islamica
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Sinossi sull'escatologia islamica
Islam sciita
La maggioranza degli accademici della Shīʿa sono d'accordo sui seguenti dettagli attorno agli eventi che si verificheranno nei giorni della fine:
1.    Il Dajjāl si dichiarerà il salvatore dell'umanità e delle genti di tutte le fedi riunite sotto la sua nuova religione.
2.    Si verificheranno massacri di massa degli Sciiti in Iraq (attorno all'Eufrate), e ci saranno delle taglie poste sulle loro mani, anche se non sono criminali.
3.    Ci sarà una rivolta guidata da uno Yemenita (Yamanī ) i cui sforzi falliranno
4.    Il Mahdī riapparirà e terrà un grande discorso presso la Ka'ba, in seguito radunerà un'armata islamica di 313 generali e di migliaia di seguaci per sconfiggere il Dajjāl (e forse occupare la città di Roma, come velatamente rivelato nella Sura XXX "dei romani")
5.    Una persona che porta il nome di "Sufyānī" (il riferimento è a un mitico ritorno di un omayyade-sufyanide dopo la fine di questa linea dinastica inaugurata da Mu'awiya ibn Abi Sufyan, tanto più atteso perché la dinastia nel suo complesso era crollata sotto i colpi degli Abbasidi nel 750) che condurrà le sue armate dalla Siria, attraverso l'Iraq, fino in Arabia, per sconfiggere le forze del Mahdī assieme ai suoi alleati
6.    Il Mahdī ristabilirà l'autentico Islam e finalmente il mondo potrebbe ritrovare pace e tranquillità
7.    Si avrà un periodo in cui il Mahdī governerà il mondo

8.    La risurrezione di uomini e donne comincerà appena vi sarà il Giorno del Giudizio.


IPOTESI:
"Il grande esercito che partirà dalla Mecca" -  Arabia Saudita, sarà composto da pellegrini musulmani che provengono da ogni parte del mondo per visitare i posti santi una volta nella vita, almeno due milioni di pellegrini all' anno. Un  buono soldato  pronto al combattimento  deve possedere tre requisiti: l' appartenenza identitaria (popolo di Allah), l' ideale (la guerra santa), la grande indignazione (sacrilegio in un luogo sacro, ad esempio: danneggiamento della pietra nera, Kaaba).
In Libia e altri paesi islamici, vengono preparati  nei campi di addestramento militare, i futuri ufficiali dell' Isis. Essi si mescoleranno con i pellegrini e,  successivamente all' attentato alla kaaba, esploderà un esercito, creeranno un esercito lampo, una fanteria di 2 milioni di soldati furiosi,  li condurranno  alla vittoria santa contro la coalizione occidentale per mezza Europa. 
Massimiliano Bruno

La Kaʿba (in arabo كعبة), talvolta scritta Kaaba, ossia cubo, è una costruzione che si trova al centro dellaMecca e costituisce il luogo più sacro dell'Islam.






Schema della Kaaba: (1) Pietra Nera; (2) porta della Kaaba; (3) mizāb, gronda per l'acqua piovana; (4) base della Kaaba; (5) Al-Hatīm; (6) Al-Multazam, muro posto tra l'ingresso alla Kaaba e la Pietra Nera; (7)Maqām Ibrāhīm, ossia la Stazione di Abramo; (8) angolo della Pietra Nera; (9) angolo dello Yemen; (10) angolo della Siria; (11) angolo dell'Iraq; (12) Kiswa, telo che copre la Kaaba; (13) striscia di marmo che segna l'inizio e la fine dei giri intorno all'edificio; (14) La stazione di Gabriele.



PER APPROFONDIRE ACCEDI AI DUE POST EVIDENZIATI IN GIALLO CON UN CLIC DEL MOUSE.


APOCALISSE - PROFEZIE SU ROMA, IL VATICANO E LA BABILONIA DELL' APOCALISSE - Profezie di Anguera. ROMA - 10 Profezie di Anguera - VATICANO - 12 Profezie di Anguera di cui 3 avverate 2 analizzate.




Iraq, il califfo integralista al-Baghdadi: “Conquisteremo Roma e il mondo intero”

Il leader del neonato Stato Islamico chiede ai musulmani di "essere pronti a combattere". Ieri aveva minacciato gli Usa, parlando di un attacco peggiore di quello dell'11 settembre. Secondo la Bbc, l'Iran fornisce aerei all'Iraq per fermare l'avanzata dei jihadisti. Anche gli Usa incrementano il sostegno a Baghdad



gennaio 2015
Is, primo attacco in Arabia Saudita
Link diretto: http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/Isis-I-attacco-in-Arabia-Saudita.aspx 

2.494 - 12.03.2005
 Cari figli, l’ira di UN UOMO dall’apparenza di profeta, ma non un profeta, lascerà una sedia vuota. Gli uomini fedeli verseranno lacrime, ma Dio non li abbandonerà. Non restate con le mani in mano. Ecco il tempo della GRANDE BATTAGLIA SPIRITUALE. Pregate. Solo per mezzo della preghiera avrete la forza per sopportare il peso delle prove. Non dimenticate: Dio è fedele alle sue promesse. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

Ipotesi
sedia vuota: sedia papale
uomo all' apparenza di profeta: terrorista islamico



2.516 - 30.04.2005

 Cari figli, inginocchiatevi in preghiera per la pace nel mondo. L’umanità vive forti tensioni e cammina verso l’autodistruzione. UN UOMO orgoglioso farà accordi con l’Iran. Lui sembra essere un pacificatore, ma in verità sarà una spina per molte nazioni. Gli uomini del TERRORE, capeggiati da colui che ha l’apparenza di un profeta, porteranno sofferenza e dolore al nido dell’aquila e al Paese del Salvatore. Ecco che sono giunti i tempi da me predetti. Pregate. State attenti. Io sono vostra Madre e sono al vostro fianco. Avanti con speranza. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Ipotesi
Russia, Israele


2.722 - 19/08/2006

APOCALISSE - FINE DEI GIORNI- Seconda venuta del Cristo - Preterismo - Profezie dispensaliste - L’ EUROPA dell’ anticristo, (da pacificatore mondiale a dittatore mondiale). Numero e marchio della bestia: 666 - La grande tribolazione di 3 anni e mezzo - Armageddon - Ratto post tribolazione. Previsto il 26/12/1996, messaggio n. 1.207 e messaggio 2.722 del 19/08/2006Profezie della Madonna di Anguera.


2.722 - 19/08/2006
Cari figli, un grande esercito partirà dalla Mecca e dove passerà lascerà una scia di distruzione e morte. La malvagità degli uomini sarà così grande sulla terra che il Signore anticiperà il giorno del Giudizio Finale. Convertitevi e tornate a Colui che è il vostro Unico e Vero Salvatore. Pregate sempre. La forza della preghiera vi farà comprendere i disegni di Dio per le vostre vite. Avanti con coraggio. Il Signore vi attende. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
La Mecca[1] (arabo: مكة المكرّمة, Makka), ovvero Makka al-Mukarrama ("Makka l'Onoratissima"), in antico Mokaraba, è una città dell'Arabia Saudita occidentale, situata nella regione dell'Hegiaz. Capoluogo della provincia omonima, è per antonomasia la città santa (prima di Medina e Gerusalemme) per i musulmani. È la città in cui è nato il profeta Maometto, ricordato come rifondatore dell'Islam. Contiene la più grande moschea del mondo, la Masjid al-Haram.
Il distretto di Suehn Mecca, spesso semplicemente distretto di Mecca, è un distretto della Liberia facente parte della contea di Bomi.

 




2.945 - 19/01/2008
Cari figli, avanti senza paura. Dio è molto vicino a voi. Confidate pienamente nella sua MISERICORDIA e sarete salvi. Non allontanatevi dalla preghiera. Arriverà il giorno in cui non ci sarà tesoro per la Chiesa. Sarà povera e indebolita. Pregate molto. Sono vostra Madre e soffro per ciò che vi attende.  A CAUSA DELLA RELIQUIA NERA DEGLI UOMINI DELLA GRANDE BARBA, CI SARA’ GRANDE SOFFERENZA PER I MIEI POVERI FIGLI. L’ UMANITA’ TREMERA’ DAVANTI AI DOLOROSI AVVENIMENTI CHE DEVONO VENIRE. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
La Kaʿba (in arabo كعبة), talvolta scritta Kaaba, ossia cubo, è una costruzione che si trova nella Masjid al-Haram, al centro della Mecca, Arabia Saudita, e costituisce il luogo più sacro dell'Islam.


a religione dell'Islam consiste nella fede (al-īmān) e nella pratica (al-dīn). I cinque pilastri dell'Islam (Arkān al-Islām) è l'espressione usata per indicare i cinque obblighi fondamentali di ogni musulmano, uomo o donna, in base alla legge religiosa (Sharīʿa) che il musulmano devoto è tenuto a osservare, ritenendoli atti essenziali per compiacere Dio (Allah) che li ha ordinati.
Tali obblighi sono:
1.   La testimonianza di fede (الشهادة Shahada)
2.   Le preghiere rituali (الصلاة Salah o, in lingua persiana, Namāz)
3.   L'elemosina (الزكاة Zakat)
4.   Il digiuno durante il mese di Ramadan (الصوم Ṣawm o Siyam)
5.   Il pellegrinaggio a La Mecca almeno una volta nella vita per tutti quelli che siano in grado di affrontarlo (الحج Hajj).
Ḥajj (in arabo: حَجّ) è il pellegrinaggio islamico canonico alla Mecca e nelle sue prossimità. Esso costituisce il quinto dei pilastri dell'Islam (arkān al-Islām). Il ḥajj - la cui radice trilittera <ḥ-j-j-> significava originariamente "dirigersi verso" - obbliga ogni fedele che ne abbia le possibilità fisiche ed economiche a compiere, almeno una volta nella vita, i riti che compongono il ḥajj.

I riti

I riti che compongono il hajj sono:
1.   Espressione della specifica e sentita intenzione (niyya) di adempiere al rito legale che si sta per compiere.
2.   Assunzione dell'iḥrām, o "purità rituale", stato di "purità maggiore" conseguibile col ghuṣl, un lavacro completo del corpo, in grado di far conseguire la indispensabile ṭahāra.
3.   Settuplice circumambulazione in senso antiorario della Kaʿba. Preghiera islamica di 2 rakʿa, davanti al sacro edificio come pure al Maqām Ibrāhīm, formazione rocciosa usata da Abramo/Ibrāhīm per riedificare la Kaʿba dopo il Diluvio Universale, aiutato in ciò dal figlioIsmaele/Ismāʿīl. Settuplice marcia (saʿy) tra Safa e Marwa, a partire dalla prima collinetta, in ricordo dell'affannosa ricerca di acqua per sé e il figlio Ismāʿīl della madre Hāgar, poi miracolosamente scaturita dalla fonte di Zemzem.
4.   (8 dhū l-hijja) Yawm al-tarwiya, o "giorno dello straripamento". Spostamento dalla Mecca in direzione di Mina, a Sud della Città Santa. La notte viene trascorsa dal pellegrino qui o nella pianura di ʿArafāt.
5.   (9 dhū l-ḥijja) Stazione (wuqūf) di ʿArafāt, dove sorge la collinetta del Jabal al-Raḥma (il Monte della Misericordia), luogo d'eccellenza per la sosta che si interrompe con la ifāda, repentina messa in movimento verso Muzdalifa dove sono adempiute le ṣalāt del tramonto e della sera.
6.   (10 dhū l-ḥijja) Giorno del sacrificio (Yawm al-nahr o al-aḍḥā) a Mina. In questa occasione una vittima animale viene immolata a Dio per poi distribuirne ai vicini le carni consumandone una parte.
7.   (10 dhū l-ḥijja) Lancio di 7 sassolini (ramī al-jimār), raccolti tra Mina e Muzdalifa, contro una delle 3 steli (preferita quella intermedia) che rappresentano il diavolo. Il rito commemora un episodio in cui il Diavolo (Shayṭān, Iblīs) fu cacciato a pietrate da Abramo/Ibrāhīm perché tentava il Patriarca/profeta a non obbedire all'ordine divino di immolare il figlio (v'è discordanza nelle tradizioni islamiche, se si trattasse cioè di Isacco/Isḥāq oppure Ismaele/Ismāʿīl).
8.   Rasatura (o accorciamento per le donne) della capigliatura (khalkh) e fine dello stato di purità rituale.
9.   Ritorno a Mecca per un ṭawāf di saluto alla Kaʿba ricoperta dalla sua nuova kiswa annuale. Tale circumambulazione è chiamata ṭawāf al-ifāda.
10. (11-13 dhū l-ḥijja) "Giorni della gioia" (ayyām al-tashrīq) con scambi di visite e pasti conviviali. In tali giorni è vietato digiunare. Il rito della lapidazione può essere reiterato più volte, fino al lancio massimo di 70 pietruzze.




3.007 - 07/06/2008

Cari figli, continuate a pregare per la Chiesa del mio Gesù. Arriverà per essa il momento della sua maggiore prova. UN SERCITO PARTIRA’ FURIOSO IN DIREZIONE DI ROMA. LE CHIESE SARANNO INCENDIATE E MOLTI LUOGHI SACRI SARANNO DISTRUTTI. Ecco: sono giunti i tempi difficili per i fedeli. Non allontanatevi dalla verità. Tornate al Signore. Fuggite dal peccato e abbracciate la grazia santificante di Dio. L’umanità si è contaminata con il peccato e ha bisogno di essere curata. Riconciliatevi con Dio e riempitevi del suo amore. L’amore guarisce, libera e santifica. Aprite i vostri cuori. Ho bisogno di voi. Non tiratevi indietro. Ciò che dovete fare, non rimandatelo a domani. Coraggio. Io intercederò presso il mio Gesù per voi. Avanti. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Italia






ESTERI
01/07/2014 L’ATTACCO MONDIALE DEGLI ISLAMISTI

Il “califfo” Al Baghdadi minaccia gli Usa
“Un attacco peggiore dell’11 settembre”

Il leader dell’Isis incita alla jihad anche durante il Ramadan. Gli islamisti
dell’Africa del Nord preparano un raduno per decidere se passare con lui

2.548 - 14.07.2005
Apocalittico attacco terroristico- Previsto il 03/05/05.msg 2.518 e 2.548 del 14/7/05. Profezia della Madonna di Anguera

Cari figli, è giunto il momento opportuno per vivere nella grazia di Dio. L’umanità cerca la morte, ma il Signore vuole offrirvi la vita. Se accogliete con gioia il Vangelo del mio Gesù sarete salvi. Io sono vostra Madre e soffro a causa delle vostre sofferenze. L’umanità sperimenterà l’amaro preparato dalle mani stesse degli uomini. Gli uomini dalla grande barba stanno preparando una grande azione malefica. In diverse zone e nello stesso momento verranno sofferenza e dolore. Un esercito esploderà. L’odio si è impadronito del cuore di molti dei miei poveri figli e questi camminano come ciechi guidando altri ciechi. Pregate. Pregate molto. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.


MONITORAGGIO  IN TEMPO REALE CON NEWS GOOGLE SU "CALIFFATO"

califfato

Copertura live

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2.945 - 19/01/2008
Cari figli, avanti senza paura. Dio è molto vicino a voi. Confidate pienamente nella sua Misericordia e sarete salvi. Non allontanatevi dalla preghiera. Arriverà il giorno in cui non ci sarà tesoro per la Chiesa. Sarà povera e indebolita. Pregate molto. Sono vostra Madre e soffro per ciò che vi attende. A causa della reliquia nera degli uomini dalla grande barba, ci sarà grande sofferenza per i miei poveri figli. L’umanità tremerà davanti ai dolorosi avvenimenti che devono venire. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Pietra Nera

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La Pietra Nera (arabo: الحجر الأسود, al-ḥajar al-aswad) è una roccia nera, grande quasi come un pallone, incastonata a circa 1,10 m d'altezza nell'angolo est della Kaʿba di Mecca.

Storia 
Nel corso di uno dei tanti restauri della Kaʿba, richiesti dalla fragilità del materiale usato per la sua costruzione, facile a collassare in occasione degli improvvisi per quanto rari rovesci di pioggia, la storia islamica ricorda come il giovane Maometto, non ancora prescelto come suo profeta da Allah, partecipasse con grande avvedutezza alla collocazione dell'oggetto nell'angolo dell'edificio, coinvolgendo tutti i principali clan della sua tribù nel suo trasporto e limitando a se stesso il solo onore della sistemazione fisica della Pietra Nera nel suo angolo.

Tradizione 


Relitto forse di un antico culto, che alcuni studiosi hanno pensato fosse dimostrazione di un passatolitolatrico in età preislamica, la Pietra Nera è considerata dai musulmani l'ultimo lacerto della "Casa Antica" (al-Bayt al-ʿatīq), fatta calare da Allah direttamente dal Paradiso sulla Terra e andata pressoché interamente distrutta dal Diluvio Universale. Per l'Islam, la Pietra Nera fu messa in salvo da Noè - profeta noto all'Islam arabo col nome di Nūh - all'interno di una caverna nei pressi di La Mecca e da lì l'oggetto sarebbe stato recuperato da Abramo (profeta anch'egli, chiamato Ibrāhīm) nel momento in cui questi, con l'aiuto del figlio Ismāʿīl (Ismaele), avrebbe dato inizio ai lavori della nuova Kaʿba.
Secondo una diffusa tradizione popolare islamica, la Pietra Nera è invece l'occhio di un angelo incaricato di prender nota dei pellegrini che adempiono all'obbligo canonico, per chi se lo possa permettere, di effettuare una volta almeno nella loro vita il hajj a La Mecca e nei suoi immediati dintorni.
Secondo un'altra tradizione, la Pietra Nera sarebbe un meteorite bianco che, caduto sulla terra, avrebbe assorbito tutti i peccati dell'uomo, assumendo l'attuale, emblematico, colore nero.

Danneggiamenti


La sacralità dell'oggetto non ha impedito che esso fosse oggetto di violenze fisiche e umane. La prima violenza si registrò in occasione dell'incendio, partito dalle file dei soldati di ʿAbd Allāh ibn al-Zubayr in occasione dell'assedio portato nel 683 d.C. contro la città della Mecca dalle truppe omayyadi di al-Ḥusayn ibn Numayr al-Sakūnī, generale del califfo ʿAbd al-Malik ibn Marwān. L'incendio spaccò col suo fortissimo calore la Pietra Nera in tre pezzi, che furono quindi tenuti assemblati da un apposito castone d'argento, tuttora visibile, che fa assumere alla Pietra Nera le sembianze della pupilla di un occhio.
L'altra violenza, assai più grave, subita dalla Pietra Nera fu la sottrazione operata con la forza ai suoi danni dagli ismailiti Carmati, che giudicavano la devozione riservatale una forma di inaccettabile e superstizioso culto per un oggetto, a detrimento del puro culto riservato al solo Dio.
In una sanguinosa incursione avvenuta nel 929 d.C., la Pietra Nera fu divelta dalla malta in cui era alloggiata e per 22 anni (caratterizzati da un fortissimo indebolimento dell'autorità califfale abbaside) essa rimase in mano ai Carmati del Bahrein e del tutto inutili furono i tentativi di recuperarla. La Pietra Nera fu restituita non già ai Fatimidi (cui i Carmati erano ideologicamente assai vicini) bensì, in cambio d'un fortissimo riscatto, agli sciiti Buwayhidi, la cui "tutela" era stata forzatamente accettata dal califfo sunnita di Baghdad.

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Meteorite? 

Secondo i non-musulmani la Pietra Nera è forse un meteorite e questo, a ben vedere, giustificherebbe la convinzione degli Arabi musulmani che parlavano appunto di un oggetto "calato dal cielo".

Bibliografia 

§  al-Azraqī, Akhbār Makka (Le notizie di Mecca), rist. dell’ediz. orig. del 1934 curata da Rushdī al-Sālih Malhas, 2 voll., Beyrut, 1986.
§  Ibn Ishāq/Ibn Hishām (Abū Muhammad ʿAbd al-Malik), al-Sīrat al-nabawiyya (La vita del Profeta), Mustafà al-Saqqā, Ibrāhīm al-Abyārī e ʿAbd al-Hāfiz Shiblī (edd.), Il Cairo, Mustafà al-Bābī al-Halabī, 1955, 2 voll., II ed. (trad. inglese The Life of Muhammad, a cura di A. Guillaume, Oxford, Oxford University Press, 1955).

Voci correlate 

§  Ka‘ba
§  La Mecca
§  Betilo

Kaaba


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(Reindirizzamento da Ka'ba)


La Ka‘ba, ricoperta dalla kiswa, in occasione del hajj.
La Kaʿba (in arabo كعبة), talvolta scritta Kaaba, ossia cubo, è una costruzione che si trova al centro dellaMecca e costituisce il luogo più sacro dell'Islam.
Storia 

Il Profeta Muhammad in preghiera davanti alla Kaʿba. (ms. ottomano del 1595)
In età preislamica l'edificio (più piccolo dell'attuale) era dedicato al culto della divinità maschile di Hubal, per poi essere successivamente identificata dall'Islam come il primo tempio dedicato al culto monoteistico fatto discendere daDio direttamente dal Paradiso.[1]
La tradizione islamica ricorda come il primitivo edificio fosse stato distrutto dal Diluvio Universale,[2] non prima che se ne fosse messo in salvo un pezzo: la Pietra Nera, nascosta nelle viscere di una montagna presso La Mecca ed estratta per la sua opera di riedificazione da Ibrāhīm (l'Abramo biblico) aiutato dal figlio Ismāʿīl (l'Ismaele biblico), che collocarono la Pietra Nera all'altezza di circa 1 metro e mezzo dal suolo, nell'angolo di Sud-Est dell'edificio, dove è poi rimasta incastonata dopo i danni subiti in un successivo incendio.

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La Kaʿba nel 1910
Secondo le medesime tradizioni (le uniche in nostro possesso che parlino non fuggevolmente dell'edificio) i Banu Quraysh della Mecca avrebbero però aperto le porte del santuario a un gran numero di altre divinità venerate in tutta l'Arabia, così da promuovere alla sosta i mercanti provenienti per i loro affari nella città e richiamare altri pellegrini, traendone i relativi lucrosi vantaggi.
Maometto (Muḥammad in arabo), che avrebbe partecipato da giovane a uno dei restauri della Kaʿba, eliminò ogni idolo dal suo interno al momento della sua conquista della Mecca nel 630, sanzionando con un pellegrinaggio il rituale da seguire in futuro per il hajj, che alla Mecca ha per l'appunto uno dei suoi punti di preghiera collettiva più imponenti, qualificati, e belli.
La Kaʿba ha subìto nei secoli vari danneggiamenti e se, nel passato preislamico, la povertà dei materiali e della malte portava sovente al suo diroccamento in occasione degli improvvisi per quanto rari rovesci di pioggia, che gonfiavano i letti dei torrenti (wādī) e che scaricavano poi le loro impetuose acque nell'avvallamento in cui sorgeva appunto il santuario, un rovinoso incendio all'epoca della guerra civile che contrappose ʿAbd Allāh ibn al-Zubayr agli eserciti califfali guidati da al-Ḥajjāj b. Yūsuf costrinse i vincitori omayyadi a un profondo restauro che non fu meramente conservativo.

Caratteristiche 


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Schema della Kaaba: (1) Pietra Nera; (2) porta della Kaaba; (3) mizāb, gronda per l'acqua piovana; (4) base della Kaaba; (5) Al-Hatīm; (6) Al-Multazam, muro posto tra l'ingresso alla Kaaba e la Pietra Nera; (7)Maqām Ibrāhīm, ossia la Stazione di Abramo; (8) angolo della Pietra Nera; (9) angolo dello Yemen; (10) angolo della Siria; (11) angolo dell'Iraq; (12) Kiswa, telo che copre la Kaaba; (13) striscia di marmo che segna l'inizio e la fine dei giri intorno all'edificio; (14) La stazione di Gabriele.

Pianta della Kaʿba con le dimensioni.

Dimensioni


Misura 11,30 × 12,86 metri di lato, per un'altezza di 13,10 metri. Prima dell'avvento dell'Islam era di misure assai più contenute, con un ingresso sopraelevato e senza tetto.[3]

Esterno 


Sul lato nord-est vi è la porta di accesso, difesa da inservienti e dalla speciale polizia incaricata di sovrintendere alla tranquillità dei riti religiosi impedendo l'ingresso ai fedeli più eccitati. A breve distanza dal lato nord-occidentale corre un basso muretto (hatīm) che delimita un'area interdetta al calpestìo e che si crede sia stato il luogo di sepoltura di Ismaele e della madre Hāgar. Tutta l'area circostante l'edificio (matāf) sarebbe stato il luogo d'inumazione di un altissimo numero di profeti che avrebbero precedutoMaometto.
Nell'angolo est della Kaʿba è incastonata a circa un metro e mezzo d'altezza la Pietra Nera, un blocco minerale nero grande quasi come un pallone, di probabile origine meteoritica.
Il mizāb della Kaʿba è il canaletto di gronda dorato presente a circa metà del lato nord-occidentale, che sporge perpendicolarmente al muro. Permette alle acque piovane di defluire dal tetto ed è dotato di un gocciolatoio chiamato "barba del mizāb".

La kiswa 


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Per approfondire, vedi la voce Kiswa.
L'edificio è normalmente coperto da una kiswa, un preziosissimo tessuto serico di colore nero, riccamente intessuto di lamine d'oro che ripropongono scritte coraniche. Tale rivestimento viene rinnovato ogni anno. La vecchia kiswa ogni anno è tagliata in pezzi che si distribuiscono ai fedeli che lo conservano come preziosa reliquia.

Interno 


All'interno, normalmente accessibile solo agli inservienti e alle personalità più illustri che ne hanno la custodia (attualmente la famiglia reale saudita), la Kaʿba ospita un pozzo, ormai essiccato, che in antico era chiamato al-Akhsaf o al-Akhshaf, un tempo destinato a raccogliere il sangue delle vittime sacrificali e a conservare il tesoro della divinità, mentre 3 colonne interne, equidistanti, allineate in direzione della maggior lunghezza, sorreggono il peso del tetto.

Direzione della Qibla 


Fedeli attorno alla Kaʿba
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Per approfondire, vedi la voce Qibla.
Col termine qibla si indica la direzione[4][5] in cui si trova il santuario della Kaʿba a cui deve rivolgere il proprio viso il devoto musulmano quando sia impegnato nella Ṣalāt (preghiera). Il punto esatto, detto Qibla assoluta, verso cui andrebbe diretto il viso, è quello mediano tra la mizāb e l'angolo nord. Questo è importante pregando idealmente, o da distanza ravvicinata.

Note 

1.   ^ Claudio Lo Jacono, "Le religioni dell’Arabia preislamica e Muhammad", in Islām, a cura di G. Filoramo, Roma-Bari, Laterza, 1999.
2.   ^ Cfr, al-Azraqi, Akbār Makka (Le cronache di Mecca), Beirut, Dar al-Andalus, 1986.
3.   ^ Leone Caetani, Annali dell'Islam, Milano, Hoepli, I, p. 174.

Bibliografia 

§  Christiaan Snouck Hurgronje, Mekka, L'Aia, 1888-89, 2 voll.
§  Christiaan Snouck Hurgronje, Il pellegrinaggio alla Mecca, Torino, Einaudi, 1989 (trad. dell’orig. olandese Het Mekkanische feest, Leida, E. J. Brill, 1880).
§  Maurice Gaudefroy-Demombynes, Le pelerinage a la Mekke, Parigi, P. Geuthner, 1923.
§  al-Azraqī, Akhbār Makka (Notizie su Mecca), rist. dell’ediz. orig. del 1934 curata da Rushdī al-Sālih Malhas, 2 voll., Beyrut, Dar al-Andalus, 1986.

Voci correlate 

§  Islam
§  Moschea
§  La Mecca
§  Kiswa

Altri progetti


Hajj  PELLEGRINAGGIO ISLAMICO
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Ḥajj (in araboحَجّ) è il pellegrinaggio islamico canonico alla Mecca e nelle sue prossimità. Esso costituisce il quinto dei pilastri dell'Islam ( arkān al-Islām ). Il ḥajj - la cui radice trilittera <ḥ-j-j-> significava originariamente "dirigersi verso" - obbliga ogni fedele che ne abbia le possibilità fisiche ed economiche a compiere, almeno una volta nella vita, i riti che compongono il ḥajj.
Tali riti sono:
1.  Espressione della specifica e sentita intenzione (niyya) di adempiere al rito legale che si sta per compiere.
2.  Assunzione dell'iḥrām, o "purità rituale", stato di "purità maggiore" conseguibile col ghuṣl, un lavacro completo del corpo, in grado di far conseguire la indispensabile ṭahāra.
3.  Settuplice circumambulazione in senso antiorario della KaʿbaPreghiera islamica di 2 rakʿa, davanti al sacro edificio come pure al Maqām Ibrāhīm, formazione rocciosa usata da Abramo/Ibrāhīm per riedificare la Kaʿba dopo il Diluvio Universale, aiutato in ciò dal figlioIsmaele/Ismāʿīl. Settuplice marcia (saʿy) tra Safa e Marwa, a partire dalla prima collinetta, in ricordo dell'affannosa ricerca di acqua per sé e il figlio Ismāʿīl della madre Hāgar, poi miracolosamente scaturita dalla fonte di Zemzem.
4.  (8 dhū l-hijjaYawm al-tarwiya, o "giorno dello straripamento". Spostamento dalla Mecca in direzione di Mina, a Sud della Città Santa. La notte viene trascorsa dal pellegrino qui o nella pianura di ʿArafāt.
5.  (9 dhū l-ḥijja) Stazione (wuqūf) di ʿArafāt, dove sorge la collinetta del Jabal al-Raḥma (il Monte della Misericordia), luogo d'eccellenza per la sosta che si interrompe con la ifāda, repentina messa in movimento verso Muzdalifa dove sono adempiute le ṣalāt del tramonto e della sera.
6.  (10 dhū l-ḥijja) Giorno del sacrificio (Yawm al-nahr o al-aḍḥā) a Mina. In questa occasione una vittima animale viene immolata a Dio per poi distribuirne ai vicini le carni consumandone una parte.
7.  (10 dhū l-ḥijja) Lancio di 7 sassolini (ramī al-jimār), raccolti tra Mina e Muzdalifa, contro una delle 3 steli (preferita quella intermedia) che rappresentano il diavolo. Il rito commemora un episodio in cui il Diavolo (Shayṭān, Iblīs) fu cacciato a pietrate da Abramo/Ibrāhīm perché tentava il Patriarca/profeta a non obbedire all'ordine divino di immolare il figlio (v'è discordanza nelle tradizioni islamiche, se si trattasse cioè di Isacco/Isḥāq oppure Ismaele/Ismāʿīl).
8.  Rasatura (o accorciamento per le donne) della capigliatura (khalkh) e fine dello stato di purità rituale.
9.  Ritorno a Mecca per un ṭawāf di saluto alla Kaʿba ricoperta dalla sua nuova kiswa annuale. Tale circumambulazione è chiamata ṭawāf al-ifāda.
10.              (11-13 dhū l-ḥijja) "Giorni della gioia" (ayyām al-tashrīq) con scambi di visite e pasti conviviali. In tali giorni è vietato digiunare. Il rito della lapidazione può essere reiterato più volte, fino al lancio massimo di 70 pietruzze.
Tutta la cerimonia è antichissima ma in gran parte fu conservata dall'Islam, pur se adattata (i musulmani pensano che si tratti di un recupero dopo l'oblio dei tempi e le malizie dell'uomo) alle nuove finalità di un culto da dedicare al Dio Uno e Unico che nel Corano è chiamato Allāh.
Il ḥajj va obbligatoriamente compiuto nel mese lunare di Dhū l-Ḥijja, ultimo mese dell'anno islamico. In tutti gli altri mesi il rito è chiamato ʿumra, pellegrinaggio "minore" non obbligatorio che si differenzia dal ḥajj per la sua minor durata e per i suoi diversi e più semplici passaggi liturgici.
La giurisprudenza islamica permette a chi ne sia impedito fisicamente ma ne abbia la possibilità economica di delegare qualcun altro all'assolvimento dell'obbligo religioso, i cui vantaggi spirituali saranno lucrati da chi abbia provveduto al pagamento del viaggio e al mantenimento sul posto della persona incaricata. È anche possibile lasciare appositi fondi in eredità perché il rito sia compiuto in nome e a vantaggio del defunto.
Particolare è l'abbigliamento del pellegrino, che si raccomanda usi solo due pezze di stoffa non cucite di color bianco, una per cingersi i fianchi (chiamata izar) e l'altra per coprire il tronco e la spalla sinistra, ma lasciando libero il braccio destro (rida'). Le donne sono invece del tutto coperte.
Chiunque abbia adempiuto all'obbligo del ḥajj acquista un merito particolare e una ottima nomea agli occhi dei correligionari. Ha diritto talora a indossare un copricapo particolare che ricordi l'assolvimento dell'obbligo ed è insignito del titolo onorifico di Ḥājjī (pellegrino del ḥajj).
Da molti anni le autorità saudite hanno fissato alla cifra approssimativa di 2 milioni il numero di pellegrini autorizzati ad adempiere al ḥajj (con l'eccezione del 2012 in cui la cifra ha superato le 3.161.000 presenze) e dal 2013 hanno stabilito che non si possa richiedere il permesso di compiere il Pellegrinaggio maggiore per più di una volta in un quinquennio.[1]
Note
Bibliografia
·         Christiaan Snouck HurgronjeEet Mekkaansche feest, Leida, E. J. Brill, 1880.
·         Maurice Gaudefroy-DemombynesLe pèlerinage à la Mekke. Étude d'histoire religieuse, Parigi, P. Geuthner, 1923 (Annales du Musée Guimet: Bibliothèque d'études ; 33).
Voci correlate
·         La Mecca
·         Mina (Arabia Saudita)
·         ṭahāra
·         Kaʿba
·         ʿUmra
·         ʿĪd al-adḥā
·         Pellegrinaggio

Cinque pilastri dell'Islam

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La religione dell'Islam consiste nella fede (al-īmān) e nella pratica (al-dīn). I cinque pilastri dell'Islam (Arkān al-Islām) è l'espressione usata per indicare i cinque obblighi fondamentali di ogni musulmano, uomo o donna, in base alla legge religiosa (Sharīʿa) che il musulmano devoto è tenuto a osservare, ritenendoli atti essenziali per compiacere Dio (Allah) che li ha ordinati.
Tali obblighi sono:
1.  La testimonianza di fede (الشهادة Shahada)
2.  Le preghiere rituali (الصلاة Salah o, in lingua persianaNamāz)
3.  L'elemosina croonica (الزكاة Zakat)
4.  Il digiuno durante il mese di Ramadan (الصوم Ṣawm o Siyam)
5.  Il pellegrinaggio a La Mecca almeno una volta nella vita per tutti quelli che siano in grado di affrontarlo (الحج Hajj).
Alcuni musulmani, principalmente appartenenti alla setta kharigita, sostengono che esiste un sesto pilastro dell'Islam, il Jihad, che letteralmente significa "sforzo interiore", ma della sua obbligatorietà si discute nella dottrina e nell'opinione pubblica musulmana.
Primo pilastro: accettazione di Dio (Allah)
Secondo il Corano, il Libro Sacro dell'Islam, "Non esiste divinità all'infuori di Dio (Allah), e Maometto il Suo profeta". Questa dichiarazione di fede viene detta ṭayyab, una semplice formula che il musulmano pronuncia giornalmente. Intrinseca in questa azione è l'accettazione di Maometto, "Allah non è padre di nessuno, e il profeta Muḥammad è Suo messaggero e sigillo dei profeti. E Allāh ha piena conoscenza di tutte le cose".[Corano 33:40]
Secondo pilastro: alāt, ovvero preghiera quotidiana (الصلاة)
Ci si aspetta che i musulmani eseguano le preghiere rituali, o ṣalāt, cinque volte al giorno:
·         Al mattino (al-fajr)
·         A mezzogiorno (al-ẓuhr)
·         A metà pomeriggio (al-ʿaṣr)
·         Al tramonto (al-maghrib)
·         Un'ora e mezza dopo il tramonto (al-ʿisha).
Per gli uomini è obbligatorio riunirsi in una moschea per pregare (chi è malato può restare a casa anche se Maometto, in caso di malattia, andava lo stesso alla moschea), ma per le donne no. Nei venerdì, la preghiera congregazionale (jumuʿa) si tiene a mezzogiorno, ed è ritenuta obbligatoria per gli uomini e facoltativa per le donne. Un musulmano può pregare praticamente ovunque, anche sul lavoro o a scuola. È raccomandato però che si metta una stuoia pulita a terra dove pregare e di rivolgersi in direzione (qibla) della Mecca durante la preghiera.
Prima di fare la preghiera bisogna essere in stato di purità, o wudūʾWudūʾ è il nome del rito dell'"abluzione minore", una pulizia rituale con acqua pura o, in caso d'impossibilità, sostituibile col tayammum (sfregarsi con terra pulita invece di acqua), in cui le parti lavate comprendono: le mani, la bocca, il naso, il volto, le braccia, la testa, le orecchie e i piedi fino alle caviglie.
Se il lavaggio viene eseguito con acqua, il musulmano è considerato in stato di ṭahāra (purità rituale), il che significa che si è ripulito dai peccati per il periodo che intercorre tra due preghiere. In altre parole, a meno che il musulmano non faccia qualcosa per rimuovere questa pulizia, non ci sarà bisogno di altri lavaggi prima della preghiera successiva. Quando invece viene fatto il tayammum e cioè viene usata la sabbia, la pulizia è temporanea e solo per quella preghiera, indipendentemente dal fatto che venga o meno commesso un atto impuro. Perciò, prima di eseguire un'altra preghiera, si dovrà procedere al lavaggio rituale del wudūʾ.
Tradizionalmente la salāt deve essere recitata in arabo (anche se la persona non lo parla né lo comprende, dato che comunque le preghiere vanno recitate a memoria): l'arabo è una lingua sacra ed è la lingua nella quale è stato rivelato il Sacro Corano. La salāt comprende la testimonianza di fede in Dio (Allah) e nella missione profetica (shahada) di Maometto (in arabo Muhammad) che implica una richiesta di perdono e invoca la benedizione celeste. Si recita la prima sura (al-Fātiḥa) e una o più parti del Corano (imparate a memoria) e, se si vuole, una preghiera personale. L'intera sessione include varie posizioni (rakʿa): in piedi, inchinati, inginocchiati e prostrati. La sessione termina guardando a destra e a sinistra e dicendo "La pace sia su di te e dentro di te", "al-salāmu ʿalaykum wa raḥmatu [A]llāh" ("la salvezza e la misericordia di Dio siano su di voi" oppure "al-salāmu ʿalaykum wa raḥmatu [A]llāhi wa barakātu-Hu" ("la salvezza, la misericordia e le benedizioni di Dio siano su di voi") in arabo, al fedele che siede a fianco. Questo comprende anche i due angeli che i musulmani credono stiano alle spalle della persona (quello a destra registra le buone azioni, mentre quello a sinistra registra le cattive).
Terzo pilastro: Zakat (الزكاة), ovvero elemosina legale (الصدقة)
Uno dei principi fondamentali dell'Islam è il credo che tutte le cose appartengano a Dio e che il benessere appartiene solo agli uomini meritevoli di fiducia. Ogni musulmano calcola la sua zakàt individualmente, e nella maggior parte dei casi questo implica il pagamento annuale del 2,5% del capitale in eccesso a quello necessario per i bisogni primari. Un musulmano può anche donare una somma addizionale come atto di caritàvolontaria (sadaqa), nella speranza di ottenere un'aggiuntiva ricompensa divina.
Quarto pilastro: Sawm (الصوم), ovvero digiuno nel dì del mese di Ramadan
L'osservanza del Sawm (digiuno) include l'astinenza dal mangiare, dal bere, dal fumare, dai rapporti sessuali. Il digiuno è ordinato dal Corano, e viene osservato dai musulmani devoti puberi, durante tutto l'arco del dì, fino al calar del sole, per i 29 o 30 giorni del mese lunare di Ramadan. Ne sono esentati gli impuberi, i malati e le donne incinte, mestruate o in allattamento.
Durante il mese lunare di Ramadan i musulmani trascorrono più tempo in preghiera o ascoltando ogni giorno una parte (hizb, pl. ahzàb) del Corano letto da lettori specializzati in moschea o in luoghi allestiti allo scopo. Il Sawm mira a disciplinarsi, rafforzando le virtù della pazienza (sabr) e dell'autocontrollo, e del fare anche capire e provare su di sé le difficoltà che provano coloro che a volte non hanno di che da mangiare. Questi atti vengono fatti sempre dedicando l'aspetto penitenziale del tutto a Dio
Quinto pilastro: Hajj, ovvero pellegrinaggio alla Mecca e ai suoi dintorni (الحج) nel mese di Dhu I-Hijja
L'ultimo pilastro dell'Islam è il pellegrinaggio alla Mecca eseguito durante il mese lunare di Dhu l-Hijja. L'esecuzione del Hajj almeno una volta nella vita è obbligatoria per tutti quelli che siano in grado di affrontarlo, economicamente e fisicamente, e circa due milioni di persone si recano alla Mecca ogni anno. Il pellegrino indossa una tenuta distintiva composta da due pezze di stoffa non cucite per lo più di colore bianco che non mostrino differenze di classe sociale e di cultura, perché tutti sono uguali davanti a Dio. L'esecuzione del Hajj coinvolge una serie di rituali, compresa la circumambulazione antioraria del più importante santuario islamico, la Kaʿba, una costruzione cubica coperta da un drappo nero (kiswa) che è situata al centro di una grande spianata sacra (matàf). Dopo aver percorso 7 volte a passo affrettato (ma non di corsa) il tragitto fra Safa e Marwà (saʿy), un altro momento essenziale è costituito dalla sosta (wuqūf) nella pianura di ʿArafa, qualche Km. a sud della Mecca, dal sacrificio di animali e dalla tonsura dei capelli che esaurisce l'intera cerimonia.
Sia pur assai meno che nei secoli scorsi, il Hajj costituisce ancora oggi una prova ardua e potenzialmente rischiosa e non sono infatti mancati negli ultimi anni gravi incidenti che hanno provocato un gran numero di morti fra i pellegrini. Comunque, con l'avvento dei moderni mezzi di trasporto e un'adeguata infrastruttura, l'Arabia Saudita ha mostrato di essere in grado di accogliere milioni di visitatori all'anno (2 milioni per il solohajj). Un pellegrinaggio "minore" e assolutamente facoltativo è la visita della Mecca nei mesi diversi da quello del pellegrinaggio "maggiore" canonico. Del pari non obbligatoria è la ziyāra, la visita alla Moschea del Profeta a Medina.
Bibliografia
·         Alessandro BausaniIslam, Milano, Garzanti, 1987 (2ª ed.).
·         Alberto Ventura, "L'islām sunnita nel periodo classico (VII-XVI secolo)", in: Giovanni Filoramo (a cura di), IslamStoria delle religioni, Roma-Bari, Laterza, 1999.

BOMBE SUI PELLEGRINI DELL' ISLAM

Escatologia islamica
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L'escatologia islamica riguarda quegli aspetti (dogmatici e non) che nel sistema dei valori e delle credenze musulmane si preoccupano di indicare quale sia il destino del genere umano dopo la morte e la risurrezione voluta da Allah nelGiorno del Giudizio.
L'assetto escatologico è, tutto sommato, abbastanza semplice e, nei suoi aspetti dogmatici tratta in successione il tormento della tomba, la Bilancia, il Ponte e il Bacino.

Sacrilegi nei confronti di tutte le religioni abramitiche all'interno della Cupola della Roccia - terza moschea più sacra per l'Islam, attigua alla Moschea al-Aqsa sul Monte del Tempio di Gerusalemme - secondo l'escatologia islamica decreterebbero la comparsa del Dajjāl e l'avvicinarsi dello Yawm al-Dīn (il Dì dl Giudizio).

Sinossi sull'escatologia islamica

L'Islam fornisce ai suoi fedeli delle linee guida molto chiare riguardo alla fine dei tempi. Vengono menzionati vari segni maggiori e minori (fino a 100 [1] [2]), elencati nella Sunna e nel Corano come annunci del prossimo Giorno del Giudizio. Questi segni possono essere divisi in due parti, segni minori e maggiori.

Segni principali

I segni principali comprendono:
1.     La comparsa di un anticristo, l'avvento dell'Imam Mahdi e successivamente del Profeta Gesù (che radunerà le forze del bene contro i malvagi), (Corano, 43:61)
2.     Il suono della Tromba del Giudizio e segni minori che la precederanno.
3.     L'inizio di un affievolimento o dello spegnimento del Sole (Corano, 81:1)
4.     La Terra subirà un terremoto globale (zalzala ) così intenso che provocherà il crollo di intere catene montuose, la rottura del corpo interno (nucleo terrestre ) del pianeta, e l'allargamento della Terra. (Corano, 99:1, 69:13-14, 70:8, 84:3-4, 20:105-107, 99:1-6).
5.     Il Sole inghiottirà la Luna (Corano, 75:7-9)
6.     Tutte le piante saranno divelte oppure sradicate
7.     L'Universo fermerà la sua espansione (Corano, 51:47, 21:104)
L'escatologia dell'Islam si occupa della Qiyāma (la fine del mondo); il Giudizio Finale (giudizio finale di tutta l'umanità). L'escatologia si riferisce a uno dei sei fondamenti della fede (ʿAqīda) dell'Islam. Come altre religioni abramitiche, l'Islam predica la risurrezione dei morti in modo corporeo, il compimento del piano divino per la creazione, e l'immortalità dell'anima umana; i giusti saranno ricompensati con i piaceri della Janna (paradiso), mentre gli iniqui saranno puniti nella Jahannam (l'inferno islamico).
Una parte significativa del Corano si occupa di queste credenze, come pure molti hadith (tradizioni giuridiche che costituiscono la Sunna). La letteratura apocalittica islamica parla di fitna (prova) e malāhim.

Islam sunnita

Nel Sunnismo, seguito dalla maggior parte dei Musulmani, i segni ruotano attorno alla purificazione della Terra, che dovrà essere mondata dai non-credenti, sia grazie alla conversione di massa dei non credenti oppure in molti casi dalla morte. La comparsa del Mahdi come restauratore della purezza del primo e autentico Islam, la discesa dai cieli del profeta Gesù avverrà nello stesso tempo. Si elencano sia segni maggiori che minori della fine dei tempi.
Questi eventi che dovrebbero accadere sulla Terra sono i passi finali del Giorno del Giudizio:
1.    Il suono della prima Tromba ucciderà tutti gli esseri umani sulla Terra.
2.    Il suono della seconda Tromba provoca la risurrezione.
3.    L'attesa del Giudizio da parte di tutti gli umani, un processo che si prevede lungo migliaia di anni, e che avverrà sotto un sole cocente.
4.    Inizio del Giudizio Universale.
A differenza della Shīʿa, i Sunniti non danno molto ascolto alla versione che annuncia la venuta del Mahdī al-muntaẓar, dal momento che per loro si tratta semplicemente di un altro Califfo, un essere umano che nasce in un determinato momento storico, trascorre una vita veramente lunga e alla fine viene martirizzato. Viene annunciato negli insegnamenti della Sunna, ma è descritto come un essere umano normale dalla vita esemplare.

Islam sciita

Le credenze della fine dei tempi nel pensiero Islamico dello Sciismo si basano su alcuni passi del Corano, su istruzioni ricevute dal Profeta Maometto e dalla sua Ahl al-Bayt. Esistono alcune varianti di una teoria nell'escatologia sciita, ma tutte queste ruotano intorno alla figura messianica dell'Imām/Mahdī noto anche come "Imām-e Zamān" che significa "Guida del Tempo", che viene considerato dagli sciiti come il 12º successore designato del Profeta Maometto. La teoria della fine dei tempi sciita sostiene anche che la seconda venuta di ʿĪsā (cioè il profeta Gesù) coincide temporalmente con il ritorno del Mahdī. Gli sciiti credono che Gesù e il Mahdī collaboreranno per portare la pace e la giustizia sulla Terra tra tutte le persone di fede. Questo è il tema generale accettato tra i teologi della Shīʿa.
Nel pensiero islamico della Shīʿa, si verificherà una realtà terrena che si prevede prima della fine della vita umana sulla Terra. Gli eventi previsti per i momenti finali dell'umanità coinvolgono principalmente il Dajjāl e la sua abilità di sedurre l'umanità a seguire una nuova religione mondiale, che non sarà d'inspirazione divina. L'idea del Mahdī che giunge sulla Terra per aiutare l'umanità contro il "Grande Inganno" viene anche tratteggiata nelle tradizioni dei Sunniti, ma è più specificamente sottolineata come Muhammad al-Mahdi nelle fonti sciite. Esistono molte profezie diverse riguardanti la fine dei giorni, ma soltanto alcune sono accettate e ripetute da diverse fonti. La maggioranza degli accademici della Shīʿa sono d'accordo sui seguenti dettagli attorno agli eventi che si verificheranno nei giorni della fine:
1.    Il Dajjāl si dichiarerà il salvatore dell'umanità e delle genti di tutte le fedi riunite sotto la sua nuova religione.
2.    Si verificheranno massacri di massa degli Sciiti in Iraq (attorno all'Eufrate), e ci saranno delle taglie poste sulle loro mani, anche se non sono criminali.
3.    Ci sarà una rivolta guidata da uno Yemenita (Yamanī ) i cui sforzi falliranno
4.    Il Mahdī riapparirà e terrà un grande discorso presso la Ka'ba, in seguito radunerà un'armata islamica di 313 generali e di migliaia di seguaci per sconfiggere il Dajjāl (e forse occupare la città di Roma, come velatamente rivelato nella Sura XXX "dei romani")
5.    Una persona che porta il nome di "Sufyānī" (il riferimento è a un mitico ritorno di un omayyade-sufyanide dopo la fine di questa linea dinastica inaugurata da Mu'awiya ibn Abi Sufyan, tanto più atteso perché la dinastia nel suo complesso era crollata sotto i colpi degli Abbasidi nel 750) che condurrà le sue armate dalla Siria, attraverso l'Iraq, fino in Arabia, per sconfiggere le forze del Mahdī assieme ai suoi alleati
6.    Il Mahdī ristabilirà l'autentico Islam e finalmente il mondo potrebbe ritrovare pace e tranquillità
7.    Si avrà un periodo in cui il Mahdī governerà il mondo
8.    La risurrezione di uomini e donne comincerà appena vi sarà il Giorno del Giudizio.

Note

2.    ^ (EN) Per una lista di tutti i segni dell'incombente Giorno del Giudizio nell'Islam, visitate ISLAM.TC: [1]

Voci correlate

·         Escatologia
·         Escatologia (Bibbia)
·         Escatologia non abramitica
·         Fine dei giorni
·         Fine del mondo

Bibliografia

·         Alessandro Bausani, Islam, Milano, Garzanti.
·         Alberto Ventura, "L'islām sunnita nel periodo classico (VII-XVI secolo)", in: Islam - Storia delle religioni (a cura di G. Filoramo), Roma, Laterza, 1999.

Collegamenti esterni



I minori segni dell'ultimo giorno   
di Mohammed Ali Ibn Zubair Ali


Qiyamah verrà quando ...
 Hadhrat Abu Musa Ash'ari (RA) narra che Rasulallah (Sallallahu Alayhii Wasallam) ha detto: "Qiyamah verrà ...
 * Quando sarà considerata come una vergogna agire su ingiunzioni del Corano. 
* Quando le persone inaffidabili saranno considerati come affidabile e degno di fiducia sarà considerato inaffidabile. 
* Quando sarà calda in inverno (e viceversa). 
* Quando l' lunghezza dei giorni è allungato, cioè un viaggio di pochi giorni è coperto in una questione di ore. 
* Quando oratori e conferenzieri mentono apertamente. 
* Quando le persone discutono su questioni insignificanti. 
* Quando le donne con figli sono dispiaciuto a causa di sopportarli prole , e le donne sterili rimangono felice sul conto di non avere responsabilità della prole. 
* Quando l'oppressione, la gelosia, l'avidità diventano all'ordine del giorno. 
* Quando le persone palesemente seguono le loro passioni e capricci. 
* Quando le bugie prevalgono sulla verità. 
* Quando violenza, spargimento di sangue e anarchia diventato comune. 
* Quando immoralità supera spudoratezza e viene perpetrata pubblicamente. 
* Quando legislazione le questioni relative alle Deen è consegnato agli elementi peggiori della Ummat, e se le persone li accettano e sono soddisfatti con le loro scoperte, allora tale persone non sentire il profumo di Jannat. 
* Quando la prole diventa causa di dolore e rabbia (per i loro genitori).
 Quello che segue è parte di un Hadith lungo narrato da Hadhrat Abdullah Ibn Mas'ud (RA), quando chiese da Rasulallah (Allahu Alayhi Wasallam) circa i segni di Qiyamah.
* Musica e strumenti musicali si trovano in ogni casa. 
* La gente indulgere in dell'omosessualità. 
* Ci sarà abbondanza di figli illegittimi. 
* Ci sarà abbondanza di critici, racconto-vettori, back-biters e taunters nella società. 
* La gente stabilire legami con gli sconosciuti e recidere le relazioni con i loro vicini e cari. 
* ipocriti sarà nel controllo degli affari della comunità e del male, le persone immorali sarà al timone di stabilimenti industriali. 
* Il Masjid sarà decorata, ma i cuori delle persone saranno privi di guida. 
* I cortili delle moschee saranno costruite splendidamente e mimbars alti (pulpiti) saranno erette. 
* Gangsters e persone malvagie prevarrà. 
* Vari vini saranno consumati eccessivamente.
 Auf bin Malik (RA) dice: Sono venuto a Rasulullah (Sallallahu Alayhi Wasallam) mentre era nella sua tenda pelle durante la spedizione di Tabuk. Lui mi ha detto, "Count sei cose prima dell'avvento di Qiyamah:
1 La mia morte 
2 La conquista di Gerusalemme 
morti 3 massa tra voi gente, proprio come quando le pecore muoiono in gran numero durante un'epidemia 
4 Abbondanza di ricchezza a tal punto che se una persona dovesse essere dato un centinaio di dinari sarà ancora non essere soddisfatto 
5 anarchia generale e spargimento di sangue, che nessuna famiglia araba sarà risparmiato da esso 
6 Poi una vita di pace a seguito di un accordo di pace tra voi e il Banil Asfaar 
(Romani), che si romperà e si attaccano con una forza composta da ottanta bandiere e sotto ogni bandiera sarà un esercito di dodicimila uomini. "(Hadith: Sahih Bukhari).
Iraq e Siria
 Abu Nadhrah dice: "Eravamo seduti in compagnia di Jabir bin Abdullah (RA) quando disse: '. Presto il popolo dell'Iraq riceveranno né cibo (grano), né soldi'" Abbiamo chiesto, "Perché tale sarebbe un cosa succede? " Egli rispose: "A causa dei non-arabi". (. Cioè impediranno cibo di andare in Iraq, sotto forma di "sanzioni" a questo giorno) ha poi detto: "Presto il popolo di Shaam (SIRIA) riceveranno né soldi né grano." Abbiamo chiesto il motivo per cui questo sarebbe accaduto. Egli rispose: "A causa dei romani (cristiani)."
PERSONE Conceited:
Hadhrat Abbas (RA) narra che Rasulallah (Allahu Alayhi Wasallam) ha detto, "L'Islam si diffonderà in lungo e in largo, attraverso i mari. Cavalli attraverserà la terra e mari per la causa della Jihad. Poi verrà un tempo in cui un gruppo di persone emergeranno che recita il Corano. Essi sostengono,
'Abbiamo recitato il Corano e c'è qualcuno che capisce il Corano meglio di noi? Non c'è nessuno più abile di noi nello studio del Corano '.
Poi Rasulallah (Allahu Alayhi Wasallam) ha chiesto al Sahaba, "Vedete nulla di buono nelle loro rivendicazioni?" La Sahaba rispose: "No". Rasulallah (Allahu Alayhi Wasallam) ha detto, "Ma questi presuntuosi pretendenti sarà dalla mia Ummah e sarà il combustibile del Fuoco."
da "Segni di Qiyamah" (estratti) 
di Mohammed Ali Ibn Zubair Ali
  
Hadhrat Abu Musa al-Ash'ari (R.A.) narra che Rasulallah (Sallallahu Alayhii Wassallam) disse:
" Il Qiyamah (il Giorno del Giudizio) verrà:
* Quando sarà visto come una vergogna agire seguendo le ingiunzioni del Corano.
* Quando persone indegne di fiducia saranno guardate come degne di fiducia e il fidato sarà riguardato come indegno di fiducia.
* Quando farà caldo in inverno (e viceversa).
* Quando la lunghezza di giorni è tesa, i.e. un viaggio di alcuni giorni è coperto in una questione di ore.
* Quando oratori e conferenzieri mentono apertamente.
* Quando persone disputano su problemi piccoli.
* Quando donne che hanno bambini sono scontente di essere madri, e donne sterili sono felici di non avere alcuna responsabilità familiare.
* Quando oppressione, gelosia, e avidità saranno divenute l'ordine del giorno.
* Quando le persone seguono chiassosamente le loro passioni e capricci.
* Quando le bugie prevalgono sulla verità.
* Quando violenza, spargimento di sangue e anarchia saranno diventati comuni.
* Quando l'immoralità raggiunge la spudoratezza e viene perpetrata pubblicamente.
* Quando la legislazione Islamica è data in mano agli elementi peggiori dell'Ummat: coloro che li accettano e sono soddisfatti delle loro innovazioni non odoreranno la fragranza del Jannat (il Paradiso).
* Quando il discendente diventa una causa di dolore e rabbia (per i loro genitori)."
Il seguente è parte di un lungo Hadith narrato da Hadhrat Mas'ood di Ibn di Abdullah (R.A.), quando lui chiese a Rasulallah (Sall-Allahu Alayhi Wasallam) sui segni del QIYAMAH.
* Musica e strumenti musicali saranno trovati in ogni casa.
* Persone troveranno appagamento nell'omosessualità.
* Ci sarà un'abbondanza di bambini illegittimi.
* Nella società ci sarà abbondanza di critici, imbroglioni e pettegoli.
* Le persone stabiliranno legami con gli estranei e romperanno le relazioni coi loro vicini ed i loro parenti.
* Gli ipocriti avranno il controllo degli affari della comunità e persone cattive ed immorali avranno il controllo del commercio.
* Le moschee (Masajid) saranno decorate, ma i cuori delle persone saranno privi di guida.
* Le corti delle moschee saranno costruzioni meravigliose e i mimbar (i pulpiti) saranno alti.
* I banditi e le cattive persone prevarranno.
* Gli alcoolici saranno consumati smodatamente.
Malik Bin Auf (R.A.) disse: Io andai da Rasulullah (Sallallahu Alayhi Wasallam) mentre lui era nella sua tenda di pelle durante la spedizione di Tabuk. Lui mi disse: "Conta sei cose prima dell'avvento di Qiyamah:
1.   la mia morte
2.   la conquista di Gerusalemme
3.   morti di massa fra Lei le persone, come quando le pecore muoiono in gran numero durante un'epidemia
4.   abbondanza di ricchezza a tale estensione che se ad una persona fossero dati cento Dinars lui ancora non sarà soddisfatto
5.   anarchia generale e spargimento di sangue da cui nessuna famiglia araba ne sarà risparmiata.
6.   poi una vita di pace che sarà il risultato di un accordo tra voi e i Banil Asfaar (i romani), accordo che loro romperanno e attaccheranno con una forza che consiste di ottanta bandiere e sotto ogni bandiera vi è un esercito di dodicimila uomini ". (Hadith: Sahih Bukhari).
L'Iraq e la Siria
Dice Abu Nadhrah: " Noi eravamo seduti in compagnia di Jabir bin Abdullah (R.A.) quando lui disse: "Presto le persone dell'Iraq riceveranno né cibo (grano) né soldi." Noi chiedemmo: " Perché accadrebbe tale cosa?" Lui rispose: "A causa dei non-arabi". (i.e loro impediranno che il cibo arrivi in Iraq, nella forma di "sanzioni" di questi giorni?) Lui disse poi: " Presto le persone di Shaam (la Siria) riceveranno né cibo né soldi né grano ". Noi chiedemmo perché sarebbe accaduto questo. Lui rispose: " A causa dei romani (i cristiani)."
Hadhrat Abbas (R.A) narra che Rasulallah (Sall-Allahu Alayhi Wasallam) disse, "L'Islam si spargerà in lungo e in largo fino oltre i mari. I cavalli attraverseranno la terra e i mari nella causa del Jihaad. Poi verrà un tempo in cui un gruppo di persone emergerà che recita a memoria il Corano. Loro chiederanno:
"Noi abbiamo recitato a memoria il Corano. C'è qualcuno che capisce il Corano meglio di noi? C'è qualcuno più abile di noi nello studio del Corano?"
Poi Rasulallah (Sall-Allahu Alayhi Wasallam) chiese ai Sahaba (i Compagni), vedete qualcosa di buono nelle loro richieste "? I Sahaba risposero: "No". Rasulallah (Sall-Allahu Alayhi Wasallam) disse, "Questi arroganti presuntuosi saranno della mia Ummah e saranno il combustibile del Fuoco ".
da " I segni del Qiyamah " (estratti)
di Mohammed Ali Ibn Zubair Ali

La morte e i segni premonitori dell'Ora
Liberamente tratto da:
"Il Giorno del Giudizio (La morte e i segni premonitori dell'Ora)"
di Ahmad Michelangelo Guida

 Michelangelo Guida
La morte (wafat):
Nel linguaggio coranico vi sono due tipi di morte, ovvero individua due momenti nei quali l'anima viene tirata via dal corpo, e questi sono la "piccola morte" che avviene quotidianamente durante il sonno, e la "grande morte", che è quella definitiva, dopo la quale non c'è più vita nel mondo terreno. A questo proposito l'Altissimo dice:
«È Lui che vi tira su nella notte, e sa quello che avete fatto durante il giorno, e quindi vi risveglia» (VI:60)
ed ancora:
«Allah tira su le anime al momento della morte e quelle che non muoiono durante il sonno. Trattiene poi quella di cui ha deciso la morte e rinvia l'altra fino ad un termine stabilito» (XXXIX:42).
La morte è inevitabile:
Non è possibile sfuggire in nessun modo alla morte poiché tutto ciò che è stato creato prima o poi perirà: «Tutto perirà, eccetto il Suo Volto. A Lui appartiene il Giudizio e a Lui sarete ricondotti» (XXVIII:88); «In verità dovrai morire [Muhammad (S.A.a.s.)] ed essi dovranno morire» (XXXIX:30.

La fede nel Giorno del Giudizio:
La fede nel Giorno del Giudizio è un pilastro inalienabile della fede islamica. Infatti l'Altissimo dice: «La pietà non consiste nel volgere i volti verso l'Oriente e l'Occidente, ma nel credere in Allah e nell'Ultimo Giorno, negli angeli, nel Libro [ovvero, nei libri] e nei profeti» (II:177); e dice anche: «E i credenti credono in quello che è stato fatto scendere su di te e in quello che è stato fatto scendere prima di te, eseguono la salat, pagano la zakat e credono in Allah e nell'Ultimo Giorno: daremo loro una ricompensa immensa» (IV:162). E anche nel famoso hadith riportato da Muslim, riassunto del credo islamico, dove il Profeta (s.A.'a.s.) risponde alle domande dell'angelo Gabriele, alla domanda di cos'è la fede egli risponde: «È che tu creda in Allah, nei Suoi angeli, nei Suoi libri, nei Suoi messaggeri e nell'Ultimo Giorno, e che tu creda nel decreto divino, sia nel bene che nel male» (Muslim 8).
Il Giorno del Giudizio è vicino:
È importante prima di procedere far notare che il Giorno del Giudizio è imminente e che bisogna perciò capire quello che avverrà in quel giorno e prepararsi nel miglior modo possibile. L'Altissimo dice: «L'Ora si avvicina e la luna si spacca» (LIV:1).
L'inconoscibilità del momento in cui ci sarà il Giorno del Giudizio:
Sappiamo che il Yaum al-Qiyama (il Giorno del Giudizio) è imminente, ma il momento esatto della venuta di questo momento non è dato saperlo: «Ti chiedono dell'Ora [o Muhammad]: "Quando giungerà?". Di': "La conoscenza di questo appartiene al mio Signore. A suo tempo non la paleserà altri che Lui. Sarà cosa gravosa nei cieli e sulla terra, vi coglierà all'improvviso". Ti interrogano come se tu fossi avvertito. Di': "La conoscenza di ciò appartiene ad Allah". Ma la maggior parte degli uomini non lo sa. In verità Allah è il Sapiente, il Conoscitore» (VII:187). Dunque solo Allah conosce il momento della venuta della distruzione dell'Universo, così come possiamo evincere anche dallo hadith da Ibn 'Umar, il Profeta (s.A.'a.s.) ha detto: «Le chiavi dell'ignoto [gaib] sono cinque e solo Allah ne ha conoscenza, poi recitò il versetto: «In verità presso Allah è la conoscenza dell'Ora, fa scendere la pioggia, conosce ciò che c'è negli uteri. Nessuno conosce ciò che guadagnerà domani e nessuno conosce la terra in cui morirà» [XXXI:34]» (Bukhari 4627). L'uomo non può conoscere il momento della venuta del Giorno del Giudizio. E il famoso commentatore spagnolo del Corano al-Qurtubi ha detto: «Chi sostiene di conoscere qualcosa di ciò smentisce il Corano, perché differisce da esso».
Si sono diffusi anche false tradizioni, nel mondo islamico, che determinavano la venuta dell'Ora e oggi c'è chi sostiene di conoscere il momento del Giorno del Giudizio.
Uno di questi falsi hadith diceva: «Accadrà nel 6000, e noi siamo nel sesto millennio».
Divisione dei segni dell'Ora:
Vediamo ora tre hadith sui segni premonitori del Giorno del Giudizio. Narra Abu Huraira che il Messaggero di Allah (s.A.'a.s.) ha detto:
«Non verrà l'Ora fino a quando [1] due grandi gruppi non si combatteranno tra di loro, il loro invito sarà unico;
[2] fino a quando appariranno circa trenta Dajjal bugiardi, ed ognuno di loro affermerà di essere il Messaggero di Allah;
 [3] fino a quando la conoscenza [religiosa] non sarà morta;
[4] fino a quando non aumenteranno i terremoti;
[5] fino a quando il tempo non passerà in fretta;
 [6] fino a quando appariranno le afflizioni [fitan];
 [7] fino a quando non aumenterà al-harj, cioè l'omicidio;
[8] fino a quando per voi le ricchezze non saranno in abbondanza, tanto che il ricco sarà preoccupato che nessuno accetterà la sua sadaqa, e quando la offrirà, quello al quale è stata offerta dirà: "Non ne ho bisogno";
 [9] fino a quando le persone competeranno nel costruire palazzi sempre più alti;
 [10] fino a quando un uomo passerà davanti ad una tomba e dirà: "Potessi essere al suo posto";
 [11] fino a quando il sole non sorgerà ad occidente. Allora quando sorgerà la gente lo vedrà e crederanno tutti ma quello sarà il momento in cui all'anima non servirà a nulla la fede, se non aveva creduto prima o non abbia acquisito un merito nella sua fede
[cfr. VI:158]» (Bukhari 7121).
Visti questi hadith inquietanti possiamo permetterci di dividerli in quattro grandi categorie: gli avvenimenti annunciati che si sono già verificati; i segni che si sono verificati e che continuano a verificarsi oggi, i segni che non si sono ancora verificati ed infine i segni maggiori che precederanno di poco il cataclisma che distruggerà la terra.
I segni che già si sono verificati
La venuta di Muhammad (S.A.a.s.):
Uno dei segni della venuta del Yaum al-Qiyama era la venuta dell'ultimo dei profeti e dei messaggeri, Muhammad (S.A.a.s.). Infatti ha raccontato Sahl ibn Sa'd: «Ho sentito il Profeta (s.A.'a.s.) indicare con quello che segue il pollice [l'indice] e il medio. E disse: "La mia venuta e quella dell'Ora sono come questi due» (Muslim 2950); e ha detto il Messaggero di Allah (S.A.a.s.): «"La mia venuta e quella dell'Ora sono come questi due" ed unì l'indice e il pollice» (Muslim 2951); e ha detto ancora: «Sono venuto nei primi soffi dell'Ora» (Ahmad).
Non si riscuoterà più la jizya e kharaj in Iraq, Siria ed Egitto:
Un'altro dei segni di cui ci ha parlato il Messaggero (s.A.'a.s.) era la non riscossione, in Iraq, Siria ed Egitto della jizya (l'imposta che pagano i non musulmani allo stato islamico che li protegge) e del kharaj (l'imposta fondiaria). Ha detto infatti il Messaggero di Allah (S.A.a.s.): «L'Iraq rifiuterà i suoi dirham e i qafiz, la Siria rifiuterà i suoi mudd e i dinar e l'Egitto rifiuterà i suoi irdib e i suoi dinar, e voi raccoglierete da dove avete iniziato, e voi raccoglierete da dove avete iniziato» (Muslim 2896). Oggi per le forme di governo non-islamiche che questi paesi si sono dati non rispetta più il sistema fiscale islamico.
Vi sono poi molteplici altri segni che già si sono verificati, ma per sinteticità ci siamo limitati solo a questi due.
I segni che si sono verificati e continuano a verificarsi:
Le conquiste e le guerre:
Ha detto il Messaggero di Allah (S.A.a.s.): «Combatterete nella Penisola araba e Allah vi farà vincere, poi i persiani e Allah vi farà vincere, poi combatterete i romani e Allah vi farà vincere, poi combatterete il Dajjal e Allah vi farà vincere» (Muslim 2900). La Penisola araba è stata definitivamente conquistata dai musulmani tra il 632-634, la Persia è stata conquistata nel 651, l'Egitto e la Siria, che erano terre dell'Impero romano d'Oriente, vengono conquistate rispettivamente nel 642 e 636, mentre viene definitivamente distrutto l'Impero bizantino dai musulmani nel 1453 con la presa di Costantinopoli,
ora siamo in attesa di combattere il Dajjal. *****
Ha detto anche il Messaggero di Allah (S.A.a.s.): «Non verrà l'Ora finché non avrete combattuto contro i turchi, gente dagli occhi piccoli e dal viso rosso, dai nasi piccoli, il loro volto sarà come degli scudi di cuoio; non verrà l'Ora finché non combatterete un popolo le cui scarpe sono fatte di capelli» (Bukhari 2928). I musulmani hanno già combattuto più volte contro i turchi.
Abu Qabil racconta: «Eravamo da 'Abd Allah ibn Amru ibn al-'As, e gli venne chiesto quale delle città sarebbe stata conquistata prima: "Costantinopoli o Roma [Rumiya]?" 'Abd Allah chiese ad una guardia un baule, chiese: "Prendi un libro; – e continuò 'Abd Allah – quando eravamo a scrivere attorno al Messaggero di Allah (S.A.a.s.), venne chiesto al Messaggero di Allah:
'Quale delle città verrà conquistata prima, Costantinopoli o Roma?' E rispose il Messaggero di Allah (S.A.a.s.): 'La città di Eraclio verrà conquistata prima', ovvero Costantinopoli"» (Ahmad). Come abbiamo detto Costantinopoli (l'odierna ¹stanbul) è stata conquistata dagli ottomani nel 1453, mentre la città di Roma, seconda città simbolo della cristianità, non è ancora stata liberata.
Le lotte tra i musulmani (al-fitna):
Il Profeta (s.A.'a.s.) ha annunciato tutta una serie di scontri tra i musulmani, che precederenno il Giorno del Giudizio. Racconta Šaqiq: Ho sentito dire a Hudhayfa: «Eravamo seduti da 'Umar quando chiese: "Chi ha memorizzato il detto del Profeta (s.A.'a.s.) sulla fitna?" Disse [Hudhayfa]: "La fitna di un uomo con la sua famiglia, con i suoi figli, con i suoi beni e con i suoi vicini viene espiata con la salat, con la sadaqa, ordinando il bene e vietando il male". Disse ['Umar]: "Non a questo proposito ti chiedevo, ma a proposito di quella che ondeggia come un onda del mare". Disse [Hudhayfa]: "Non preoccuparti di quella, o Principe dei Credenti, tra te e lei c'è una porta chiusa". Disse 'Umar: "Sarà una porta sfondata o aperta?" Disse: "No, ma verrà sfondata". Disse 'Umar: "Allora non è mai stata chiusa". Disse: "Si"». Chiedemmo ad ›u÷ayfa: "Conosceva 'Umar cosa fosse la porta?" Rispose: "Si, così come sapeva che non ci sarebbe stato giorno dopo la notte, e questo perché gli avevo detto una cosa senza errori". Avevamo timore di chiedergli chi fosse la porta, e ordinammo a Masruq di chiederglielo, e chiese: "
Chi è la porta?" Rispose: "'Umar!" (Bukhari 7096). 'Umar ibn Khattab, secondo califfo "Ben guidato", vene ucciso infatti nel 644. E ancora ha detto il Messaggero di Allah (s.A.'a.s.) sulle condizioni della comunità islamica, condizione che costituisce forse la più grande piaga del mondo islamico: «Non verrà l'Ora fino a quando due grandi gruppi non si combatteranno tra di loro, il loro invito sarà unico» (Bukhari 3608).
Ed ancora vediamo un altro detto, che corrisponde perfettamente alla situazione contemporanea del mondo musulmano, trasmesso da Abu Idris al-Khulani che ha detto di aver sentito Hudhayfa ibn al-Yaman dire: «Gli uomini chiedevano al Messaggero di Allah (s.A.'a.s.) sul bene, e io chiesi sul male nel timore che mi assalisse, e dissi: "O Messaggero di Allah, siamo stati nella jahiliyya [nell'epoca dell'ignoranza, prima dell'Islam] e nel male, e Allah ci ha portato questo bene, ma dopo questo bene ci sarà il male?" Rispose: "Si". Chiesi: "E dopo quel male ci sarà il bene?" Rispose: "Si, ma ci saranno delle impurità". Chiesi: "Quali saranno le sue impurità?" Disse: "Un popolo guiderà senza la mia guida, approverai delle loro cose e ne disapproverai altre". Chiesi: "E dopo questo bene ci sarà il male?" Rispose: "Si, inviteranno alle porte dell'Inferno, chi gli risponderà verrà scagliato lì dentro". Chiesi: "O Messaggero di Allah, descriviceli". Disse: "Loro sono della nostra pelle [saranno del nostro popolo, cioè], e parleranno la nostra lingua". Chiesi: "Cosa mi ordineresti se mi prendessero?" Rispose: "Stai attaccato al gruppo dei musulmani e al loro imam". Chiesi: "E se non avranno un gruppo né un imam?" Rispose: "Allontanati da tutte quelle sette anche se dovrai mordere le radici di un albero finché non sarai preso dalla morte vivendo in quelle condizioni"» (Bukhari 7084).
Infine Ibn 'Umar ha detto: «Disse il Profeta (S.A.a.s.): "Allahumma benedici la nostra Siria, Allahumma benedici il nostro Yemen". Dissero: "Il nostro Najd". Disse: "Allahumma benedici la nostra Siria, Allahumma benedici il nostro Yemen". Dissero: "Messaggero di Allah, e il nostro Najd". Credo che disse tre volte: "Lì ci sono terremoti e fitna, e lì sorge il corno di Šaytan"» (Bukhari 7094). E indicò più volte l'est come regione da dove viene la fitna ed infatti le rivolte sotto 
Abu Bakr, primo califfo, si verificarono nel Najd (la zona di Ryadh) e nell'est della penisola, i Khawarij (i kharijiti) vennero dall'Iraq, così come le rivolte dei Zinj nel 255h da Bassora e quello dei Qaramata del 278h ed ora é la capitale degli usurpatori sauditi
Il diffondersi delle cose vietate:
Tra gli altri segni che continuano a verificarsi c'è la diffusione della corruzione dei costumi della società, infatti disse il Messaggero di Allah (S.A.a.s.): «Ci sarà alla fine dei tempi l'umiliazione, la calunnia e la falsità, e verranno mostrati gli strumenti a corde e le cantanti, e verranno resi leciti gli alcolici» (Tabarani).
I segni che non si sono ancora verificati
La Penisola araba tornerà verde e florida:
Adesso incominciamo ad esaminare gli avvenimenti che precedono il Giorno del Giudizio che ancora non si sono verificati. Uno di questi segni è quello che la Penisola araba, oggi desertica, torni ad essere rigogliosa e ricca d'acqua: da Abu Hurayra che ha riportato che il Messaggero di Allah (s.A.'a.s.) disse: «Non ci sarà l'Ora fino a quando non aumenteranno e traboccheranno i beni, fino a quando l'uomo non verserà la zakat sui suoi beni e non troverà nessuno che l'accetti, e fino a quando la terra degli arabi non tornerà ad essere giardini e fiumi» (Muslim 157).
L'Eufrate scoprirà una montagna d'oro:
Inoltre il fiume Eufrate scoprirà una montagna d'oro. Infatti Abu Hurayra t ha riportato che il Messaggero di Allah (s.A.'a.s.) disse: «
Presto l'Eufrate scoprirà un tesoro d'oro, chi sarà presente non potrà prendere nulla» in un'altra versione dice: «scoprirà una montagna d'oro» (Bukhari 7119).
La terra farà uscire i suoi tesori celati:
La terra, poi, farà uscire dalle proprie viscere una grande quantità di tesori: Abu Hurayra ha riportato che il Messaggero di Allah (s.A.'a.s.) disse: «La terra vomiterà parti delle proprie viscere come colonne d'oro e d'argento, e verrà l'assassino e dirà: "È per questo che ho ucciso", verrà colui che ha spezzato [i vincoli familiari] e dirà: "È per questo che ho spezzato i miei legami familiari", verrà il ladro e dirà: "È per questo che la mia mano è stata tagliata", poi le cercheranno ma non potranno prendere nulla» (Muslim 1013).
Si governerà con violenza:
Verrà un epoca in cui si governerà con violenza: Abu Hurayra ha riportato che il Messaggero di Allah (s.A.'a.s.) disse: «Non ci sarà l'Ora fino a quando non verrà un uomo dei Qahtan guidando la gente con il suo bastone» (Bukhari 7117).
La venuta del Mahdi:
Verrà inviato da Allah l'Altissimo un governante giusto e saggio, che discenderà dalla casata del Profeta (S.A.a.s.), si chiamerà come lui e sarà figlio di uno che ha lo stesso nome del padre del Profeta (S.A.a.s.), in particolar modo discenderà da Fatima, in particolare discenderà dal ramo di al-Hasan, figlio di 'Ali e Fatima. Esaminiamo ora alcune delle prove, tratte dalla Sunna, sulla venuta del Mahdi e sulle sue caratteristiche: da 'Abd Allah ibn Mas'ud, il Messaggero di Allah (s.A.'a.s.) ha detto: «Non finirà il mondo fino a quando gli arabi non saranno governati da un uomo della mia famiglia, il suo nome coinciderà con il mio» (Tirmidhi); da Umm Salma, il Messaggero di Allah (s.A.'a.s.) ha detto: «Il Mahdi sarà della mia famiglia, sarà tra i figli di Fatima» (Abu Daud, Ibn Maja e Hakim); da Abu Sa'id al-Khudri, il Messaggero di Allah (s.A.'a.s.) ha detto: «Il Mahdi [discenderà] da me, [avrà] la fronte larga, naso aquilino, riempirà la terra di correttezza e giustizia, così come sarà stata riempita di iniquità e oppressione, governerà per sette anni» (Abu Daud).
Nel passato ci sono stati molti falsi Mahdi che non rispondevano però alla descrizione fattaci dal Profeta (S.A.a.s.). La Ši'a duodecimana ritiene che il dodicesimo imam, Muhammad ibn al-Hasan al-'Askariyy, sia il Mahdi, discendente di al-Husayn figlio di 'Ali, "occultatosi" però nel 874 all'età di cinque anni, ricomparirà, secondo lo sciismo, per guidare i musulmani.
I dieci segni:
Andiamo ora ad esaminare gli ultimi dieci grandi segni che precederanno la distruzione dell'universo e l'assemblea per il Giudizio universale. Hudhaifa ibn Asid al-Gifari ha riportato: «Salì da noi il Profeta (s.A.'a.s.) e stavamo discutendo, e chiese: "Di cosa state discutendo?" Risposero: "Discutiamo sull'Ora", e disse: "Non verrà finchè non vedrete prima dieci segni" e menzionò
[1] il Fumo,
[2] il Dajjal, ***
[3] gli animali,
[4] il sorgere del sole ad occidente,
[5] la discesa di Gesù figlio di Maria (S.A.a.s.),
[6] Gog e Magog, tre smottamenti:
[7] uno smottamento ad oriente,
[8] uno smottamento ad occidente e
[9] uno smottamento nella Penisola araba, e l'ultimo è
[10] il fuoco che uscirà dallo Yemen, e la gente sarà portata al loro luogo di assemblea» (Muslim 2901).
Il fumo:
Il primo segno di cui ci parla il Messaggero (s.A.'a.s.) è il fumo (
dukhan), anche se non sarà il primo a verificarsi. E il Corano così ci descrive il fumo: «E aspetta [o Muhammad] il giorno in cui il cielo sarà coperto da un fumo evidente, che avvolgerà gli uomini; Questo è un castigo doloroso» (XLIV:10-11). E chiesero: «Profeta di Allah, cos'è il fumo?» Il Profeta (s.A.'a.s.) rispose: «"E il giorno in cui il cielo sarà coperto da un fumo evidente". Esso riempirà ciò che vi è tra l'oriente e l'occidente, rimarrà per quaranta giorni e notti, raggiungerà il fedele ed sarà per lui come un raffreddore, mentre per il miscredente sarà come uno stato di ubriachezza e gli uscirà il fumo dalla bocca, dalle narici, dagli occhi, dalle orecchie e dal deretano» (Tha'labi).
Il Masih al-Dajjal
L'avvento del
Dajjal è il secondo segno di cui ci ha parlato il Profeta Muhammad (s.A.'a.s.) e sarà la più grande afflizione dell'umanità dell'Ora.
Il suo nome:
Si chiamerà Masih (il Messia, dalla radice masaha), secondo alcuni, perché il suo volto è limpido, pulito (mamsuh) senza un occhio e senza copertura.
Mentre Gesù viene chiamato Masih in quanto egli è colui che cancella i peccati e pulisce dalle malattie.
Si chiama Dajjal (dalla radice dajala, che significa imbrogliare, mentire) perché trufferà, coprirà il bene con il male.
La nuova conquista di Costantinopoli, l'avvento del Dajjal e la discesa di Gesù:
Da Abu Hurayra il quale riporta che il Messaggero di Allah (s.A.'a.s.) ha detto: «Non ci sarà l'Ora finché i romani non si accamperanno ad al-A'maq, o a Dabiq [entrambi i luoghi si trovano nei pressi di Aleppo, in Siria]. Un esercito composto dai migliori tra la gente della terra uscirà allora da Medina. Quando si schiereranno diranno i romani: "Non state tra noi e coloro che hanno preso dei prigionieri tra di noi"; e i musulmani risponderanno: "No, per Allah, non lasceremo spazio tra voi e i nostri fratelli". Poi combatteranno tra loro, un terzo [dell'esercito musulmano] scapperà e non sarà mai perdonato da Allah, un terzo morirà e gli uomini saranno i migliori martiri presso Allah, un terzo vincerà, e non sarà mai afflitto, conquisterà Costantinopoli. Mentre distribuiranno il bottino, dopo aver appeso le loro spade agli ulivi, Šaytan piangerà: il Masih lo ha sostituito nella sua famiglia. Uscirà e quello sarà il male. Quando torneranno in Siria uscirà, e si prepareranno alla battaglia stringendo le fila, quando poi chiameranno alla preghiera, allora discenderà Gesù figlio di Maria, su di lui la pace, e condurrà la preghiera. Quando lo vedranno i nemici di Allah si scioglieranno così come si soglie il sale nell'acqua anche se non li affronterà si scioglieranno completamente, ma Allah li ucciderà con le sue mani e mostrerà loro il sangue sulla sua [di Gesù] lancia» (Muslim 2897).
Ed ancora a proposito della venuta del Dajjal Yusayr ibn Jabir ha raccontato: «Infuriava una vento rosso a Kufa tanto che venne una persona, che non aveva altro da dire che: "O 'Abd Allah ibn Mas'ud, l'Ora è venuta!" Lui era seduto appoggiato ad un qualcosa e disse: "L'Ora non ci sarà fino a quando non si dividerà l'eredità, e rifiuterà il bottino, – poi disse con la mano così (indicando la Siria) – finché i nemici non si raduneranno contro la gente dell'Islam, e si radunerà la gente dell'Islam contro di loro". Io [Yusayr] chiesi: "Intendi i romani?" Rispose: "Si, potranno affrontare una grande battaglia, e i musulmani saranno pronti ad accettare la morte e a non tornare se non vittoriosi.  Combatteranno finché non calerà su di loro la notte, essi separeranno questi da quelli, senza che nessuno abbia vinto o che nessuno ve ne sia uscito. I musulmani sono pronti ad accettare la morte e a non tornare se non vittoriosi. Quando al quarto giorno insorgerà contro di loro la gente dell'Islam rimasta, e Allah decreta la loro disfatta, e vengono uccisi tanto che si dirà: 'Mai visto cosa simile!', tanto che gli uccelli che cercheranno di passare sopra di loro cadranno a terra morti, tanto che quando verranno fatte le stime solo uno su cento verrà trovato vivo. Di quale bottino si potranno rallegrare? O quale eridità potranno dividersi? Allora sentiranno di una calamità peggiore di quella, e un pianto li raggiungerà, il Dajjal li ha sostituiti nella loro prole, lasceranno quello che è nelle loro mani, andranno avanti e invieranno dieci avanguardie, disse il Messaggero di Allah (S.A.a.s.): 'Io conosco i loro nomi, quelli dei loro padri, e il colore delle loro cavalcature, loro saranno i cavalieri migliori allora sulla faccia della terra, o tra i cavalieri migliori sulla faccia della terra di allora'"» (Muslim 2899).
I caratteri del Dajjal:
Il Dajjal inviterà alla religione con affabilità e travierà molti fedeli. Il Messaggero di Allah (s.A.'a.s.) ci ha dato una sua descrizione per poterlo subito individuare, infatti ha detto: «Quando dormivo mi sono visto mentre facevo il tawaf attorno alla Ka'ba quando ho visto un uomo rossiccio [chiaro] con i capelli lisci e l'acqua gocciola – viene versata – dalla sua testa. Chiesi: "Chi è questo?" Dissero: "Il figlio di Maria". Allora andai verso un'altro uomo con un un
corpo rosso con la testa riccia e senza un occhio. Il suo occhio [destro] era come un chicco d'uva sporgente. Mi dissero: "Questo è il Dajjal". L'uomo che gli assomigliava di più era Ibn Qatan un uomo dei Khuza'a» (Bukhari 7128).
Inoltre il Messaggero di Allah (s.A.'a.s.) ha detto: «Non è stato dato profeta che non abbia avvisato il suo popolo del guercio bugiardo. Attenzione lui è guercio e il vostro Signore non è guercio, ed ha tra gli occhi scritto: kafir» (Bukhari 7131). Il Dajjal avrà dunque scritto tra gli occhi "Kafir" (miscredente) oppure "Kfr" (la radice trilittera della parola "Kafir").
Le capacità di cui dispone per diffondere il male:
Il Dajjal avrà grandi capacità per attrarre i fedeli al male e alla miscredenza. Ad esempio si muoverà velocemente, infatti venne chiesto al Messaggero di Allah (S.A.a.s.): «"Quanto velocemente si muoverà sulla terra?" Rispose: "Come le nuvole spinte dal vento"» (Muslim 2937). Ma non potrà entrare a Mecca e a 
Medina: Messaggero di Allah (s.A.'a.s.) ha detto: «Non vi sarà paese che non venga calpestato dal Dajjal, tranne Mecca e Medina» (Bukhari e Muslim 2943). Il Dajjal sarà aiutato anche dagli šayatin: Messaggero di Allah (s.A.'a.s.) ha detto: «Tra le sue fitna c'è quella che dirà ad un beduino: "Vuoi vedere che faccio resuscitare tua madre e tuo padre? Testimonierai poi che io sono il tuo Signore?" Risponderà: "Si". E gli šayatin prenderanno la forma di suo padre e di sua madre e diranno: "Figlio seguilo, egli è il tuo Signore"» (Hakim e Khuzaima). Gli esseri inanimati e gli animali obbediranno ai suoi ordini: il Messaggero di Allah (s.A.'a.s.) ha detto: «Egli andrà dalla gente e li inviterà [ad una falsa religione] e loro crederanno in lui e gli risponderanno. Egli ordinerà al cielo e pioverà, alla terra e cresceranno le piante. E andranno da loro il loro bestiame senza spruzzare nulla e si gonfieranno le mammelle e si ingrosseranno, poi verrà ad un popolo e li inviterà, ma loro rifiuteranno il suo invito, e lui si allontanerà e diventeranno poveri, non gli rimarrà nulla delle loro ricchezze, e andrà tra la devastazione e gli intimerà: "Fai uscire i tuoi tesori", verranno i suoi tesori come api» (Muslim 2937).
La durata della permanenza del Dajjal sulla terra:
Fu chiesto al Messaggero di Allah (S.A.a.s.): «"Quanto tempo resterà sulla terra?" Rispose: "
Quaranta giorni, un giorno sarà come un anno, un giorno come un mese, un giorno come un venerdì e il resto come giorni dei vostri giorni" Chiedemmo: "E in quel giorno che è come un anno ci saranno le preghiere di un giorno?" Rispose: "No, dovrete considerarlo per la sua durata"» (Muslim 2937).
Discesa di Gesù figlio di Maria
Gesù non è morto sulla croce:
I musulmani sanno bene che Gesù non è morto sulla croce, come dicono i cristiani, bensì è asceso al cielo, infatti il Corano: «Invece non l'hanno ucciso né l'hanno crocifisso, ma così parve loro. Coloro che sono in discordia a questo proposito, restano nel dubbio: non hanno altra scienza se non il seguire il pensiero. Sicuramente non l'hanno ucciso. Ma Allah l'ha elevato fino a Sé. Allah è eccelso e saggio» (IV:157-158). E sarà Gesù a tornare sulla terra e a salvare l'umanità dalla terribile afflizione del Dajjal.
Permanenza di Gesù sulla terra:
Gesù regnerà giustamente sulla terra con la legge islamica e metterà fine alle false dottrine del cristianesimo distruggendo egli stesso la croce e uccidendo il maiale, inoltre sarà un periodo di prosperità e di unità religiosa. Abu Hurayra ha narrato che il Messaggero di Allah (s.A.'a.s.) ha detto: «"Cosa farete quando discenderà tra voi il figlio di Maria e vi guiderà come uno di voi?" E chiese uno dei trasmettitori degli hadith, che era Ibn Abu Tha'ib, a Walid ibn Muslim: "Sai [cosa significa] 'Vi guiderà come uno di voi'? Spiegamelo". Rispose: "Vi governerà con il Libro del vostro Signore il Lodato e l'Eccelso e la Sunna del vostro Profeta (S.A.a.s.)"» (Muslim 156). E da Abu Hurayra, il Messaggero di Allah (S.A.a.s.): «"Per Colui che ha la mia anima nelle sue mani, sicuramente che scenderà tra voi il figlio di Maria come un giusto, e romperà la croce, ucciderà i maiali e abolirà la jizya. Il denaro sarà in abbondanza tanto che nessuno lo accetterà, tanto che una prosternazione sarà meglio di tutto il mondo e di tutto ciò che vi è dentro". Poi ha aggiunto Abu Hurayra: "Se volete leggete: «
Non vi è alcuno della Gente del Libro che non crederà in lui prima di morire. Nel Giorno del Giudizio testimonierà contro di loro» [IV:159]"» (Bukhari 3448 e Muslim). E il Messaggero di Allah (s.A.'a.s.) ha detto: «Condurrà la gente all'Islam, polverizzerà la croce, ucciderà i maiali e abolirà la Jizya, e Allah distruggerà in quel tempo tutte le religioni eccetto l'Islam» (Abu Dawud).
Gesù regnerà per quarant'anni, fino cioè alla sua morte. Da Abu Hurayra: Il Messaggero di Allah (s.A.'a.s.) ha detto: «Rimarrà sulla terra quarant'anni, poi morirà e i musulmani pregheranno su di lui» (Abu Dawud).
Gesù e il Dajjal:
Dalla Siria Gesù inizierà a combattere il Dajjal fino a raggiungerlo e ucciderlo nei pressi di Gerusalemme. Da Abu Hurayra: Quando torneranno in Siria uscirà, e si prepareranno alla battaglia stringendo le fila, quando poi chiameranno alla preghiera, allora discenderà Gesù figlio di Maria, su di lui la pace, e condurrà la preghiera. Quando lo vedranno i nemici di Allah si scioglieranno così come si soglie il sale nell'acqua anche se non li affronterà si scioglieranno completamente, ma Allah li ucciderà con le sue mani e mostrerà loro il sangue sulla sua [di Gesù] lancia» (Muslim 2897). E da al-Nawwas ibn Sam'an, il Profeta (s.A.'a.s.) ha raccontato: «Quando Allah invierà il Massih figlio di Maria, scenderà dal minareto bianco nel lato orientale di Damasco, con due abiti colorati con cùrcuma e poi con zafferano, poggiando le mani sulle ali di due angeli. Se china il capo, gocciola, se lo alza, scendono gocce come perle. Non potrà il miscredente sentire il suo alito senza morire, e il suo respiro finisce dove finisce il limite estremo, e lo cerca [e cerca il Dajjal] fino a raggiungere la porta di Ludd [nei pressi di Gerusalemme], e lo ucciderà. Poi verranno a Gesù figlio di Maria popoli che Allah aveva protetto da lui [dal Dajjal], pulirà i loro volti e li informerà del loro livello in Paradiso» (Muslim 2937).
Chi sono Gog e Magog?
Gog (Ya'JuJa) e Magog (Ma'JuJ) sono due popoli discendenti da Adamo, e più precisamente da Iafet.
Incontro con Gesù:
Gog e Magog imperverseranno sulla terra e vi semineranno terrore e distruzione e costringeranno anche 
Gesù e i suoi compagni a rifugiarsi sul Sinai fino a quando Allah non interverrà in loro aiuto eliminando questi due popoli. Da al-Nawwas ibn Sam'an, il Profeta (s.A.'a.s.) ha raccontato: «Poi verranno a Gesù figlio di Maria popoli che Allah aveva protetto da lui, pulirà i loro volti e li informerà del loro livello in Paradiso. In questo momento Allah rivelerà a Gesù: "Io ho fatto uscire tra i miei servi [della gente] che nessuno può combattere; metti al sicuro i miei fedeli sul Sinai", poi Allah invia Gog e Magog e loro appiattiranno ogni altura. I primi di loro passeranno per il Lago di Tiberiade e berranno ciò che vi è dentro, e gli ultimi di loro passeranno e diranno: "C'era dell'acqua una volta". Il Profeta di Allah Gesù e i suoi compagni saranno circondati tanto che la testa di un toro di uno di loro sarà meglio di cento vostri dinari, e Gesù e i suoi compagni pregheranno finché Allah invierà su di loro [su Gog e Magog] degli insetti sui loro colli e si sveglieranno morti come un unico morto. Poi scenderanno sulla terra il Profeta di Allah e i suoi compagni sulla terra e non troveranno sulla terra un palmo se non coperto, puzzolente e in putrefazione. Il Profeta di Allah e i suoi compagni pregheranno Allah ed Egli invierà uccelli con colli lunghi come cammelli che porteranno via tutto e getteranno tutto dove Allah vuole, poi Allah invierà la pioggia, e non ci casa di argilla o tende che la ostacoleranno, e si pulirà la terra fino a lasciarla come uno specchio» (Muslim 2937).
Ultimi segni prima dell'Apocalisse
Ritorno all'ignoranza:
Dopo il regno giusto di Gesù la gente della terra dimenticherà l'Islam e cadrà in uno stato di profonda ignoranza. Il Messaggero di Allah (s.A.'a.s.) infatti ha detto: «Scomparirà l'Islam così come una macchia da un vestito tanto che non si conoscerà più cos'è il digiuno, la preghiera, la devozione, la sadaqa, circolerà il Libro di Allah durante la notte ma non rimarrà neanche un versetto sulla terra, rimarranno un gruppo di persone, gli anziani e i decrepiti che diranno: "Ricordiamo i nostri padri che dicevano queste parole 'Non esiste altra divinità che Allah' e noi le ripetiamo"» (Ibn Majah e al-Hakim); e ha detto: «Non ci sarà l'Ora se non sulle peggiori creature» (Muslim 2949).
Sorgere del sole ad occidente:
Sulla terra, dove regnerà l'ignoranza, sorgerà il sole da occidente ed allora tutti crederanno ma sarà tardi. Il Messaggero di Allah ha detto: «
Non ci sarà l'Ora fino a quando il sole non sorgerà ad occidente. Allora quando sorgerà la gente lo vedrà e crederanno tutti ma quello sarà il momento in cui all'anima non servirà a nulla la fede, se non aveva creduto prima o non abbia acquisito un merito nella sua fede [cfr. VI:158]» (Bukhari 6506).
Uscita della bestia: 
Uscirà, probabilmente da Mecca, una bestia, che non assomiglierà a nessun animale che noi conosciamo: «Quando la Parola [del tormento] si scaglierà contro di loro, faremo uscire, per loro, una bestia dalla terra. Proclamerà che la gente non era convinta dei nostri segni» (XXVII:82).
Il fuoco dello Yemen:
Il Messaggero di Allah (s.A.'a.s.) in un hadith trasmesso da Muslim (2901) come ultimo fenomeno prima del
Yaum al-Qiyama (il Giorno del Giudizio) ricordò il fuoco che uscirà dallo Yemen che condurrà la gente al luogo del Giudizio universale.

I segni minori dell'Ultimo Giorno
Hadhrat Abu Musa al-Ash'ari (R.A.) narra che Rasulallah (Sallallahu Alayhii Wassallam) disse:
" Il Qiyamah (il Giorno del Giudizio) verrà:
* Quando sarà visto come una vergogna agire seguendo le ingiunzioni del Corano.
* Quando persone indegne di fiducia saranno guardate come degne di fiducia e il fidato sarà riguardato come indegno di fiducia.
* Quando farà caldo in inverno (e viceversa).
* Quando la lunghezza di giorni è tesa, i.e. un viaggio di alcuni giorni è coperto in una questione di ore.
* Quando oratori e conferenzieri mentono apertamente.
* Quando persone disputano su problemi piccoli.
* Quando donne che hanno bambini sono scontente di essere madri, e donne sterili sono felici di non avere alcuna responsabilità familiare.
* Quando oppressione, gelosia, e avidità saranno divenute l'ordine del giorno.
* Quando le persone seguono chiassosamente le loro passioni e capricci.
* Quando le bugie prevalgono sulla verità.
* Quando violenza, spargimento di sangue e anarchia saranno diventati comuni.
* Quando l'immoralità raggiunge la spudoratezza e viene perpetrata pubblicamente.
* Quando la legislazione Islamica è data in mano agli elementi peggiori dell'Ummat: coloro che li accettano e sono soddisfatti delle loro innovazioni non odoreranno la fragranza del Jannat (il Paradiso).
* Quando il discendente diventa una causa di dolore e rabbia (per i loro genitori)."
Il seguente è parte di un lungo Hadith narrato da Hadhrat Mas'ood di Ibn di Abdullah (R.A.), quando lui chiese a Rasulallah (Sall-Allahu Alayhi Wasallam) sui segni del QIYAMAH.
* Musica e strumenti musicali saranno trovati in ogni casa.
* Persone troveranno appagamento nell'omosessualità.
* Ci sarà un'abbondanza di bambini illegittimi.
* Nella società ci sarà abbondanza di critici, imbroglioni e pettegoli.
* Le persone stabiliranno legami con gli estranei e romperanno le relazioni coi loro vicini ed i loro parenti.
* Gli ipocriti avranno il controllo degli affari della comunità e persone cattive ed immorali avranno il controllo del commercio.
* Le moschee (Masajid) saranno decorate, ma i cuori delle persone saranno privi di guida.
* Le corti delle moschee saranno costruzioni meravigliose e i mimbar (i pulpiti) saranno alti.
* I banditi e le cattive persone prevarranno.
* Gli alcoolici saranno consumati smodatamente.
Malik Bin Auf (R.A.) disse: Io andai da Rasulullah (Sallallahu Alayhi Wasallam) mentre lui era nella sua tenda di pelle durante la spedizione di Tabuk. Lui mi disse: "Conta sei cose prima dell'avvento di Qiyamah:
1.   la mia morte
2.   la conquista di Gerusalemme
3.   morti di massa fra Lei le persone, come quando le pecore muoiono in gran numero durante un'epidemia
4.   abbondanza di ricchezza a tale estensione che se ad una persona fossero dati cento Dinars lui ancora non sarà soddisfatto
5.   anarchia generale e spargimento di sangue da cui nessuna famiglia araba ne sarà risparmiata.
6.   poi una vita di pace che sarà il risultato di un accordo tra voi e i Banil Asfaar (i romani), accordo che loro romperanno e attaccheranno con una forza che consiste di ottanta bandiere e sotto ogni bandiera vi è un esercito di dodicimila uomini ". (Hadith: Sahih Bukhari).
L'Iraq e la Siria
Dice Abu Nadhrah: " Noi eravamo seduti in compagnia di Jabir bin Abdullah (R.A.) quando lui disse: "Presto le persone dell'Iraq riceveranno né cibo (grano) né soldi." Noi chiedemmo: " Perché accadrebbe tale cosa?" Lui rispose: "A causa dei non-arabi". (i.e loro impediranno che il cibo arrivi in Iraq, nella forma di "sanzioni" di questi giorni?) Lui disse poi: " Presto le persone di Shaam (la Siria) riceveranno né cibo né soldi né grano ". Noi chiedemmo perché sarebbe accaduto questo. Lui rispose: " A causa dei romani (i cristiani)."
Persone presuntuose
Hadhrat Abbas (R.A) narra che Rasulallah (Sall-Allahu Alayhi Wasallam) disse, "L'Islam si spargerà in lungo e in largo fino oltre i mari. I cavalli attraverseranno la terra e i mari nella causa del Jihaad. Poi verrà un tempo in cui un gruppo di persone emergerà che recita a memoria il Corano. Loro chiederanno:
"Noi abbiamo recitato a memoria il Corano. C'è qualcuno che capisce il Corano meglio di noi? C'è qualcuno più abile di noi nello studio del Corano?"
Poi Rasulallah (Sall-Allahu Alayhi Wasallam) chiese ai Sahaba (i Compagni), vedete qualcosa di buono nelle loro richieste "? I Sahaba risposero: "No". Rasulallah (Sall-Allahu Alayhi Wasallam) disse, "Questi arroganti presuntuosi saranno della mia Ummah e saranno il combustibile del Fuoco ".
da " I segni del Qiyamah " (estratti)
di Mohammed Ali Ibn Zubair Ali


Dajjal

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Il Dajjāl (arabo الدّجّال), ossia "il mentitore" è una figura inserita nel contesto escatologico dell'Islam; è destinato a regnare nel mondo per un periodo di 40 giorni (ma una tradizione parla di 40 anni) prima della fine dei tempi.
Secondo una tradizione egli ha le pupille di colore diverso (una è azzurra) e sulla fronte avrà scritta la parola araba "kāfir", cioè "miscredente", pur operando miracoli di vario genere, tra cui la resurrezione di morti, ma creando profonde e drammatiche fratture nella Umma.
Sarà vinto e ucciso infine dal Mahdī - che in molte tradizioni islamiche sarà Gesù (ʿĪsā ibn Maryam) - che restaurerà il vero Islam, l'Islam delle origini, in cui operò Muhammad, e ciò prima che Allāh decreti il vero e proprio "Dì del Giudizio" (o "Dì della religione", yawm al-dīn) in cui giudicherà gli uomini in base alle loro azioni, determinandone la salvezza o la condanna.

Bibliografia

·         Muhammad Fu’ad Shaker, al-Masih al-dajjal Cairo, 1993.
·         David Cook, Muslim Apocalyptic Literature, Syracuse, 2005.
·         David Cook, Studies in Muslim Apocaliptic, Princeton, 2002, pp. 92-136.

·         Roberto Tottoli, "Hadith and Traditions in some recent books upon the Dajjal (Antichrist)", in Oriente Moderno 82 (2002), pp. 55-75.

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