martedì 29 novembre 2016

CHIESA - GLI ANGELI DEL SIGNORE VERRANNO DAL CIELO E I SUOI ELETTI NON SPERIMENTERANNO DOLORI FISICI. - Messaggi profetici della Madonna di Anguera - 2.484 - 17.02.2005 Dio è sempre lo stesso. Lui è Misericordia e Giustizia. Chi vive rivolto verso il Signore nella preghiera, sarà salvo 505 – 11 aprile 1992 È giunta l’ora nella quale dovreste vivere i comandamenti della legge di Dio con coraggio e fedeltà. Se non siete disposti a cambiare le vostre vite, non sarete salvati. Sono la Madre della Giustizia Divina. 1.909 - 16 giugno 2001 Voi che state ad ascoltarmi, state attenti e non allontanatevi dal Signore. 861 - 10/07/2007 l’angelo del Signore toccherà il cielo e questo cambierà colore. Sarà il giorno del grande segno 2.876 - 14/08/2007 Cari figli, l’angelo del Signore suonerà la tromba e l’intera terra sarà scossa. Sarà l’inizio di un nuovo tempo; tempo sperato dai giusti. 2.872 - 04/08/2007 GLI ANGELI DI *SODOMA VERRANNO SULLA TERRA E GUAI A COLORO CHE VIVONO NELL’IMMORALITÀ E NELLA DISOBBEDIENZA AL SIGNORE 225 – 24 ottobre 1989 Cari figli, gli angeli in cielo sono con la spada in mano per annientare coloro che corrompono la terra. Guai a coloro che non si pentono e non cambiano le loro vite. Siete una generazione perversa e chiamate su di voi la mano castigatrice che non tarderà a colpirvi. Se non vi convertirete, senza dubbio giungerà una punizione peggiore del diluvio, come mai si è visto sinora. Il fuoco cadrà dal cielo e una grande parte dell’umanità sarà distrutta. Camminate al mio fianco, poiché solo in questo modo posso aiutarvi a portare il peso sanguinoso della grande prova che precederà la venuta del giorno del Signore. 1.168 – 27 settembre 1996 QUANDO IL SIGNORE RITORNERÀ, VORRÀ TROVARVI PRONTI PER RICEVERLO. 1.206 – 24 dicembre 1996 Cari figli, convertitevi in fretta e non statevene lì a fare domande. Siete bravi nel fare domande ma non lo siete nel dare risposte. È giunta l’ora di separare il grano dalla pula. 3.198 - 8 agosto 2009 Cari figli, soffro per quello che vi attende. Ci saranno grandi tribolazioni sulla Terra e gli uomini non sopporteranno il peso delle sofferenze. Molti chiederanno di morire, ma dovranno passare per la grande prova della purificazione. In questo tempo, i giusti riceveranno la protezione degli angeli del Signore e nessun male li raggiungerà. Coloro che si consacrano a me sperimenteranno una gioia senza fine. 2.906 - 23/10/2007 Oggi la creatura è più valorizzata del Creatore e per questa ragione gli uomini camminano come ciechi che guidano altri ciechi. Quando tutto sembrerà perduto, il Signore verrà a voi con grande vittoria. La terra troverà il cammino della pace. Dio invierà i suoi angeli e gli uomini di fede avranno la loro ricompensa. Coloro che cercano il Signore troveranno riposo. Saranno questi a conoscere i nuovi cieli e la nuova terra. 3.309 - 22 aprile 2010 Giungerà per l’umanità l’ora del calvario. Grandi e dolorosi avvenimenti vi attendono, ma non scoraggiatevi. GLI ANGELI DEL SIGNORE VERRANNO DAL CIELO E I SUOI ELETTI NON SPERIMENTERANNO DOLORI FISICI. Nella grande tribolazione finale gli uomini vedranno la mano potente di Dio agire. 3.201 - 15 agosto 2009 L’UMANITÀ SARÀ PURIFICATA NELLA SOFFERENZA. ARRIVERÀ IL GIORNO IN CUI GLI UOMINI GRIDERANNO CHIEDENDO AIUTO E DESIDERERANNO LA MORTE. UN FUOCO VELOCE E DISTRUTTORE RAGGIUNGERÀ LA TERRA. STA VENENDO DA MOLTO LONTANO E GLI UOMINI NON POTRANNO IMPEDIRE LA SUA AZIONE DISTRUTTRICE. SOFFRO PER CIÒ CHE VI ATTENDE. CONTINENTI CESSERANNO DI ESISTERE E LA TERRA NON SARÀ PIÙ LA STESSA. TUTTO SARÀ DIVERSO. CIÒ CHE OGGI CONTEMPLATE CESSERÀ DI ESISTERE. DOPO TUTTO QUESTO, DIO FARÀ SORGERE UNA NUOVA TERRA PER I SUOI ELETTI. 3.249 - 5 dicembre 2009 CONSACRATEVI TUTTI I GIORNI AL MIO CUORE IMMACOLATO. 2.804 - 27.02.2007 . Accogliete i miei appelli e nessun male vi raggiungerà. 2.530 - 01.06.2005 Non voglio spaventarvi, ma è necessario che voi conosciate tutto questo. 2.055 - 22 maggio 2002 Vivete con amore i miei appelli e le vostre vite saranno trasformate 2.896 - 29/09/2007 L’amore è più forte della morte e più potente del peccato. Sappiate che tutto ciò che farete in favore dei miei piani non resterà senza ricompensa. 1.277 - 10 giugno 1997 Cari figli, Dio vi sta chiamando a una nobile missione: la missione di annunciare la speranza a tutti i popoli. Non abbiate paura di annunciare questa nobile missione. Manderò davanti a voi degli angeli per proteggervi e incoraggiarvi. 3.824 - 25 maggio 2013 Cari figli, nel TRIONFO DEFINITIVO DEL MIO CUORE IMMACOLATO, quelli che si consacrano a me saranno sorpresi dall’azione potente di Dio. Il compagno sempre INVISIBILE ai vostri occhi sarà a voi visibile. Il vostro angelo vi guiderà e vi condurrà, e nessun male vi colpirà. RALLEGRATEVI, perché il Signore pensa a voi e vuole il vostro bene.




   ANGELI E RAPIMENTO DELLA CHIESA
 Is 51:6 Alzate al cielo i vostri occhi e guardate la terra di sotto,
poiché i cieli si dissolveranno come fumo,
la terra si logorerà come una veste
e i suoi abitanti moriranno come larve.
Ma la mia salvezza durerà sempre,

la mia giustizia non sarà annientata.

2P 3:10 Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli con fragore passeranno, gli elementi consumati dal calore si dissolveranno e la terra con quanto c'è in essa sarà distrutta.

11 Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi così, quali non dovete essere voi, nella santità della condotta e nella pietà, 12 attendendo e affrettando la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli si dissolveranno e gli elementi incendiati si fonderanno! 13 E poi, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia.
14 Perciò, carissimi, nell'attesa di questi eventi, cercate d'essere senza macchia e irreprensibili davanti a Dio, in pace.


Tob 13:8 Io gli do lode nel paese del mio esilio
e manifesto la sua forza e grandezza a un popolo di peccatori.
Convertitevi, o peccatori, e operate la giustizia davanti a lui;
chi sa che non torni ad amarvi e vi usi misericordia?

Sal 84:11 Misericordia e verità s'incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.

Prov 21:21 Chi segue la giustizia e la misericordia
troverà vita e gloria.

Sir 35:23 finché non abbia fatto giustizia al suo popolo
e non lo abbia allietato con la sua misericordia.

Ger 9:23 Ma chi vuol gloriarsi si vanti di questo,
di avere senno e di conoscere me,
perché io sono il Signore che agisce con misericordia,
con diritto e con giustizia sulla terra;
di queste cose mi compiaccio».
Parola del Signore.

Bar 5:9 Perché Dio ricondurrà Israele con gioia
alla luce della sua gloria,
con la misericordia e la giustizia
che vengono da lui.

Da 9:18 Porgi l'orecchio, mio Dio, e ascolta: apri gli occhi e guarda le nostre desolazioni e la città sulla quale è stato invocato il tuo nome! Non presentiamo le nostre suppliche davanti a te, basate sulla nostra giustizia, ma sulla tua grande misericordia.

Zac 7:9 «Ecco ciò che dice il Signore degli eserciti: Praticate la giustizia e la fedeltà; esercitate la pietà e la misericordia ciascuno verso il suo prossimo.

Mt 23:23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle.

Tt 3:5 egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo,



Ap 15:7 Uno dei quattro esseri viventi diede ai sette angeli sette coppe d'oro colme dell'ira di Dio che vive nei secoli dei secoli.

Ap 16:1 Udii poi una gran voce dal tempio che diceva ai sette angeli: «Andate e versate sulla terra le sette coppe dell'ira di Dio».

 1Ts 4:13 Non vogliamo poi lasciarvi nell'ignoranza, fratelli, circa quelli che sono morti, perché non continuiate ad affliggervi come gli altri che non hanno speranza. 14 Noi crediamo infatti che Gesù è morto e risuscitato; così anche quelli che sono morti, Dio li radunerà per mezzo di Gesù insieme con lui. 15 Questo vi diciamo sulla parola del Signore: noi che viviamo e saremo ancora in vita per la venuta del Signore, non avremo alcun vantaggio su quelli che sono morti. 16 Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; 17 quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nuvole, per andare incontro al Signore nell'aria, e così saremo sempre con il Signore. 18 Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.

 Lc 17:20 Interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», rispose: 21 «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!».


22 Disse ancora ai discepoli: «Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete. 23 Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli. 24 Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno. 25 Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione. 26 Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'uomo: 27 mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece perire tutti. 28 Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; 29 ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. 30 Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si rivelerà. 31 In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro. 32 Ricordatevi della moglie di Lot. 33 Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà. 34 Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: l'uno verrà preso e l'altro lasciato; 35 due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l'una verrà presa e l'altra lasciata». 36 37 Allora i discepoli gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi».





3.309 - 22 aprile 2010

ANGELI E RAPIMENTO DELLA CHIESA


3.309 - 22 aprile 2010

Cari figli, voi siete importanti per la realizzazione dei miei piani. Quello che dovete fare non rimandatelo a domani. Dio ha fretta e questo è il tempo del vostro ritorno sincero e amorevole al Dio della salvezza e della pace. Io sono vostra Madre e sono molto vicina a voi. Quando sentite il peso delle vostre difficoltà, chiamatemi e Io vi condurrò a mio Figlio Gesù. In Lui troverete la forza per il vostro cammino. La vostra piena FELICITA’ è in Gesù. Tornate a Lui che vi ama e vi conosce per nome. ECCO IL TEMPO DELLE GRANDI TRIBOLAZIONI SPIRITUALI. CERCATE FORZA DELLA PREGHIERA E NELL’ EUCARESTIA. QUANDO TUTTO SEMBRERA’ PERDUTO SORGERA’ PER VOI LA GRANDE VITTORIA DI DIO. NON CI SARA’ SCONFITTA PER I MIEI ELETTI. GIUNGERA’ PER L’ UMANITA’ L’ ORA DEL CALVARIO. GRANDI E DOLOROSI AVVENIMENTI VI ATTENDONO, MA NON SCORAGGIATEVI. Gli angeli del Signore verranno dal cielo e i suoi ELETTI non sperimenteranno dolori fisici. Nella GRANDE TRIBOLAZIONE finale gli uomini vedranno la mano potente di Dio agire. Avanti senza paura. Voi siete del Signore e non dovete temere nulla. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.824 - 25 maggio 2013

Cari figli, nel TRIONFO DEFINITIVO DEL MIO CUORE IMMACOLATO, quelli che si consacrano a me saranno sorpresi dall’azione potente di Dio. Il compagno sempre INVISIBILE ai vostri occhi sarà a voi visibile. Il vostro angelo vi guiderà e vi condurrà, e nessun male vi colpirà. RALLEGRATEVI, perché il Signore pensa a voi e vuole il vostro bene. Egli ha preparato per voi quello che gli occhi umani non hanno mai visto. Coraggio. Sono vostra Madre e sono venuta dal Cielo per condurvi a mio Figlio Gesù. Non tiratevi indietro. Siate docili alla mia chiamata. Testimoniate ovunque che siete unicamente del Signore. Voi state nel mondo, ma non siete del mondo. Con vera libertà di figli di Dio, rispondete con il vostro sì alla chiamata del Signore. Non perdetevi d’animo. Io sarò sempre con voi. Supplicherò mio Figlio Gesù per voi. Avanti con gioia. I vostri nomi sono già scritti in Cielo. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace. 







MESSAGGI DELLA MADONNA DI ANGUERA CORRELATI ALLA PAROLA GIUSTIZIA
2.484 - 17.02.2005
Cari figli, un uomo orgoglioso ordinò la sua costruzione e la sua localizzazione permetteva di rendere visibile la presenza dei nemici. Nessuno può fuggire dall’ira di Dio. Gli uomini sanno come scappare gli uni dagli altri, ma come fuggire dal Signore? È nato dall’ingiustizia, ma la sua fine verrà dalla giustizia. Dio è sempre lo stesso. Lui è Misericordia e Giustizia. I suoi eletti sono sempre cari ai suoi occhi. Vi chiedo di non allontanarvi dalla preghiera. Pregate sempre. Chi vive rivolto verso il Signore nella preghiera, sarà salvo. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
505 – 11 aprile 1992
Cari figli, quando vi chiedo di pregare, pregare, pregare, dovreste capire che il mondo può essere salvato solo mediante la preghiera. Gli uomini si aggrappano a ideologie sataniche e l’umanità continua ad avanzare verso un grande abisso. È giunta l’ora nella quale dovreste vivere i comandamenti della legge di Dio con coraggio e fedeltà. Se non siete disposti a cambiare le vostre vite, non sarete salvati. Dio è pura misericordia, ma non dimenticate che Egli è anche giusto. Sono la Madre della Giustizia Divina. Se non vi convertite, l’ira di Dio si abbatterà su di voi. State attenti. Pentitevi ora. Questo è il messaggio che vi trasmetto oggi nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

1.909 - 16 giugno 2001
Cari figli, fatevi coraggio e testimoniate ovunque l’amore del Signore. L’umanità è diventata fredda nella fede perché gli uomini si sono allontanati dall’amore e dalla verità. Guardate intorno a voi e valorizzate tutte le persone che incontrate, perché tutti voi siete fratelli e figli dello stesso Padre. Trattate tutti allo stesso modo. Allontanatevi dal razzismo che paralizza il vero amore e tornate al Signore, che vi attende con immenso amore di Padre. Il fumo ingannatore di satana si è diffuso su tutta la terra, portando ai miei poveri figli una triste cecità spirituale. Vedete come crescono la violenza, la mancanza di fede e l’egoismo. Sono mali come questi che vi allontanano da Dio e dalla sua grazia. Pregate sempre. Quando aprirete i vostri cuori alla preghiera, il mondo sarà trasformato. Soffro per l’abbandono dei miei poveri figli, che molte volte sono trattati con indifferenza e disprezzo. Voi che state ad ascoltarmi, state attenti e non allontanatevi dal Signore. Alla fine, la Giustizia del Signore sarà fatta e i giusti avranno la meglio. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

MESSAGGI DELLA MADONNA DI ANGUERA CORRELATI ALLA PAROLA ANGELO/I

458 – 2 novembre 1991
(È il messaggio più lungo dato dalla Madonna a Pedro Régis, è salvato a parte)
13. MADRE E REGINA DELLA VOSTRA NAZIONE
Vi esorto anche, voi che mi ascoltate, a pregare il vostro Angelo Custode, perché anche lui ha il grande compito di proteggervi dalle insidie del mio avversario. Non scoraggiatevi perché avete, soprattutto, la protezione di Dio, vostro Padre. Satana è riuscito a diffondere i suoi errori ovunque. Addirittura all’interno della Chiesa è riuscito a ingannare molti, facendo loro abbracciare insegnamenti erronei come quelli della teologia della liberazione e negare ciò che predica il successore di Pietro e vicario di mio Figlio, Papa Giovanni Paolo II. Se l’umanità non tornerà a Dio sul cammino della conversione, non tarderà a cadere su di voi un grande castigo. È giunto il momento in cui dovete accogliere tutto ciò che vi ho trasmesso. Se accoglierete i miei appelli, starete dando inizio al grande trionfo del mio Cuore Immacolato. Ascoltatemi. Desidero stare al vostro fianco, accompagnando i vostri passi e intercedendo affinché possiate fare tutto ciò che mio Figlio vi dirà.
2.478 - 03.02.2005
Cari figli, sembrano gemelle ma non lo sono. Agli occhi di molti, una unica, ma sono due. Nel suo passato ha regnato l’idolatria e sono state distrutte le vite di molti innocenti. Il pericolo è in ciò che la divide. Vi invito a pregare davanti alla Croce per la conversione dei peccatori e in riparazione dei peccati commessi contro mio Figlio Gesù. L’Angelo del Signore passerà e Dio mostrerà il suo braccio forte. Il mondo ha bisogno di pace ed è giunto il momento di aprirvi a Dio che salva e libera. Avanti. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.517 - 01.05.2005
Cari figli, gli angeli del Signore stanno con le spade in mano e guai a coloro che hanno corrotto la terra. L’umanità si è allontanate dal Creatore e ora deve pagare per i suoi crimini. Gli uomini più ricchi del mondo saranno in difficoltà; stenderanno la mano ai poveri e chiederanno grazia. L’Europa toccherà il fondo. Gli appelli del Signore non sono stati ascoltati e gli uomini sono diventati ciechi spiritualmente. L’Angelo del Signore passerà e ferirà la terra. L’umanità vivrà momenti di grande dolore. Pregate. Dite a tutti che Dio è Verità e che Dio esiste. Solo in Lui è la vostra vera liberazione. Avanti. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.861 - 10/07/2007
Cari figli, quando arriverà il grande giorno, in cui il Signore darà agli uomini la possibilità di ritornare al suo amore, l’angelo del Signore toccherà il cielo e questo cambierà colore. Le montagne scenderanno e gli uomini contempleranno una bellezza infinita. Il Signore sarà presente nei cuori di coloro che si apriranno alla sua chiamata. Sarà il giorno del grande segno. La terra sarà in pace. Il Signore asciugherà le vostre lacrime e vedrete la mano potente di Dio agire. Pregate. Siate fedeli al Vangelo del mio Gesù. Aprite i vostri cuori alla mia chiamata. Non state con le mani in mano. Ciò che dovete fare, non rimandatelo a domani. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

2.876 - 14/08/2007
Cari figli, l’angelo del Signore suonerà la tromba e l’intera terra sarà scossa. Sarà l’inizio di un nuovo tempo; tempo sperato dai giusti. L’umanità conoscerà un lungo tempo di pace. I giusti vedranno il compimento delle promesse del Signore. La vittoria del Signore sarà la vostra vittoria. Siate fedeli. Aprite i vostri cuori e servite il Signore con gioia. Non allontanatevi dal cammino della grazia. Il Signore spera molto da voi. Coraggio. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

2.897 - 02/10/2007
Cari figli, confidate pienamente nella bontà del Signore e aprite i vostri cuori alla sua chiamata. Non state con le mani in mano. Voi non siete soli. Con voi ci sono gli angeli del Signore. Coraggio. Non temete. Nei momenti per voi più difficili, chiamate il vostro angelo custode. Egli è al vostro fianco e la sua missione è prendersi cura di voi. Inginocchiatevi in preghiera. La preghiera è la risorsa che vi offro per questi tempi di tribolazione. Un fatto grandioso accadrà nella terra di *San Francesco. Pregate. L’umanità vivrà ancora momenti di grandi sofferenze. Io sono vostra Madre e voglio soccorrervi. Avanti sul cammino che vi ho indicato. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
*Diverse città dell’ Argentina, Australia, Colombia, Costa Rica, Filippine, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Porto Rico, Stati Uniti d’ America
87 – 29 settembre 1988 (1° anniversario delle apparizioni)
Cari figli, oggi la Chiesa celebra la festa degli arcangeli Gabriele, Raffaele e Michele. Nella lotta tra la donna vestita di sole e il dragone rosso, gli arcangeli svolgono un ruolo molto importante. Dunque, miei amati, lasciatevi guidare da loro. Gli angeli, gli arcangeli e tutte le milizie celesti sono unite a noi in un terribile combattimento contro il dragone e i suoi angeli del male. Io sono la Regina degli Angeli. Gli angeli della luce, che combattono contro gli angeli ribelli e il male di satana, sono ai miei ordini. Satana, con le sue trame, induce i miei poveri figli a disobbedire a Dio, e già si considera quasi vincitore. Ma la vostra Madre Celeste opera nel silenzio con i suoi arcangeli, e tutti sono parte della gloria celeste, che ora si sta avvicinando al culmine di una grande vittoria. Pregate con noi! Il Signore mi ha posto a capo di questa grande battaglia. Gli angeli da me amati, Gabriele, Raffaele e Michele, combattono al mio fianco. L’arcangelo Gabriele fu inviato da Dio per ricevere il Sì della vostra Madre Celeste. Ora egli ha il compito di ricevere il vostro Sì all’adempimento della legge e della volontà del Padre. L’arcangelo Raffaele donerà forza alla vostra debolezza, vi aiuterà ad essere modesti di fronte a Dio, verserà balsamo sulle vostre ferite dolorose e alleggerirà il fardello dei vostri peccati. L’arcangelo Michele vi difenderà da tutti gli attacchi e le trappole di satana. Quante volte sareste stati vittime degli attacchi di satana, se non fosse per l’arcangelo Michele che interviene in vostro soccorso. Continuate, continuate, continuate a pregare. Ho bisogno del vostro aiuto. Pregate. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

100 – 1 novembre 1988 (Giorno di Ognissanti)
Cari figli, ogni giorno che passa, desidero rivestirvi sempre più di santità. Non sentitevi soli. Dio è con voi. Oggi tutti gli angeli e i santi pregano e intercedono per voi dinanzi al Padre. Voi dovreste quindi essere sempre sicuri e fiduciosi. Vi amo, miei piccoli figli, e non smetterò mai di intercedere per voi presso il Padre. Continuate a pregare per i sacerdoti. Pregate per le vocazioni al sacerdozio. Pregate per il Santo Padre. Pregate che tutti i miei piani si realizzino. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
113 – 10 dicembre 1988
Amati figli, questi sono i miei tempi, i tempi nei quali la vostra Madre Celeste combatte satana e i suoi angeli cattivi. Siate strumenti in questa grande vittoria. Siate ubbidienti al vicario di mio Figlio, Papa Giovanni Paolo II. Il mio avversario ha stabilito il suo regno su questo mondo e già considera se stesso il grande vincitore. Ma la vostra Madre Celeste lavora nel silenzio e nel nascondimento, affrontando gli angeli ribelli e il male di satana con i suoi angeli di luce. La mia Chiesa sta per essere invasa da un fumo contagioso che diffonde ovunque il suo male. I miei sacerdoti vivono in un Brasile benedetto da Dio. Il Santo Padre, padre di tutta l’umanità, riceve gli ordini dalla vostra Madre Celeste. Io do gli ordini ed egli li adempie con un’umiltà mai vista prima d’ora. I sacerdoti che obbediscono al vicario di mio Figlio (il Papa) sono benedetti da me, e coloro che non obbediscono sono invitati dalla vostra Madre Celeste a un ritorno generale. Oggi la vostra Madre Celeste vi chiede di usare il rosario come una delle armi più efficaci per combattere il diavolo. Io sono la Regina dei sacerdoti. Vi voglio tutti al mio fianco per vincere questa grande battaglia. Vi benedico e incoraggio nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.


117 – 24 dicembre 1988
Cari figli, vegliate con me. È una notte santa! Oggi la vostra Madre celeste rivive i tristi momenti del viaggio a Betlemme. Dover lasciare la casa di Nazareth fu un triste momento per il mio cuore. Il casto e buono San Giuseppe e io abbiamo avuto parecchi momenti di grande afflizione. Era già notte e stavamo cercando un posto dove stare, ma nessuno ci accolse. Tutto ciò che trovammo fu una triste caverna e il calore di una mucca e del nostro animale da soma, il nostro mezzo di trasporto durante il giorno. Quei rifiuti furono per me e il mio piccolino, il vostro Dio, un momento di grande dolore. Oggi accade la stessa cosa. Miei cari figli, Gesù è rifiutato da molti di voi. Talvolta egli bussa alla porta dei vostri cuori per chiedervi un favore e voi rifiutate. In quella notte ricevemmo molti visitatori celesti: milioni dei suoi angeli vennero ad adorarlo. Oggi avete il vostro Dio di fronte a voi, vivo come egli è in cielo, e dimenticate che egli è l’Onnipotente. Vi invito ad aprire i vostri cuori questa sera per ricevere le grazie e il dono dell’amore, dono del quale ha bisogno tutta l’umanità. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
155 – 26 marzo 1989, Domenica di Risurrezione
Cari figli, il mio Gesù è risorto. Alleluia! Il mio Cuore Immacolato ha atteso con grande ansia questo momento prezioso. Cantate inni, Gesù è risorto, miei cari figli. In questo giorno la mia gioia è così grande nel vedere mio Figlio risorto. Rallegratevi con Me. Amati figli, condividete la mia gioia. Rallegratevi con tutti gli angeli e i santi in paradiso. Gesù ha sconfitto la morte ed è risorto dai morti. Rendete grazie a Dio, cantate inni. Che il Risorto possa donarvi coraggio, gioia e pace. La pace della risurrezione sia con tutti voi. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
225 – 24 ottobre 1989
Cari figli, gli angeli in cielo sono con la spada in mano per annientare coloro che corrompono la terra. Guai a coloro che non si pentono e non cambiano le loro vite. Siete una generazione perversa e chiamate su di voi la mano castigatrice che non tarderà a colpirvi. Se non vi convertirete, senza dubbio giungerà una punizione peggiore del diluvio, come mai si è visto sinora. Il fuoco cadrà dal cielo e una grande parte dell’umanità sarà distrutta. Camminate al mio fianco, poiché solo in questo modo posso aiutarvi a portare il peso sanguinoso della grande prova che precederà la venuta del giorno del Signore. Siate vigilanti. Avete poco tempo a disposizione. State all’erta. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
1.166 – 21 settembre 1996

Cari figli, sono vostra Madre e vengo dal cielo per chiedervi di ritornare al Signore, che vi attende con immenso amore di Padre. Riconciliatevi con Dio e cercate di vivere rivolti al paradiso. Sappiate che i vostri giorni sulla terra sono pochi. Siete qui per un breve momento. La vostra dimora eterna sarà in cielo, se vi convertite e cambiate la vostra vita. Il Signore vi attende lì pieno di gioia. Gli angeli e i santi si rallegrano per ogni anima che entra in cielo. Convertitevi, affinché anche voi possiate rallegrare il Signore, i suoi angeli e i suoi santi. So che molti hanno già fatto esperienza di momenti felici qui sulla terra, ma la vostra completa e vera felicità sarà alla presenza del Signore. Sforzatevi. Non vivete in peccato mortale. Coloro che vivono in peccato mortale perderanno il paradiso se muoiono in questo stato. Fate attenzione. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.



1.168 – 27 settembre 1996

Cari figli, gioite, perché nel prossimo futuro il Signore trasformerà tutta la vostra tristezza in gioia. Egli sarà con voi e asciugherà le vostre lacrime. Allora non ci sarà più sofferenza e tutto il male sarà vinto. Sperate. Non siete soli. Lo ripeto: il mio Signore è con voi. Cambiate le vostre vite. Pentitevi. Quando il Signore ritornerà, vorrà trovarvi pronti per riceverlo. Grande sarà la vostra gioia con il Signore, i suoi angeli e i suoi santi. Coraggio. Sono arrivati i tempi che ho annunciato in passato. Il trionfo del mio Cuore Immacolato sta per arrivare. Avanti. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

1.206 – 24 dicembre 1996

Cari figli, convertitevi in fretta e non statevene lì a fare domande. Siete bravi nel fare domande ma non lo siete nel dare risposte. È giunta l’ora di separare il grano dalla pula. Mio Figlio Gesù verrà dal cielo con tutti i suoi angeli e santi e separerà i buoni dai cattivi. Sarà un giorno di giubilo per i fedeli, perché ognuno riceverà secondo le sue opere. Il Signore asciugherà tutte le lacrime. La pace regnerà per sempre e la gioia non avrà mai fine. Rallegratevi, perché sta arrivando l’ora della vostra liberazione. Il trionfo del mio Cuore Immacolato è vicino. Pregate. Ho ancora nobili cose da dirvi. Ho ancora molti figli da salvare. Aiutatemi. Non state con le mani in mano. È giunta l’ora della vostra coraggiosa testimonianza. Avanti. Che il Signore vi conceda la sua grazia e la sua pace. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

1.277 - 10 giugno 1997

Cari figli, Dio vi sta chiamando a una nobile missione: la missione di annunciare la speranza a tutti i popoli. Non abbiate paura di annunciare questa nobile missione. Manderò davanti a voi degli angeli per proteggervi e incoraggiarvi. Vengo dal cielo per chiamarvi alla conversione. Voglio che siate docili alle mie parole e che viviate i miei appelli. Voglio dirvi che senza preghiera non comprenderete il significato della mia presenza qui. Pregate, pregate, pregate. Vi renderò un popolo santo, un popolo che ama e vive per il suo unico Dio. Ascoltatemi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

1.898 - 22 maggio 2001

Cari figli, vi chiedo di essere forti nelle tentazioni e di non permettere che le cose affascinanti di questo mondo vi allontanino dall’amore del Signore. Vivete rivolti al Paradiso, dove gli angeli e i santi vi attendono con gioia. Voi siete in questo mondo, ma non siete del mondo. Siete solo del Signore. Sappiate valorizzare il grande tesoro che il Signore vi ha offerto. Abbiate cura della vostra vita spirituale e alimentatevi con l’Eucaristia. La vostra forza è in Dio. Non rimanete illusi. Solo Dio basta nelle vostre vite. Pregate. Solo quelli che pregano comprenderanno il mio messaggio. Avanti con coraggio e gioia. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

2.055 - 22 maggio 2002
Cari figli, non siete soli. Io sono sempre vicina a voi e anche gli angeli del Signore sono con voi. Vivete con amore i miei appelli e le vostre vite saranno trasformate. Date il meglio di voi nella missione che vi è stata affidata e sarete ricompensati dal Signore. Conosco le sofferenze di ciascuno di voi e vi chiedo di avere fiducia nell’amore del mio Gesù. Non perdetevi d’animo. Vivete sempre con speranza. Anche quando tutto intorno a voi è motivo di tristezza e preoccupazioni, non dimenticate che in Cielo c’è una Madre che guarda e intercede per voi. Coraggio. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

2.124 - 1 novembre 2002
Cari figli, lodate e benedite il Signore con tutti gli Angeli e i Santi per le meraviglie della sua creazione. Lodatelo anche perché vi ha creato a sua immagine e somiglianza, e vi ha scelti per essere suoi santi. Voi siete il popolo eletto e amato con un amore senza limiti. Vi chiedo di allontanarvi dal peccato e di essere miti e umili di cuore. Io sono vostra Madre e conosco le vostre necessità e debolezze. Siate forti. Date il meglio di voi nella missione che vi è stata affidata. Vivete nei tempi delle grandi tribolazioni e se non pregate sarete ingannati dal demonio. Coraggio. Guardatevi intorno e vedete quanti figli sono lontani. Il Signore ha bisogno di voi. Non tiratevi indietro. Non state con le mani in mano. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.   

2.481 - 08.02.2005
Cari figli, gli angeli hanno eseguito gli ordini del Signore e una coppa è stata versata sulla terra. La scienza cercherà una risposta, ma non la troverà. La vera sapienza è quella che viene da Dio. Inginocchiatevi in preghiera. Cercate il Signore e sarete grandi ai suoi occhi. Coraggio. Io sono vostra Madre e sono con voi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.525 - 21.05.2005
Cari figli, dopo la grande tribolazione, il Signore manderà i suoi angeli per guidare i suoi eletti. Vi chiedo di non avere paura. Non dimenticate: Dio è al vostro fianco. Qualunque cosa accada, sperate nel Signore con fiducia. Sappiate che avrete grandi sofferenze a causa della vostra fede, ma coloro che saranno stati fedeli al Signore fino alla fine riceveranno la ricompensa dei giusti. Pregate molto. Io sono vostra Madre e sono al vostro fianco. Un gigante cadrà e nell’impatto con le acque causerà grande distruzione. Regioni della terra soffriranno, ma coloro che stanno con il Signore riceveranno conforto e pace. Avanti. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.535 - 12.06.2005
Cari figli, il Signore è al vostro fianco. Restate saldi sul cammino che vi ho indicato e date al Signore la vostra esistenza. Sappiate che il Signore trasformerà la terra. L’umanità raggiungerà la perfezione, ma prima passerà per grandi prove. Il Signore asciugherà le vostre lacrime e la pace regnerà in tutti i cuori. Non temete. Gli angeli del Signore vi guideranno e i vostri cammini saranno sicuri. Nessun male verrà contro di voi perché il demonio sarà incatenato e non potrà più tentarvi. Vi chiedo di cambiare vita. Non preoccupatevi. Vi chiedo di avere fiducia illimitata nella misericordia del Signore. Non restate con le mani in mano. Ciò che dovete fare non rimandatelo a domani. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.560 - 11.08.2005
Cari figli, arriverà il giorno in cui gli uomini vivranno in perfetta comunione con Dio. Passate tutte le tribolazioni, vedrete la pace regnare sulla terra. Sappiate che il Signore ha riservato per i giusti ciò che gli occhi umani non hanno mai visto. Gli angeli del Signore passeranno e saranno guai per coloro che hanno corrotto la terra. Guai a coloro che hanno sfidato il Creatore e hanno condotto i miei poveri figli all’errore. Io sono vostra Madre e voglio dirvi che il Signore sarà fedele alle sue promesse. Cambiate vita. Ciò che dovete fare non rimandatelo a domani. Pregate. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.596 - 30.10.2005
Cari figli, sono venuta dal cielo per benedirvi e dirvi che siete importanti per il Signore. Siete il suo popolo eletto e amato con un amore senza limiti. Vi chiedo di avere coraggio. Non scoraggiatevi davanti alle vostre difficoltà. Io sono vostra Madre e sono al vostro fianco. Sappiate che il Signore invierà i suoi angeli per soccorrervi nelle tribolazioni. Ci sarà un grande avviso nel cielo del Brasile. È la chiamata del Signore. State attenti. Nel Sinai ci sarà grande terrore. Ad Assisi si udranno grida di disperazione e grandi lamenti. Inginocchiatevi in preghiera. Dio si aspetta molto da voi. Non perdetevi d’animo. Voi che state ad ascoltarmi, non perdete la speranza. Dal Signore verrà la vostra ricompensa. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Israele, Italia
2.802 - 21.02.2007
Cari figli, coraggio. Dio è con voi e non vi lascerà mai soli. Dopo tutta la tribolazione, il Signore invierà i suoi angeli e questi condurranno gli uomini a una nuova forma di vita. L’umanità sperimenterà la pace e uomini e donne pieni di spiritualità abiteranno la Terra. Gli uomini fedeli vedranno le meraviglie di Dio. Non scoraggiatevi. Accogliete i miei appelli e ovunque testimoniate la mia presenza in mezzo a voi. Inginocchiatevi in preghiera e sarete vittoriosi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.812 - 17.03.2007
Cari figli, non abbiate timore. Io sono vostra Madre e vengo dal Cielo per chiamarvi alla Santità. Non tiratevi indietro. Proseguite saldi sul cammino che vi ho indicato nel corso di questi anni. Voglio condurvi a un ardente e continuo desiderio di Dio. Aprite i vostri cuori all’amore. La vostra vita è preziosa agli occhi del Signore. Egli vi ama e vi chiama a essere in tutto simili a mio Figlio Gesù. Sappiate che il Signore ha riservato per i suoi ciò che gli occhi umani non mai hanno visto e che nessun uomo ha provato in questa vita. Vi parlo perché ho il permesso del Signore. Non sono venuta dal Cielo per obbligarvi. L’umanità sarà trasformata e gli uomini vivranno felici. Tutto sarà diverso. La vostra gioia sarà grandiosa. Dio manderà i suoi Angeli a orientarvi e voi camminerete sempre in direzione dell’Onnipotente. Non vi sarà morte, né dolore. L’umanità sarà in pace. Gesù regnerà e tutti saranno felici. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.833 - 05/05/2007
Cari figli, io sono vostra Madre e voglio vedervi felici già qui sulla terra e più tardi con me in cielo. L’umanità cammina verso l’abisso della distruzione che gli uomini hanno preparato con le proprie mani. Il mio Signore agirà con segni e prodigi. Gli uomini saranno sorpresi dall’azione potente di Dio. Dio mostrerà e gli uomini vedranno in pieno mezzogiorno. Molti si rallegreranno al vedere la realizzazione delle promesse del Signore. Gli angeli guideranno gli uomini e questi cammineranno in direzione di Colui che ha parole di vita eterna. Coraggio. Il Signore vi ama. Non vivete nel peccato. Siete del Signore e solo Lui dovete servire. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

2.835 - 08/05/2007
Cari figli, quando verrà la grande tribolazione, gli angeli del Signore saranno inviati per soccorrere coloro che resteranno fedeli. Arriverà il giorno in cui gli uomini saranno pieni di collera contro i ministri di Dio. Molti saranno portati in carcere e altri rinnegheranno la fede. Vi chiedo di essere fedeli a Gesù. Qualunque cosa accada, non allontanatevi dalla verità. Io camminerò con voi. Avanti. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

2.872 - 04/08/2007
Cari figli, l’umanità si è allontanata da Dio e cammina verso l’abisso dell’autodistruzione. Allontanatevi dalla malvagità e cercate il Signore per essere salvi. Gli uomini hanno abbracciato ogni sorta di immoralità e hanno sfidato il Creatore. Sappiate, voi tutti, che la giustizia del Signore verrà. Gli angeli di *Sodoma verranno sulla terra e guai a coloro che vivono nell’immoralità e nella disobbedienza al Signore. Soffro per ciò che vi attende. Pentitevi dei vostri peccati. Il Signore vuole salvarvi. Tornate. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
*Dio inviò una pioggia di fuoco e zolfo che incenerì del tutto Sodoma con i suoi abitanti, assieme ad altre città della pianura. L'ordine di non voltarsi indietro a vedere quanto Dio aveva decretato accadesse alla città non fu eseguito dalla moglie di Lot che, per quell'atto di disubbidienza, fu trasformata in una statua di sale
2.896 - 29/09/2007 (20° anniversario delle apparizioni)
Cari figli, grazie per essere venuti. Io intercederò presso il mio Gesù per voi. Desidero portarvi a un ardente e continuo desiderio di Dio. Aprite i vostri cuori alla mia chiamata. Dite a tutti che Dio ha fretta e che non c’è più tempo da perdere. Inginocchiatevi in preghiera. Sono vostra Madre e sono venuta dal cielo per indicarvi il cammino della vittoria. Siate docili. Amate. L’amore è più forte della morte e più potente del peccato. Sappiate che tutto ciò che farete in favore dei miei piani non resterà senza ricompensa. L’umanità ha bisogno di essere curata. Gli uomini si sono contaminati con ogni sorta di peccato ed è giunto il momento del vostro ritorno. Gli angeli del Signore verranno e guai a coloro che hanno corrotto la terra. Tre grandi espelleranno coloro che praticano il male e sfidano il Creatore. Fate attenzione. Tornate al Signore. Ciò che dovete fare, non rimandatelo a domani. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.906 - 23/10/2007
Cari figli, sono venuta dal cielo per offrirvi il mio amore. Aprite i vostri cuori e riempitevi dell’amore di Dio. L’umanità è malata e il Signore desidera curarla. Confidate nella bontà del Signore. Conosco i vostri problemi e voglio soccorrervi. Non perdetevi d’animo. Siate giusti. Io intercederò presso il mio Gesù per voi. Vivete nel tempo peggiore di quello del diluvio. Oggi la creatura è più valorizzata del Creatore e per questa ragione gli uomini camminano come ciechi che guidano altri ciechi. Quando tutto sembrerà perduto, il Signore verrà a voi con grande vittoria. La terra troverà il cammino della pace. Dio invierà i suoi angeli e gli uomini di fede avranno la loro ricompensa. Coloro che cercano il Signore troveranno riposo. Saranno questi a conoscere i nuovi cieli e la nuova terra. Non allontanatevi da Gesù. In lui è la vostra vittoria. Coraggio. Egli è molto vicino a voi. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.909 - 30/10/2007
Cari figli, siate strumenti di pace e di amore. Amate sempre, perché l’amore è la certezza della felicità. Coloro che amano attraggono su di sé le benedizioni del Signore. Sappiate che l’amore vince tutto. Nell’amore c’è solo vittoria. Imitate mio figlio Gesù e riempitevi del suo amore. L’umanità ha bisogno di essere curata dall’amore misericordioso del Signore. Aprite i vostri cuori e lasciate che il Signore trasformi le vostre vite. Quando tutto sembrerà perduto, il Signore manifesterà la sua misericordia in favore degli uomini. La vita sulla terra sarà diversa. Gli angeli del Signore staranno in mezzo a voi per orientarvi. Il Signore non vi abbandonerà mai. Dal cielo verrà la grande opportunità, per l’uomo, di riconciliarsi con il suo Dio. Ciò che è invisibile agli occhi degli uomini sarà visibile. In quel momento, tutti saranno toccati e la pace regnerà per sempre. Avanti nella preghiera. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
2.921 - 24/11/2007
Cari figli, amate. L’amore è più forte della morte; l’amore vince tutto. Amate l’Amore e lasciate che i vostri cuori si riempiano di questo sublime sentimento. Se gli uomini si amassero, l’umanità troverebbe il cammino della pace e tutti sarebbero felici. Non potete essere veri cristiani se non amate. Il mio Gesù si aspetta molto da voi. Dopo tutta la tribolazione, il mio Gesù invierà i suoi angeli. La terra sarà trasformata e tutto ciò che oggi contemplate sarà differente. I giusti erediteranno una terra trasformata, nella quale non ci sarà né morte né dolore. Tutti saranno felici e la pace regnerà per sempre. Vi chiedo di fare del bene a tutti. Ascoltate la voce di Dio e accogliete con gioia la sua chiamata di conversione. Io intercederò presso il mio Gesù per voi. Non perdetevi d’animo davanti alle vostre difficoltà. Chi sta con il Signore non sarà mai sconfitto. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.198 - 8 agosto 2009
Cari figli, soffro per quello che vi attende. Ci saranno grandi tribolazioni sulla Terra e gli uomini non sopporteranno il peso delle sofferenze. Molti chiederanno di morire, ma dovranno passare per la grande prova della purificazione. In questo tempo, i giusti riceveranno la protezione degli angeli del Signore e nessun male li raggiungerà. Coloro che si consacrano a me sperimenteranno una gioia senza fine. Questi contempleranno ciò che mai occhi umani hanno visto. Non desistite. Rimanete sul cammino della verità. Il mio Signore è con voi e non vi lascerà soli. Pregate. La forza della preghiera vi fortificherà e vi farà comprendere i disegni di Dio. Voi siete importanti per la realizzazione dei miei piani. Aprite i vostri cuori e portate a tutti i miei appelli. Io sono vostra Madre e vi amo. Coraggio. Nulla è perduto. La vittoria sarà del Signore. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.205 - 25 agosto 2009

DATE - PROFEZIE DELLA MADONNA DI ANGUERA: DICEMBRE DI DOLORE - ANNUNCIATO DAGLI UOMINI SAPIENTI (Messaggio n. 2.585 del 08/10/2005) - LA GRANDE LUCE O "SECONDO SOLE, IL "GRANDE SEGNO" della Madonna di Anguera.  Messaggio 3.199 del 11/08/09 - (annunciato dai Profeti, messaggio 3.091 del 06/12/2008); CALVARIO DEL SANTO PADRE a Santo Stefano (messaggio 2.996 del 13/05/08); ASCESA DELL' ANTICRISTO (Messaggio n. 2.532 del 05/06/2005); IL "GRANDE TERREMOTO" avverrà di venerdì' (messaggio 2.569 del 01.09.05); DIO invierà IL "GRANDE SEGNO" e gli uomini vedranno di giovedì (Messaggio 2.572 del 8/9/05); UN LUNEDI' avverrà il miracolo dell' esame di coscienza nel nostro cuore (messaggio n. 2.665 del 08/04/2006); IL "GRANDE MIRACOLO" avverrà di domenica (messaggio n. 3.205 del 25/08/09); LA MARCIA DEL FALSO PROFETA CONTRO IL VATICANO - IN QUEL GIORNO SARA' VISIBILE UNA ECLISSI LUNARE (Messaggio 2.975 del 23/03/2008).



Cari figli, accogliete i miei appelli, perché desidero trasformarvi e condurvi a mio Figlio Gesù. Voglio portarvi tutti in cielo. Convertitevi in fretta. Non restate lontani dalla preghiera. Quando pregate attraete su di voi le benedizioni del Signore. Nella preghiera sarete capaci di scoprire i tesori di Dio che è dentro di voi. Date il vostro contributo per il trionfo definitivo del mio Cuore Immacolato. Nel tempo della grande tribolazione, i miei consacrati saranno protetti. Gli angeli del Signore li aiuteranno ed essi non inciamperanno. Il male starà lontano da loro. Coraggio. Il mio Gesù farà un grande miracolo e tutti gli occhi lo vedranno. Sarà questo miracolo il motivo di conversione degli atei e di tutti coloro che hanno abbracciato false dottrine. Accadrà di domenica, nella festa di un grande martire. Io sono vostra Madre e sono venuta dal cielo per indicarvi il cammino della salvezza. Non desistite. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.211 - 8 settembre 2009
Cari figli, i progetti del Signore saranno realizzati in tutta la terra. Arriverà il giorno in cui il Signore chiamerà e i giusti udranno la sua voce. Ci sarà un solo gregge che servirà l’unico Signore. L’idolatria cadrà. Coloro che appartengono al demonio saranno separati da coloro che appartengono al Signore. I veri figli di Dio saranno in un luogo sicuro. Gli angeli del Signore saranno inviati a prendersi cura dei miei eletti. Fatevi animo e siate perseveranti. Tutto questo accadrà dopo la grande tribolazione. In quel tempo la terra sarà purificata. Non allontanatevi dal cammino che vi ho indicato. Siate miei nella preghiera, nell’ascolto della Parola e nella fedeltà al Signore. Avanti. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.222 - 3 ottobre 2009
Cari figli, voi siete nel mondo, ma siete unicamente del Signore. Vi chiedo di vivere rivolti verso il paradiso per il quale siete stati creati. Vivete nel tempo delle grandi tribolazioni spirituali, ma non scoraggiatevi. È necessario che tutto questo accada perché si compia ciò che vi ho annunciato in passato. Seguitemi lungo il cammino del bene e della santità. Quelli che seguono il cammino che Io ho indicato non conosceranno mai la sconfitta. La vittoria di Dio sarà anche la vostra vittoria. Rallegratevi, tutti voi che state ad ascoltarmi, perché non sarete sconfitti dal demonio. Io mi prenderò cura di voi. Siete voi i miei eletti, quelli che ho scelto per far parte della mia legione vittoriosa. Abbiate coraggio, fede e speranza. Io sarò sempre al vostro fianco. Non desistite. I miei fedeli non sperimenteranno dolori fisici. Gli angeli di Dio li proteggeranno nella grande battaglia finale. Pregate. Solo pregando sarete capaci di accettare i miei appelli. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.240 - 14 novembre 2009
Cari figli, voi non siete soli. Dio è sempre al vostro fianco, anche se non Lo vedete. Lui si prenderà cura di voi. Nella grande tribolazione, il Signore invierà i suoi Angeli e voi sarete protetti. Non ci sarà sconfitta per i fedeli. La terra trasformata apparterrà al popolo eletto di Dio. Il Signore adempirà le sue promesse e vedrete le meraviglie di Dio nelle vostre vite. Non allontanatevi dalla preghiera. Pregate sempre. Solo attraverso la preghiera l’umanità incontrerà la pace. Siate miti e umili di cuore. Confidate nel Signore e siate misericordiosi con i vostri fratelli. Io sono vostra Madre e so quello che vi aspetta. Non incrociate le braccia. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.249 - 5 dicembre 2009
Cari figli, non vivete lontani dal Signore. Questo è il tempo del vostro ritorno a Colui che è la vostra Via, Verità e Vita. Vi chiedo di mantenere accesa la fiamma della fede. Cercate la grazia del Signore per mezzo dei sacramenti, perché solo così potete crescere spiritualmente. Io sono venuta dal cielo per indicarvi il cammino della pace e dell’amore. Aprite i vostri cuori ai miei appelli e io vi condurrò alla santità. Consacratevi tutti i giorni al mio Cuore Immacolato. Nel grande trionfo del mio Cuore Immacolato il cielo si aprirà e gli angeli del Signore verranno in soccorso dei miei eletti. Coloro che resteranno fedeli fino alla fine, contempleranno ciò che gli occhi umani non hanno mai visto. Coraggio. Inginocchiatevi e pregate e siate docili alla chiamata del Signore. Quello che dovete fare non rimandatelo a domani. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.309 - 22 aprile 2010
Cari figli, voi siete importanti per la realizzazione dei miei piani. Quello che dovete fare non rimandatelo a domani. Dio ha fretta e questo è il tempo del vostro ritorno sincero e amorevole al Dio della salvezza e della pace. Io sono vostra Madre e sono molto vicina a voi. Quando sentite il peso delle vostre difficoltà, chiamatemi e Io vi condurrò a mio Figlio Gesù. In Lui troverete la forza per il vostro cammino. La vostra piena felicità è in Gesù. Tornate a Lui che vi ama e vi conosce per nome. Ecco il tempo delle grandi tribolazioni spirituali. Cercate forza nella preghiera e nell’Eucarestia. Quando tutto sembrerà perduto sorgerà per voi la grande vittoria di Dio. Non ci sarà sconfitta per i miei eletti. Giungerà per l’umanità l’ora del calvario. Grandi e dolorosi avvenimenti vi attendono, ma non scoraggiatevi. Gli angeli del Signore verranno dal cielo e i suoi eletti non sperimenteranno dolori fisici. Nella grande tribolazione finale gli uomini vedranno la mano potente di Dio agire. Avanti senza paura. Voi siete del Signore e non dovete temere nulla. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.


PROFEZIE DELLA MADONNA DI ANGUERA CORRELATE ALLA PAROLA CONTINENTI



2.530 - 01.06.2005
Cari figli, la ricerca del potere avrà come risultato una grande guerra tra i religiosi e un successore di Pietro vedrà la morte di molti dei suoi sacerdoti. Il sequestro di un leader religioso lascerà la Chiesa divisa, ma il Signore si prenderà cura del suo popolo. L’oro: ecco il desiderio dei nemici. Gli uomini cercheranno di smorzarne il luccichio, ma non riusciranno. Inginocchiatevi in preghiera. L’umanità vivrà momenti dolorosi. Continenti si muoveranno e la Terra si dividerà in vari pezzi. Chi sarà fedele fino alla fine vivrà per testimoniare l’amore di Dio. Non voglio spaventarvi, ma è necessario che voi conosciate tutto questo. Vi chiedo di fare in tutto la volontà di Dio. Non scoraggiatevi. Non tiratevi indietro. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Italia
2.697- 22/06/2006
Cari figli, coraggio. Dio è al vostro fianco. Avanti senza paura. Accogliete con gioia i miei appelli e sarete condotti alla santità. Io sono vostra Madre e voglio dirvi che questi sono i tempi delle grandi tribolazioni. Pregate sempre. Avvicinatevi all’Eucarestia e sarete vittoriosi. L’umanità passerà per grandi prove. La terra sarà scossa e monti crolleranno. Continenti si muoveranno e città saranno trascinate fino al mare. Il dolore sarà grande per i miei poveri figli. Chiloé: il terrore passerà. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
L'isola di Chiloé (spagnolo: Isla de Chiloé, o Isla Grande de Chiloé) si trova nel sud del Cile. Fa parte dell'arcipelago di Chiloé ed è la più grande: è lunga 180 chilometri e larga 50. La sua popolazione è di circa 155.000 abitanti e ha una superficie di 9.181 km².

2.804 - 27.02.2007
Cari figli, arriverà il giorno in cui la Terra passerà attraverso un’ immensa trasformazione. Continenti si muoveranno e non saranno più dove oggi si trovano. Vedrete la mano potente di Dio agire in favore degli uomini e delle donne di fede. Io sono vostra Madre e vengo dal cielo per prepararvi. Aprite i vostri cuori con gioia. Inginocchiatevi in preghiera e troverete nel Signore la vostra forza. Siete il popolo del Signore. Non scoraggiatevi. Accogliete i miei appelli e nessun male vi raggiungerà. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.114 - 25/01/2009
Cari figli, Io vi amo come siete e sono venuta dal cielo per condurvi a Colui che ha parole di vita eterna. Siate docili ai miei appelli e cercate di imitare in tutto mio Figlio Gesù. Vi ringrazio per tutto ciò che fate in favore dei miei piani. Sappiate che il Signore vi ricompenserà generosamente. Conosco le vostre necessità e intercederò presso il mio Gesù per voi. Non tiratevi indietro. Non scoraggiatevi. Inginocchiatevi in preghiera e sarete vittoriosi. L’umanità è malata e ha bisogno di essere curata. Tornate al Signore. Ciò che dovete fare non rimandatelo a domani. L’umanità berrà il calice amaro della sofferenza quando verrà il grande incontro delle acque. I miei poveri figli piangeranno e si lamenteranno. Continenti spariranno. Il deserto cesserà di essere deserto. Soffro a causa delle vostre sofferenze. Avanti lungo il cammino che vi ho indicato. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.201 - 15 agosto 2009

Cari figli, pregate molto davanti alla croce per la conversione degli uomini. Cercate forza nell’Eucarestia, perché solo così sarete capaci di testimoniare le meraviglie del Signore. Non permettete che il demonio rubi la vostra pace. Voi siete del Signore e solo Lui dovete seguire e servire. Io sono la vostra Madre Addolorata. Voglio dirvi che avrete ancora grandi sofferenze. State camminando verso un futuro di grandi prove. L’umanità sarà purificata nella sofferenza. Arriverà il giorno in cui gli uomini grideranno chiedendo aiuto e desidereranno la morte. Un fuoco veloce e distruttore raggiungerà la terra. Sta venendo da molto lontano e gli uomini non potranno impedire la sua azione distruttrice. Soffro per ciò che vi attende. Continenti cesseranno di esistere e la terra non sarà più la stessa. Tutto sarà diverso. Ciò che oggi contemplate cesserà di esistere. Dopo tutto questo, Dio farà sorgere una nuova terra per i suoi eletti. Avanti con coraggio. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.223 - 6 ottobre 2009
Cari figli, arriveranno giorni difficili e i miei poveri figli sperimenteranno una croce pesante. Continenti scompariranno e gli uomini contempleranno cose che oggi non sono visibili agli occhi umani. Saranno tempi dolorosi per voi. Pregate. Non potete sopportare il peso della croce se vivete lontani dalla preghiera. Cercate la forza nella Parola di Dio e nell’Eucarestia. Se vi convertirete sarete vittoriosi. Non desistite. Restate saldi sul cammino che vi ho indicato. Coraggio. Io intercederò presso il mio Gesù per voi. Dopo la grande tribolazione, l’umanità sarà purificata e i giusti vivranno nella pace. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
3.437 - 8 febbraio 2011 

Cari figli, conosco ciascuno di voi per nome e soffro a causa delle vostre sofferenze. Sono venuta dal cielo per indicarvi il cammino e ho bisogno del vostro sì. So che avete la libertà, ma vi chiedo di fare prima e al sopra di tutto la volontà di Dio. L’umanità cammina verso la distruzione che gli uomini hanno preparato con le proprie mani.
Milioni di persone porteranno una croce pesante e milioni moriranno. La morte attraverserà i continenti dalle profondità della terra e la distruzione sarà grande. Dolore maggiore non è esistito. Inginocchiatevi in preghiera. Solamente nella grazia misericordiosa di mio Figlio Gesù troverete la salvezza. Avanti sul cammino che vi ho indicato. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.


Rapimento della Chiesa
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In escatologia cristiana, il Rapimento è il nome dato al futuro evento descritto nella Bibbia.
Descrizione
Secondo questa dottrina, creduta in specialmodo dalle chiese evangelicheGesù Cristo scenderà dal cielo e porterà con sé tutti quelli nati di nuovo. Verranno trasportati simultaneamente ad incontrare il Signore nell’aria e, dopo aver subito una trasformazione del corpo, si uniranno ai credenti, precedentemente morti che nel contempo passeranno attraverso la prima risurrezione. Riguardo al Rapimento, fra i teologi c’è disaccordo se si verificherà prima o dopo la Tribolazione, un periodo di sette anni che precede la seconda venuta di Cristo sulla terra, o addirittura, se la durata della Tribolazione sarà di sette anni o solo di tre anni e mezzo. Alcuni ritengono che la tribolazione di cui parla il Vangelo di Matteo (Capitolo 24), è già avvenuta nel 70 d.C. con la distruzione di Gerusalemme. Collegata al Rapimento è la dottrina del Millenarismo, secondo cui prima (per alcuni) o dopo (per altri) Satana e i suoi angeli saranno legati e Cristo e la sua chiesa regneranno sulla terra per mille anni, dopo di che verrà il Giudizio universale.
Voci correlate

Angelo

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In molte tradizioni religiose, un angelo è un essere spirituale che assiste e serve Dio (o gli dei) o è al servizio dell'uomo lungo il percorso del suo progresso spirituale e la sua esistenza terrena.
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Origine del termine e suo significato 

A-ke-ro (dialetto miceneo, "messaggero") riportato inLineare B, la prima scrittura greca risalente al XIV/XII secolo a.C., che precedette il termine ἄγγελος (ánghelos) dal medesimo significato.
Il termine ha origine dal latino angelus, a sua volta derivato dal greco ἄγγελος (traslitterazione: ággelos; pronuncia: ánghelos), attestato nel dialetto miceneo nel XIV/XII secolo a.C. come akero, con il significato di inviato, messaggero; e, come messaggero degli Dei, il termine "angelo" appare per la prima volta nelle credenze religiose della Civiltà classica.

Nella cultura religiosa classica 


Il termine greco antico ánghelos (messaggero) è riferito al dio Hermes considerato il messaggero degli Dei[1]. Identica funzione viene attribuita ad Iride sia nell'Iliade che negli Inni omerici[2], così in Platone, nel Cratilo (407e-408b) queste due divinità vengono indicate comeángheloi degli Dei. Allo stesso modo viene indicata Artemide-Ecate (Sofrone- Scoli a Teocrito, II,12)[3] alludendo ai suoi rapporti con il mondo dei morti (Inferi). Anche Hermes è "messaggero di Persefone" (Inscriptiones Graecae XIV, 769) e quindi in rapporto con i mondo dei morti.
In collegamento a ciò, 
Sam Eitrem[4] evidenzia che a Tera sono state rinvenute delle interessanti iscrizioni sepolcrali cristiane nelle quali viene menzionato l'ánghelos del defunto (Inscriptiones Graecae III, 933 e segg.).
Nella riflessione teologico-filosofica antica un tema corrispondente alla comune nozione degli angeli è già presente[5].
In Talete, come in Eraclito, il mondo è pieno di dèi[6] vale a dire di angeli[7].
Per i pitagorici i sogni erano inviati agli uomini dai geni.
Anche Democrito[8] parlò di geni abitanti nello spazio.
Platone, in particolare nel Convivio, menzionò dei dáimōn che, ministri di Dio, sono vicini agli uomini per ben ispirarli.
Con Filone di Alessandria (20 a.C. ca–50 d.C.), filosofo e teologo di cultura ebraica ed ellenistica, l'ánghelos greco si incrocia con il mal'akh della Bibbia (così già reso nella Septuaginta) e diviene, nella sua spiegazione esegetico-allegorica della stessa Bibbia, il nesso fra il mondo sensibile e quello del Dio trascendente unitamente alle idee, alla sapienza e al pneuma[9]. Questo nesso si rende necessario nella teologia di Filone in quanto il Dio trascendente non potrebbe avere un rapporto diretto con il mondo sensibile per via del male in esso contenuto[10].
A partire dal II-IV secolo, la teologia neoplatonica utilizzerà la figura dell'ánghelos, inserita nella processione dall'Unounitamente ai Dèmoni e agli Eroi[11], seguendo l'ordine gerarchico di: Dei, Arcangeli, Angeli, Demoni ed Eroi[12].
Porfirio sosteneva che sono gli angeli a portare a Dio le nostre invocazioni difendendoci dai dèmoni malvagi.
Giamblico elaborò una gerarchia del mondo celeste sostenendo che gli angeli innalzano l'uomo dal mondo materiale mentre i demoni li spingono a immergervisi, gli arcangeli accompagnano le loro anime nel cielo e gli eroi si occupano del mondo. E la loro visione è ben differente:
« E le apparizioni degli dèi sono belle a vedersi, perché brillano, quelle degli arcangeli solenni e calme, più miti quelle degli angeli, quelle dei demoni terribili. Quelle degli eroi [...] sono senz'altro più miti di quelle dei demoni, quelle degli arconti ti fanno sbigottire, se essi esercitano il loro potere sul mondo, mentre sono dannose e dolorose a vedersi, se essi sono nella materia; quelle delle anime, infine, assomigliano per qualcosa a quelle degli eroi, ma sono più deboli. »
(Giamblico. De mysteriis Aegyptiorum, Chaldeorum et Assyriorum II,3. Trad. it di Claudio Moreschi in Giamblico I misteri degli egiziani. Milano, Rizzoli, 2003, pag. 151)
Per Proclo gli angeli hanno il compito di aiutare l'uomo a tornare a Dio, sono esseri buoni che comunicano la volontà degli dei:
« Solo ciò che è conforme al bene può fare parte della schiera degli angeli mentre il male non può entrare in tale ordine; gli angeli infatti sono coloro che comunicano e rendono chiara la volontà degli dei, occupano il posto più alto fra i generi sommi e sono caratterizzati dall'essere buoni »
(Proclo Tria opuscola. Milano, Bompiani, 2004, pagg.510-1)
Il culto degli angeli fiorì in Egitto e Asia Minore tra il II e III secolo d.C.[13]. In questo quadro tale figura veniva evocata dal rito teurgico e considerata come accompagnatore dell'uomo dall'ingresso all'esistenza terrena, quando la sua anima scendeva lungo le varie influenze delle sfere celesti che ne determinavano lecaratteristiche personologiche, durante la vita in quanto ne erano guida e protezione, e nel dopo-morte, quando gli angeli divenivano responsabili della sua purificazione, dovendo recidere i vincoli dell'anima del defunto con il mondo della materia[14].


Andrea Piras[15] evidenzia la stretta connessione tra gli angeli e le anime dei defunti nelle credenze relative all'immortalità delle religioni del mondo classico in quanto, secondo tali credenze, le anime migliori venivano trasformate in angeli. Così se una persona veniva formata attraverso la perfezione spirituale poteva acquisire uno status simile a quello degli angeli e questo spiegherebbe l'aggiunta del termine "angelo" al nome del defunto nelle iscrizioni funerarie[16].

Nella cultura religiosa dell'area mesopotamica 

La cultura religiosa dell'area mesopotamica ha elaborato alcune credenze sugli angeli, qui indicati con il termine sukkal(o sukol), che riverbereranno nei successivi monoteismi[17]. Il ruolo dell'angelo babilonese è quello di messaggero-inviato del dio: il sukkal di Marduk è, ad esempio, Nabu, quello di Anu è Papsukkal mentre quello di Inanna è Mummu.
La cultura religiosa babilonese possiede degli angeli-custodi degli uomini (shedu e lamassu) raffigurati all'ingresso delle case per la protezione degli abitanti, accompagnandoli quando escono dalle stesse.
Altra figura importante è il karibu (o karabu, lett. "colui che prega, invoca") da cui deriverà il nome giunto nella lingua italiana come "cherubino"[18]. Il karibu viene raffigurato con le mani protese verso il cielo pronto ad intercedere con gli Dei. La sua rappresentazione, in forma antropomorfa o zoomorfa, ma comunque munita di ali è poi declinata nelle iconografie delle religioni abramitiche.

Nello Zoroastrismo 

Gli "angeli" ricoprono un ruolo fondamentale nella religione zoroastriana[19].
Lo 
Zoroastrismo (o Mazdeismo) è la religione fondata dal profeta iranico Zarathuštra[20] presumibilmente tra il X e l'VIII secolo a.C. e che avrà una notevole influenza sull'Ebraismo e sullo stesso Cristianesimo[21]. Tale fede religiosa presuppone l'esistenza di un unico Dio indicato con il nome di Ahura Mazdā (Colui che crea con il pensiero) sapiente, onnisciente e sommo bene il quale all'origine dei tempi creò due spiriti superiori (mainyu) più una serie di spiriti secondari. Dopo tale creazione, uno dei due spiriti superiori, Angra Mainyu (Spirito del male), si ribellò al Dio unico trascinando con sé una moltitudine di esseri celesti secondari denominati Daēva, l'altro spirito superiore Spenta Mainyu (Spirito santo del bene) unitamente ad altri spiriti secondari indicati come Ameša Spenta restarono invece fedeli ad Ahura Mazdā, avviando uno scontro cosmico tra il Bene e il Male di cui la creazione dell'universo materiale e dell'uomo ne rappresenterà l'elemento centrale[22]. All'interno di questo quadro cosmico l'uomo creato dal Dio unico deve scegliere se schierarsi con il Bene o con il Male, il fedele zorastriano non ha dubbi al riguardo:
(AVE)
« nâismî daêvô, fravarânê mazdayasnô zarathushtrish vîdaêvô ahura-tkaêshô staotâ ameshanãm speñtanãm ýashtâ ameshanãm speñtanãm, ahurâi mazdâi vanghavê vohumaitê vîspâ vohû cinahmî ashâunê raêvaitê hvarenanguhaitê ýâ-zî cîcâ vahishtâ ýenghê gâush ýenghê ashem ýenghê raocå ýenghê raocêbîsh rôithwen hvâthrâ. »
(IT)
« Io maledico i daēva. Mi professo adoratore di Mazdā, seguace di Zarathuštra, nemico dei daēva e accettando la dottrina di Ahura, lodo e venero gli Ameša Spenta, assegno tutto ciò che è bene ad Ahura Mazdā, pieno di Aša, ricco di splendore, pieno di hvarenah, da Lui proviene la Vacca[23], da Lui proviene Aša, da lui proviene la Luce e la luminosità delle stelle di cui sono vestiti gli esseri e le cose ricche di gloria.  »
(Avestā. Yasna, XII,1)
« Ameša Spenta, Immortali benefici. Yn 0.5 e 12.1. Le entità spirituali più elevate, create da Ahura Mazdā per affiancare l'uomo nella sua lotta contro il Male. Sono i "predecessori" degli arcangeli e includono le maggiori entità divine, come Vohū Manah, il buon Pensiero, Aša, l'ordine e la rettitudine, Ārmaiti, la santa devozione e la pietà, Haurvatāt, la perfezione e la salute, Ameretāt, l'immortalità, Xšāthrā, il dominio il potere supremo e lo stesso Ahura, il Signore. »
(in Avestā a cura di Arnaldo Alberti. Torino, Utet, 2008, pag.623)
Il libro sacro dello Zoroastrismo, l'Avestā, menziona al VI verso del I Yasna anche degli esseri angelici denominati Fravašay (anche Fravaši) in qualità di "angeli custodi" o "spiriti guardiani benefici" degli uomini vivi, delle loro famiglie e comunità e delle loro anime dopo la loro morte[24].
Una ulteriore entità spirituale, indicata come Yazata[25] (lett. il "venerabile") e assimilabile anch'essa alla nozione di angelo, compare tra gli altri nello Yasna I, 3 dell'Avestā:
(AVE)
« nivaêdhayemi hañkârayemi asnyaêibyô ashahe ratubyô, hâvanêe ashaone ashahe rathwe, nivaêdhayemi hañkârayemi sâvanghêe vîsyâica ashaone ashahe rathwe, nivaêdhayemi hañkârayemi mithrahe vouru-gaoyaotôish hazangrô-gaoshahe baêvare-cashmanô aoxtô-nâmanô ýazatahe râmanô hvâstrahe! »
(IT)
« Annuncio (e) celebro (questo yasna) in lode degli Asnya, i santi del giorno, maestri di rettitudine; degli Hāvani, i santi guardiani del mattino,, santificati daAša e maestri di rettitudine; annuncio e celebro (questo yasna) in lode di Sāvanghi, protettore del bestiame, e di Vīsya, angelo custode del villaggio, santificati da Aša e maestri di rettitudine; annuncio e celebro (questo yasna) in lode di Mithra dagli ampi pascoli, dalle mille orecchie e dalla miriade di occhi, lo yazata di cui si celebra il nome, e di Rāman Xvāstra, lo yazata della pace bucolica. »
(Avestā. Yasna, I,3. Traduzione Arnaldo Alberti, in Avestā. Torino, UTET, 2008, pag.90)

Nel pensiero religioso ebraico 

Il termine "angelo" è usato anche per l'ebraico biblico מלאך, mal'akh, sempre con il significato di "inviato", "messaggero"; anche per אביר, avir (lett. "potente" o anche "uomo forte, valoroso" nel Salmo 78,25); per א*להים, 'ělōhîm (sost. masch. pl.; lett. "le Divinità" nel Salmo 8,5); e per שִׁנְאָן shin'an (moltitudini) nel Salmo 68,17.

Giudaismo del Secondo Tempio 

Il Giudaismo eredita dalla tradizione mesopotamica alcuni termini come Karibu, reso in ebraico come Kerub (כְּרוּב). Ma nel monoteismo biblico Kerub[26] non è una divinità a cui essere devoti, quanto piuttosto un sottoposto dell'unico Dio onnipotente indicato come Jhwh[27].
La figura del Kerub compare nel Libro della Genesi:
(HE)
« vaygaresh et-ha'adam vaiyashken mikkedem legan-eden et-hakkeruvim ve'et lahat hacherev hammithappechet lishmor et-derech etz hachaiyim »
(IT)
« Scacciato l'uomo, colloco a oriente del giardino di 'Éden i Cherubini che roteavano la spada fiammeggiante, per custodire la via che portava all'albero della vita »
(Libro della Genesi, III, 24. Traduzione in italiano di Alfredo Sabato Toaff in Genesi, Bibbia ebraica (a cura di Dario Disegni. Torino, Giuntina, 2010, pag.10)
Allo stesso modo sulla nozione dell'"angelo" biblico si osservano influenze semitiche, cananee e zoroastriane[28]. Così come il nome del diavolo Ashmedai (אשמדאי) che compare nel testo non canonico del Libro di Tobia[29] deriva all'avestico *Aēšmadaēva (demonio irato)[30][31].
Nelle versioni ebraiche dei testi biblici מלאך, mal'akh indica quindi un "messaggero" dove il termine l'k indica generalmente l'"inviare" qualcuno per una ambasciata, per osservare o anche spiare qualcuno o qualcosa.
Mal'akh Jhwh è quindi l'inviato di Dio che trasmette le sue volontà tra gli uomini. Mal'akh viene reso nella versione greca della Bibbia con il termine grecoánghelos.
Così, nel Libro della Genesi, testo databile a non prima della seconda metà del VI a.C.[32], due Mal'akh Jhwh si presentano a Lot (לוֹט) per salvarlo dalla distruzione di Sòdoma che stanno per compiere per ordine di Dio, e a cui Lot rende omaggio (lett. "faccia a terra": אַפַּיִם אָרְצָה, appayim aretzah):
(HE)
« vaiyavo'u shenei hammal'achim sedomah ba'erev velovt yoshev besha'ar-sedom vaiyar-lovt vaiyakam likratam vaiyishtachu appayim aretzah »
(IT)
« I due angeli arrivarono a Sòdoma sul far della sera, mentre Lot stava seduto alla porta di Sòdoma. Non appena li ebbe visti, Lot si alzò, andò loro incontro e si prostrò con la faccia a terra »
(Genesi XIX,1. Traduzione italiana in Bibbia di Gerusalemme )

(HE)
« vaiyomeru ha'anashim el-lovt od mi-lecha foh chatan uvaneicha uvenoteicha vechol asher-lecha ba'ir hovtze min-hammakovm. ki-mashchitim anachnu et-hammakovm hazzeh ki-gadelah tza'akatam et-penei hashem vayshallechenu hashem leshachatah »
(IT)
« Quegli uomini dissero allora a Lot: "Chi hai ancora qui? Il genero, i tuoi figli, le tue figlie e quanti hai in città, falli uscire da questo luogo. Perché noi stiamo per distruggere questo luogo: il grido innalzato contro di loro davanti al Signore è grande e il Signore ci ha mandati a distruggerli" »
(Genesi XIX, 12-3. Traduzione italiana in Bibbia di Gerusalemme)
Nel Libro dei Giudici, testo del V secolo a.C., un angelo appare alla moglie sterile di Manoach per annunciargli la nascita di colui che li salverà dai Filistei:
(HE)
« vaiyera mal'ach-hashem el-ha'ishah vaiyomer eleiha hinneh-na atte-akarah velo yaladte veharit veyaladte ben ve'attah hishameri na ve'al-tishti yayin veshechar ve'al-tocheli kol-tame ki hinnach harah veyoladte ben umovrah lo-ya'aleh al-roshov ki-nezir elohim yihyeh hanna'ar min-habbaten vehu yachel lehovshia' et-yisra'el miyad pelishtim. vattavo ha'ishah vattomer le'ishah lemor ish ha'elohim ba elai umar'ehu kemar'eh mal'ach ha'elohim novra me'od velo she'ilthu ei-mizzeh hu ve'et-shemov lo-higgid li vaiyomer li hinnach harah veyoladte ben ve'attah al-tishti yayin veshechar ve'al-tocheli kol-tum'ah ki-nezir elohim yihyeh hanna'ar min-habbeten ad-yovm movtov »
(IT)
« L'angelo del Signore apparve a questa donna e le disse: "Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio. Ora guardati dal bere vino o bevanda inebriante e dal mangiare nulla d'immondo. Poiché ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo consacrato a Dio fin dal seno materno; egli comincerà a liberare Israele dalle mani dei Filistei". La donna andò a dire al marito: "Un uomo di Dio è venuto da me; aveva l'aspetto di un angelo di Dio, un aspetto terribile. Io non gli ho domandato da dove veniva ed egli non mi ha rivelato il suo nome, ma mi ha detto: Ecco tu concepirai e partorirai un figlio; ora non bere vino né bevanda inebriante e non mangiare nulla d'immondo, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio dal seno materno fino al giorno della sua morte". »
(Giudici XIII,3-7. Traduzione italiana in Bibbia di Gerusalemme )
Nel Libro di Zaccaria, testo del V secolo a.C., un angelo compare al profeta per comunicargli delle istruzioni da parte di Dio:
(HE)
« ra'iti hallaylah vehinneh-ish rochev al-sus adom vehu omed bein hahadassim asher bammetzulah ve'acharav susim adummim serukkim ulevanim va'omar mah-elleh adoni vaiyomer elai hammal'ach haddover bi ani ar'ekka mah-hemmah elleh vaiya'an ha'ish ha'omed bein-hahadassim vaiyomar elleh asher shalach hashem lehithallech ba'aretz vaiya'anu et-mal'ach hashem ha'omed bein hahadassim vaiyomeru hithallachnu va'aretz vehinneh chol-ha'aretz yoshevet veshokatet vaiya'an mal'ach-hashem vaiyomar hashem tzeva'ovt ad-matai attah lo-terachem et-yerushalim ve'et arei yehudah asher za'amtah zeh shiv'im shanah vaiya'an hashem et-hammal'ach haddover bi devarim tovvim devarim nichumim vaiyomer elai hammal'ach haddover bi kera lemor koh amar hashem tzeva'ovt kinneti lirushalim uletziyovn kin'ah gedovlah »
(IT)
« Io ebbi una visione di notte. Un uomo,in groppa a un cavallo rosso, stava fra i mirti in una valle profonda; dietro a lui stavano altri cavalli rossi, sauri e bianchi. Io domandai: "Mio signore, che significano queste cose?". L'angelo che parlava con me mi rispose: "Io t'indicherò ciò che esse significano". Allora l'uomo che stava fra i mirti prese a dire: "Essi sono coloro che il Signore ha inviati a percorrere la terra". Si rivolsero infatti all'angelo del Signore che stava fra i mirti e gli dissero: "Abbiamo percorso la terra: è tutta tranquilla". Allora l'angelo del Signore disse: "Signore degli eserciti, fino a quando rifiuterai di aver pietà di Gerusalemme e delle città di Giuda, contro le quali sei sdegnato? Sono ormai settant'anni!". E all'angelo che parlava con me il Signore rivolse parole buone, piene di conforto. Poi l'angelo che parlava con me mi disse: "Fa' sapere questo: Così dice il Signore degli eserciti: Io sono ingelosito per Gerusalemme e per Sion di gelosia grande; ma ardo di sdegno contro le nazioni superbe, poiché mentre io ero un poco sdegnato, esse cooperarono al disastro. »
(Zaccaria I, 8-15)
Nel testo apocalittico canonico del II secolo a.C., il Libro di Daniele, un angelo appare al giovane Daniele per spiegargli il significato simbolico delle visioni. Questo angelo ha un nome: Gabriele.
(HE)
« vayhi bir'oti ani daniyel et-hechazovn va'avakshah vinah vehinneh omed lenegdi kemar'eh-gaver va'eshma kovl-adam bein ulai vaiyikra vaiyomar gavri'el haven lehallaz et-hammar'eh vaiyavo etzel amedi uvevo'ov niv'atti va'eppelah al-panai vaiyomer elai haven ben-adam ki le'et-ketz hechazovn uvedabberov immi nirdamti al-panai aretzah vaiyigga-bi vaiya'amideni al-amedi »
(IT)
« Mentre io, Daniele, consideravo la visione e cercavo di comprenderla, ecco davanti a me uno in piedi, dall'aspetto d'uomo; intesi la voce di un uomo, in mezzo all'Ulai, che gridava e diceva: "Gabriele, spiega a lui la visione". Egli venne dove io ero e quando giunse, io ebbi paura e caddi con la faccia a terra. Egli mi disse: "Figlio dell'uomo, comprendi bene, questa visione riguarda il tempo della fine". Mentre egli parlava con me, caddi svenuto con la faccia a terra; ma egli mi toccò e mi fece alzare »
(Libro di Daniele VIII, 15-18)
Il nome "Gabriele" (גַּבְרִיאֵ*ל, Gaḇrîʼēl) deriva da: geber, "uomo" (גָּ֫בֶר, nella sua accezione di "uomo valoroso", ovvero "guerriero") anche gabar (גָּבַר, "essere forte") e el (אֵ*ל, Dio) quindi "Guerriero di Dio" oppure "Dio mi rende forte".
Accanto a Gabriele, sempre nel Libro di Daniele si colloca un altro angelo, il suo nome è Michele.
Il nome "Michele" (מִיכָאֵ*ל, Mîkhā'ēl) deriva da: mi (מִי, chi), ki (כִּי, come) e el (אֵ*ל, Dio) quindi "Chi (è) come Dio?".
Michele si presenta come un "principe" (שָׂר, sar) che tutela il popolo di Israele dagli altri principi malvagi ovvero angeli malvagi che proteggono i popoli di Persia (פָּרָס, paras) e di Grecia (יָוָן, yavan):
(HE)
« vaiyomer hayada'ta lammah-bati eleicha ve'attah ashuv lehillachem im-sar paras va'ani yovtze vehinneh sar-yavan ba aval aggid lecha et-harashum bichtav emet ve'ein echad mitchazzek immi al-elleh ki im-micha'el sarchem »
(IT)
« Allora mi disse: "Sai tu perché io sono venuto da te? Ora tornerò di nuovo a lottare con il principe di Persia, poi uscirò ed ecco verrà il principe di Grecia. Io ti dichiarerò ciò che è scritto nel libro della verità. Nessuno mi aiuta in questo se non Michele, il vostro principe »
(Libro di Daniele X, 20-21)

Gli angeli nei testi "apocalittici" non canonici 

In un testo "apocalittico", risalente al V secolo a.C.[33] indicato come il Libro dei Vigilanti (inserito nel primo Libro di Enoch)[34] e successivamente non accolto nei canoni ebraici e cristiani[35] e di cui anche la sola lettura è proibita dall'Halakhah, pena, sostiene Akiva (50-135 d.C.; uno dei più importanti rabbi nella storia dell'Ebraismo talmudico e considerato uno dei "padri del mondo"[36]), «non aver parte nel Mondo futuro» (Talmud, Sanhedrin), alcuni angeli prendono forma umana per accompagnarsi alle donne, cadendo quindi dal loro stato celestiale[37]:
« Ed accadde, da che aumentarono i figli degli uomini, (che) in quei tempi nacquero, ad essi, ragazze belle di aspetto. E gli angeli, figli del cielo, le videro, se ne innamorarono, e dissero fra loro: "Venite, scegliamoci delle donne fra gli uomini e generiamoci dei figli". E disse loro Semeyaza, che era il loro capo: "Io temo che può darsi che voi non vogliate che ciò sia fatto e che io solo pagherò il fio di questo grande peccato". E tutti gli risposero e gli dissero: "Giuriamo tutti noi, e ci impegnamo che non recederemo da questo proposito e che lo porremo in essere" »
(Enoc, VI. in Apocrifi dell'Antico Testamento vol.1 (a cura di Paolo Sacchi). Torino, UTET, 2006, pag.472)
Secondo Paolo Sacchi tale dottrina della "caduta" angelica, propria dei testi apocalittici considerati poi apocrifi, rientra nel dibattito giudaico inerente alla presenza del Male nel mondo:
« Si partì dal tema del diluvio, letto solo nella tradizione jahwista, che doveva cancellare il Male dal mondo e invece non lo cancellò. La natura dell'uomo è restata incline al male, anche dopo il diluvio. La causa di questa inclinazione al male, che è la vera causa prima del peccato, va ricercata al di là della sfera umana, perché è ovvio, empiricamente certo, che l'uomo non ha alcun mezzo per rimediarvi. Questa causa del peccato va peranto cercata nel mondo angelico, dove un gruppo di angeli violò liberamente l'ordine cosmico voluto da Dio, unendosi con donne per procreare, mentre gli angeli essendo puri spiriti, non avevano ricevuto da Dio il dono della procreazione, che è caratteristico dell'uomo, perché è mortale. Dal loro gesto nacque una contaminazione spaventosa, che investì tutta la natura e l'umanità. In questa impurità, che è debolezza e spinta verso il peccato, sta la radice del male »
(Paolo Sacchi. Op.cit. pag.27)

Esegesi rabbinica 


Nei Siddurim (סידורים), libri di preghiera ebraici, è scritto:
« Sii benedetto per sempre nostra Rocca, nostro Re e nostro Redentore, che crea esseri santi; sia lodato il Tuo Nome per sempre, nostro Re, creatore di servitori che stanno tutti nella parte alta dell'universo e ad alta voce insieme annunciano con riverenza le parole del Dio vivente e del Re del Mondo. Tutti pieni d'amore, splendidi e vigorosi, tutti santi, tutti pronti ad eseguire, con timore e riverenza, la volontà del loro Padrone. E tutti quanti aprono la loro bocca con santità e purezza, con canti e salmi, e benedicono, lodano, glorificano, santificano, esaltano e chiamano Re il nome di Dio, Re grande, forte e temibile, santo Egli è; e ciascuno accoglie su di sé il giogo del Regno celeste, gli uni dagli altri e si danno vicendevolmente il permesso di santificare il loro Creatore con spirito sereno, con tono chiaro e dolce, proclamando all'unisono la santità, e con profonda riverenza dicono: "Santo, Santo, Santo è Hashem, Dio degli eserciti, della Sua Gloria è piena tutta la Terra". E gli Offanim e le sante Chayyot si sollevano con grande frastuono di fronte ai Serafin e lodano dicendo: "Sia benedetta la Gloria di Hashem, dal Suo luogo" »
Il nome biblico per angelo, mal'akh (in ebraico מלאך), acquista il significato di angelo solo in connessione col nome diDio, ad esempio "angelo del Signore", o "angelo di Dio" (מַלְאָך יְ*ה*וָ*ה, ke mal'ach Yahweh Zac12,8). In altre espressioni sono "figli di Dio", (אֱ*להִים בֵּן benei ha 'Elohim) Gen6,4; Giobbe1,6; Sal89,6) e "Suoi santi" (קדשים עמך kedoshim immach) (Zac14,5).
Con riferimento ad alcuni angeli, il termine che traduce la parola ebraica E-lohim è anche dèi, termine che esprime il ruolo di essi come "principi celesti". Secondo le interpretazioni dell'Ebraismo, il plurale E-lohim (usato talora per indicare senz'altro l'unico vero Dio) viene impiegato talvolta per riferirsi ai Giudici. Gli angeli chiamati bnēi E-lohim obnēi E-lim, un ordine angelico ulteriore, eseguono quanto impartito dagli angeli principi superni. Molte notizie sugli angeli si trovano nell'insegnamento dei rabbini secondo la tradizione ebraica.
L'Universo, secondo gli Ebrei, è abitato da due categorie di esseri: gli angeli e gli esseri umani.
Nel Tanakh compare anche la parola ebraica Ish (אּישׁ), che letteralmente significa uomo: con essa si riferimento agli angeli in molti episodi come nel caso dei tre "uomini" che visitarono Avraham (אַבְרָהָ֛ם, in italiano: Abramo) e Sarah(שָׂרָה):
(HE)
« vaiyera elav hashem be'elonei mamre vehu yoshev petach-ha'ohel kechom haiyovm vaiyissa einav vaiyar vehinneh sheloshah anashim nitzavim alav vaiyar vaiyaratz likratam mippetach ha'ohel vaiyishtachu aretzah vaiyomar adonai im-na matzati chen be'eineicha al-na ta'avor me'al avdecha »
(IT)
« Poi il Signore apparve a lui alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della tenda nell'ora più calda del giorno. Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini (anashim) stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall'ingresso della tenda e si prostrò (vaiyishtachu) fino a terra (aretzah), dicendo: "Mio signore (Adonai), se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passar oltre senza fermarti dal tuo servo. »
(Genesi XVIII, 1-3)
dell'"uomo" incontrato e con cui "lottò" Giacobbe (cfr. Genesi XXXII, 25-33) o ancora dell'"uomo" incontrato ed interrogato da Giuseppe sul luogo e lo stato dei suoi fratelli di cui doveva occuparsi e prendersi cura come a lui ordinato dal padre Giacobbe.
Gli angeli appartengono al mondo della santità rispettivamente ai demòni che riguardano l'aspetto del male.

Creazione degli angeli 

Dio creò gli angeli con un fuoco divoratore tramite la parola. Vi è una discussione Halakhica che presenta due opinioni sul giorno della creazione degli angeli, se essa sia avvenuta nel secondo o nel quinto giorno della Creazione: i maestri ebrei confermano come vera la prima opinione[38].
Ci si chiede infatti se sia possibile che gli angeli siano stati creati prima della creazione del Creato spiegando poi che così non fu anche per evitare che si dicesse che fossero stati loro ad effettuarla. Inoltre i commenti affermano che le espressioni di Dio in prima persona plurale "Creiamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza" e "ora l'uomo è diventato come uno di noi" (Genesi, Bereshit) si riferiscono alla parola della volontà divina rivolta agli angeli.
Nel periodo talmudico si sviluppa l'esegesi rabbinica rispetto alla natura degli angeli. Una prima suddivisione avviene nella credenza negli "angeli" creati per un solo giorno a gloria di Dio, per poi finire nella "corrente di fuoco" (נהר די נור, nehar di-nur), e quelli che, come Gabriele e Michele gli restano accanto per servirlo nell'eternità[39].
Così Ben Azzai[40] cita l'esistenza di questi due ordini angelici come credenza diffusa e accettata. D'altronde le fonti dei Tannaim, come la Mishnah, raramente si occupano degli angeli e comunque sostengono la loro incapacità di vedere pienamente la gloria di Dio.
Secondo i successivi insegnamenti dello Zohar le due tipologie di angeli, gli angeli eterni creati nei primi sei giorni della Creazione e quelli non duraturi che possono essere creati e cancellati in un solo giorno, possono essere paragonate ai due tipi di pioggia: il primo caso può essere paragonato alla pioggia piena ed ancora ai fili d'erba maturi, il secondo riguarda metaforicamente la pioggia leggera che concerne i fili d'erba appena creati.
Gli angeli, secondo le prime fonti rabbiniche, parlano la lingua ebraica, hanno la capacità di volare, sono in grado di spostarsi ovunque nonché di prevedere il futuro[41].
Gli angeli sono generalmente descritti di forma umana o come composti di "acqua e fuoco"[42]; per questa peculiarità si dice che gli angeli rappresentano e sono radicati nella pace, proprio come vi è pace in essi nell'equilibrio tra gli elementi opposti acqua e fuoco.

Ordini angelici 

Per approfondire, vedi la voce Heikhalot.
Una corte celeste, con Dio Re e un esercito di ministri attorno a Lui, si trova descritta nel Tanakh e gli angeli vengono citati quali servi dell'Altissimo:
(HE)
« vaiyomer lachen shema devar-hashem ra'iti et-hashem yoshev al-kis'ov vechol-tzeva hashamayim omed alav miminov umissemolov.  »
(IT)
« (Michea) disse: "Per questo, ascolta la parola del Signore. Io ho visto il Signore seduto sul trono; tutto l'esercito del cielo ( צבא השמים tzeva hashamayim) gli stava intorno, a destra e a sinistra. »
(1 Libri dei Re[43], XXII,19)
esistono ordini, classi e schiere a capo delle quali viene distinto un angelo principale.
Innumerevoli gli angeli con i loro rispettivi nomi, tra i quali i più conosciuti Michele, Gabriele, Raffaele (רְפָאֵל Rephael: da רָפָא rapha inteso come "curare, purificare" e אֵל El, "Dio")[44] ed Uriel (אוּרִיאֵל, da אוּרִי uri inteso come "luce", e אֵל El, "Dio": "Luce di Dio" o "Dio è la mia luce")[45] distintamente corrispondenti alle Sefirot Chessed, Ghevurah, Tiferet e Malkhut.
(HE)
« va'ere vehinneh ruach se'arah ba'ah min-hatzafovn anan gadovl ve'esh mitlakkachat venogah lov saviv umittovchah ke'ein hachashmal mittovch ha'esh. umittovchah demut arba chaiyovt vezeh mar'eihen demut adam lahennah. ve'arba'ah fanim le'echat ve'arba kenafayim le'achat lahem. veragleihem regel yesharah vechaf ragleihem kechaf regel egel venotzetzim ke'ein nechoshet kalal. ch veyadov k videi adam mittachat kanfeihem al arba'at riv'eihem ufeneihem vechanfeihem le'arba'tam choverot ishah el-achovtah kanfeihem lo-yissabbu velechtan ish el-ever panav yelechu. udemut peneihem penei adam ufenei aryeh el-haiyamin le'arba'tam ufenei-shovr mehassemovl le'arba'tan ufenei-nesher le'arba'tan. ufeneihem vechanfeihem perudovt milma'elah le'ish shetayim choverovt ish ushetayim mechassovt et geviyoteihenah ve'ish el-ever panav yelechu el asher yihyeh-shammah haruach lalechet yelechu lo yissabbu belechtan. udemut hachaiyovt mar'eihem kegachalei-esh bo'arovt kemar'eh hallappidim hi mithallechet bein hachaiyovt venogah la'esh umin-ha'esh yovtze varak. vehachaiyovt ratzov vashovv kemar'eh habbazak. va'ere hachaiyovt vehinneh ovfan echad ba'aretz etzel hachaiyovt le'arba'at panav. mar'eh ha'ovfannim uma'aseihem ke'ein tarshish udemut echad le'arba'tan umar'eihem uma'aseihem ka'asher yihyeh ha'ovfan betovch ha'ovfan. al-arba'at riv'eihen belechtam yelechu lo yissabbu belechtan. vegabbeihen vegovah lahem veyir'ah lahem vegabbotam mele'ot einayim saviv le'arba'tan uvelechet hachaiyovt yelechu ha'ovfannim etzlam uvehinnase hachaiyovt me'al ha'aretz yinnase'u ha'ovfannim. al asher yihyeh-sham haruach lalechet yelechu shammah haruach lalechet veha'ovfannim yinnase'u le'ummatam ki ruach hachaiyah ba'ovfannim. belechtam yelechu uve'amedam ya'amodu uvehinnase'am me'al ha'aretz yinnase'u ha'ovfannim le'ummatam ki ruach hachaiyah ba'ovfannim udemut al-rashei hachaiyah rakia' ke'ein hakkerach hannovra nat? al-rasheihem milma'elah. vetachat harakia' kanfeihem yesharovt ishah el-achovtah le'ish shetayim mechassovt lahennah ule'ish shetayim mechassovt lahennah et geviyoteihem va'eshma et-kovl kanfeihem kekovl mayim rabbim kekovl-shaddai belechtam kovl hamullah kekovl machaneh be'amedam terappeinah chanfeihen. vayhi-kovl me'al larakia' asher al-rosham be'amedam terappeinah chanfeihen. umimma'al larakia' asher al-rosham kemar'eh even-sappir demut kisse ve'al demut hakkisse demut kemar'eh adam alav milma'elah. va'ere ke'ein chashmal kemar'eh-esh beit-lah saviv mimmar'eh matenav ulema'elah umimmar'eh matenav ulemattah ra'iti kemar'eh-esh venogah lov saviv. kemar'eh hakkeshet asher yihyeh ve'anan beyovm haggeshem ken mar'eh hannogah saviv hu mar'eh demut kevovd-hashem va'er'eh va'eppol al-panai va'eshma kovl medabber  »
(IT)
« Io guardavo ed ecco un uragano avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinìo di fuoco, che splendeva tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di elettro incandescente. Al centro apparve la figura di quattro esseri animati, dei quali questo era l'aspetto: avevano sembianza umana e avevano ciascuno quattro facce e quattro ali. Le loro gambe erano diritte e gli zoccoli dei loro piedi erano come gli zoccoli dei piedi d'un vitello, splendenti come lucido bronzo. Sotto le ali, ai quattro lati, avevano mani d'uomo; tutti e quattro avevano le medesime sembianze e le proprie ali, e queste ali erano unite l'una all'altra. Mentre avanzavano, non si volgevano indietro, ma ciascuno andava diritto avanti a sé. Quanto alle loro fattezze, ognuno dei quattro aveva fattezze d'uomo; poi fattezze di leone a destra, fattezze di toro a sinistra e, ognuno dei quattro, fattezze d'aquila. Le loro ali erano spiegate verso l'alto; ciascuno aveva due ali che si toccavano e due che coprivano il corpo. Ciascuno si muoveva davanti a sé; andavano là dove lo spirito li dirigeva e, muovendosi, non si voltavano indietro. Tra quegli esseri si vedevano come carboni ardenti simili a torce che si muovevano in mezzo a loro. Il fuoco risplendeva e dal fuoco si sprigionavano bagliori. Gli esseri andavano e venivano come un baleno. Io guardavo quegli esseri ed ecco sul terreno una ruota al loro fianco, di tutti e quattro. Le ruote avevano l'aspetto e la struttura come di topazio e tutt'e quattro la medesima forma, il loro aspetto e la loro struttura era come di ruota in mezzo a un'altra ruota. Potevano muoversi in quattro direzioni, senza aver bisogno di voltare nel muoversi. La loro circonferenza era assai grande e i cerchi di tutt'e quattro erano pieni di occhi tutt'intorno. Quando quegli esseri viventi si muovevano, anche le ruote si muovevano accanto a loro e, quando gli esseri si alzavano da terra, anche le ruote si alzavano. Dovunque lo spirito le avesse spinte, le ruote andavano e ugualmente si alzavano, perché lo spirito dell'essere vivente era nelle ruote. Quando essi si muovevano, esse si muovevano; quando essi si fermavano, esse si fermavano e, quando essi si alzavano da terra, anche le ruote ugualmente si alzavano, perché lo spirito dell'essere vivente era nelle ruote. Al di sopra delle teste degli esseri viventi vi era una specie di firmamento, simile ad un cristallo splendente, disteso sopra le loro teste, e sotto il firmamento vi erano le loro ali distese, l'una di contro all'altra; ciascuno ne aveva due che gli coprivano il corpo. Quando essi si muovevano, io udivo il rombo delle ali, simile al rumore di grandi acque, come il tuono dell'Onnipotente, come il fragore della tempesta, come il tumulto d'un accampamento. Quando poi si fermavano, ripiegavano le ali. Ci fu un rumore al di sopra del firmamento che era sulle loro teste. Sopra il firmamento che era sulle loro teste apparve come una pietra di zaffiro in forma di trono e su questa specie di trono, in alto, una figura dalle sembianze umane. Da ciò che sembrava essere dai fianchi in su, mi apparve splendido come l'elettro e da ciò che sembrava dai fianchi in giù, mi apparve come di fuoco. Era circondato da uno splendore il cui aspetto era simile a quello dell'arcobaleno nelle nubi in un giorno di pioggia. Tale mi apparve l'aspetto della gloria del Signore. Quando la vidi, caddi con la faccia a terra (va'eppol al-panai; lett. "caddi sulla/con la mia faccia") e udii la voce di uno che parlava.  »
(Libro di Ezechiele I, 4-28)
Come la Merkavah i serafini, che sono cherubini, appartengono al Mondo di Beri'ah; le sante Chayyot al Mondo di Yetzirah e, ad esse collegati, gli Offanimcorrispondono ad Asiyah.
Angelo principe degli Offanim è Offanie-l.
Akatriel corrisponde a Beri'ah, Metatron a Yetzirah e Sandalfon ad Asiyah.
Ognuna delle 70 Nazioni esistenti e descritte nel Tanakh possiede un Principe angelico stretto ad essa tranne il popolo d'Israele direttamente stretto e legato a Dio (gli angeli Michele e Gabriele vengono comunque definiti angeli principi di Israele): nel corso della storia può succedere che un principe angelico abbia il dominio invece di un altro e la Nazione corrispondente domini anche sul popolo d'Israele come successe nell'Esilio in Egitto, ma anche questo succede per Volontà divina: nell'era messianica nessuna Nazione può più dominare sul popolo ebraico.
Esiste un angelo, così dice Rabbi Akiva, nel mezzo del firmamento sulla cui "fronte" è inciso il nome Israel che proclama: "Benedite Hashem il Benedetto" ed a cui tutte le schiere superne rispondono: "Benedetto Hashem il Benedetto per l'Eternità".
Il roveto ardente apparso a Mosè è un angelo.
Samael è anche l'angelo della morte fuori dalla Terra d'Israele dove invece, per questo, è presente un altro angelo.
L'angelo dei segreti superni è Razie-l.

Rapporto tra gli angeli e Dio 

« I cherubini stanno accanto alle sante Chayyot: le loro ali sono alte quanto le loro teste, la Shekhinah si trova sopra i loro dorsi e lo splendore della Gloria sopra i loro volti. Inni e lodi sono sulle loro bocche e delle mani [appaiono] sotto le loro ali ma i loro piedi sono nascosti da esse e corna maestose sovrastano i loro capi. Lo splendore della Shekhinah sta sopra i loro visi e la Presenza di Dio è sopra i loro dorsi »
Anche il versetto gli angeli sono tenuti in vita solamente dallo splendore della Sua presenza (Esodo R. 32. 4): essi ricevono il proprio "cibo celeste" nella rivelazione di Dio nella Shekhinah e, nel momento in cui essa scende per nutrirli, si coprono il volto per non osservare a lungo la sua essenza; si racconta infatti che i due figli di Aronne Nadav ed Abiu morirono per aver osservato a lungo ed in modo troppo profondo l'Essenza di Dio nella rivelazione della Shekhinah.
Nei testi dei profeti del Tanakh vengono descritti molti ordini angelici che salgono assieme alla Shekhinah. L'elevatezza degli angeli è dovuta al loro timore di Dio.
Nelle discussioni dei maestri ebrei risulta che gli angeli non possono ribellarsi alla Volontà divina in quanto direttamente legati ad essa e perché mancanti dellibero arbitrio.
Il numero degli angeli è quasi infinito; con la distruzione del Tempio di Gerusalemme il numero degli angeli è diminuito e persino due ali dei serafini sono state accorciate, motivo per cui il profeta Ezechiele ne contò quattro anziché sei; a causa di questo evento anche il loro canto si fece più fievole.
Si parla di 248 angeli particolari con un legame con la Shekhinah di maggiore rilevanza se messo a confronto con quello degli altri: 248 è il anche il numero deiprecetti positivi della Torah rispetto ai 365 precetti negativi, le proibizioni.
Alcune parole del Tanakh sono talvolta scritte in aramaico per celare qualcosa agli angeli che comprendono solo l'ebraico, sola lingua santa (Talmud: Shabbat 12b; Sotah 33): è il caso dell'apparizione di Dio ad Avraham o ancora, tra gli altri, quello in cui Dio ha donato la Torah al popolo ebraico; ciò avviene per evitare la loro gelosia o il loro probabile tentativo di impedire che qualcosa deciso da Dio possa avvenire.
Le missioni degli angeli 
Il motivo fondamentale dell'angelologia rabbinica non è quello di trovare intermediari tra Dio e il mondo, poiché non vi è bisogno di tali intermediari; essi sono infatti compresi nell'Unità divina inoltre i maestri insegnano che è proibito rivolgersi in preghiera agli angeli. Anche attraverso lodi e cantici il vero scopo di essi è la glorificazione di Dio. Quindi il compito primario degli angeli, per gli Ebrei, è quello di onorare Dio, ma anche di portare messaggi agli uomini dotati del grado della profezia, di apportare benedizioni secondo il volere divino o compiere missioni sul piano della Natura e degli uomini, anche in alcuni episodi o particolari della loro storia; non svolgono, quindi, una funzione di intercessione per gli uomini, ma di presentazione agli uomini della volontà di Dio. Come afferma ancheChaim Luzzatto gli angeli sono preposti ad ogni cosa in Natura come alberi, vento e mari.
Poiché Dio è un "fuoco divoratore", quando gli angeli sono vicini alla Gloria divina Lo lodano attraverso le "ali" mentre quando ne sono lontani Lo lodano attraverso la "bocca".
Un angelo non può compiere più di una missione nello stesso momento e uno stesso angelo può essere addetto a più missioni e questo benché vi siano caratteristiche precise per ciascuno di essi.
Vi sono poi angeli distruttori, angeli misericordiosi, angeli della Giustizia ed angeli della Giustizia e della Misericordia assieme: spesso i primi vengono associati alla Giustizia divina nel rigore severo.
Vi sono angeli anche preposti alle nuvole, i tuoni, la pioggia, la grandine, la sapienza, la conoscenza, l'intelligenza, la saggezza, alcuni sono preposti ai venti, altri alla maturazione dei frutti; un angelo è talvolta preposto al desiderio sessuale; un altro ancora contribuisce all'opera dell'embrione, un altro all'utero per il parto; altri ancora elevano le preghiere rivolte a Dio. 30 angeli accompagnano il sole di giorno e 34 di notte.
Rapporto tra gli angeli e gli uomini 
« Chi compie una Mitzvah acquisisce un angelo, chi ne compie due acquisisce due angeli, chi compie più Mitzvot acquisisce mezza schiera di angeli »
Molti sono i casi di visione degli stessi ad occhio nudo: per l'intensità della luce degli angeli, spesso descritti come composti di acqua e fuoco celesti, con riferimento alla loro sostanza celeste si usa anche la metafora di tizzoni ardenti e di fulgori e bagliori. Esistono due livelli di visione degli angeli: il primo e più alto riguarda la visione di essi nella forma assunta di uomini, il secondo permette di intravederne unicamente la loro sostanza celeste luminosa. Ad esempio di ciò sono Avraham, del primo livello, e Lot che poteva intravederne le fattezze celesti più semplici.
Per la manna vi è la metafora della sua produzione tramite il "sudore" dell'ordine angelico delle Chayyot: queste, a capo delle quali sta l'angelo principe della Merkavah Metatron, sono legate alla Shekhinah ad uno dei livelli più alti tra tutti gli angeli.
Al passaggio del Mar Rosso tutto Israele poté assistere alla rivelazione della Gloria splendente di Dio con tutti i suoi angeli:
« ognuno cantò il canto... e lo spirito santo era nella bocca di ognuno »
Spesso l'entità dell'anima di alcuni uomini, se degni, può essere superiore a quella degli angeli: gli angeli definirono Mosè Moshè Rabbèinu, espressione ebraica tradotta in Mosè Nostro Maestro.
Il profeta Elia, precursore dell'era messianica, secondo i testi biblici ebbe la concessione di essere visitato dal Signore con lo spirito santo anche per aver effettuato il tiqqun della completa unità con la Shekhinah e tutti gli angeli, cosa che mantenne per il resto della vita.
È scritto inoltre che, come Mosé che poteva essere avvolto dalla Nube celeste, così anche Elia "ascese al Cielo" e poi trasformato nella sua anima in un angelo così compreso in modo eterno assoluto nell'essenza della Shekhinah: sempre lo Zohar spiega infatti che i molti casi di apparizione del profeta Elia a differenti maestri a distanza di secoli dalla sua ascesa sono dovuti alla sua inclusione nell'onnipresenza dell'Eterno.
Anche Enoch venne trasformato da Dio in un angelo ma, secondo l'esegesi ebraica, non nell'angelo della Merkavah Metatron appunto già esistente.
Esistono poi dei veri e propri palazzi superiori o degli abissi dove sostano alcuni angeli ad essi preposti; esistono poi gli Heikalot, palazzi celesti il cui accesso è permesso al mistico Ebreo solo quando egli sappia fornire le chiavi dei Nomi divini analoghe ad essi.
Dopo la liturgia dello Shabbat degli angeli accompagnano ciascun Ebreo sino al luogo in cui poi si compierà il Kiddush.
Accanto ad ogni persona stanno due angeli, uno appartenente all'ordine degli angeli della Giustizia divina, o del rigore, e l'altro dalla parte della Misericordia. Secondo un'altra opinione dello Zohar alla sinistra di ogni individuo è presente l'angelo corrispondente all'inclinazione al male mentre a destra l'angelo corrispondente all'inclinazione al bene.
Sempre lo Zohar espone due differenti opinioni, di Rabbi Pinchas e Rabbi Shimon bar Yochay, secondo cui accanto ad ogni individuo stanno quattro o cinque angeli: quest'ultima opinione venne poi corretta dal primo al secondo.
Il tribunale celeste 
Per approfondire, vedi la voce Torre di Babele.
Chaim Luzzatto (Derech haShem) spiega che i giudizi sugli individui e su ogni cosa avvengono Sopra similmente a come avvengono nei regni Terreni, seppure con attuazione e realizzazione differenti: sono presenti una difesa ed un'accusa costituite entrambe da angeli ed il verdetto dipende da differenti fattori tra loro collegati; una qualsiasi azione a prima vista potrebbe sembrare infatti negativa o positiva ma essa viene giudicata secondo il contesto e gli elementi associati. Gli individui possono inoltre essere giudicati nella propria interezza o per azioni specifiche. Spesso Dio dispone il caso affinché venga giudicato secondo verità dagli angeli, comunque da Lui governati, altre volte è Lui stesso a stabilirne il verdetto.
Secondo la tradizione ebraica il giudizio divino sugli individui avviene quattro volte ogni anno pur in considerazione di giudizi individuali in qualsiasi momento nel corso dell'anno soprattutto se devono essere assegnate ricompense per meriti o punizioni per trasgressioni che necessitino di un verdetto immediato.

Nel Cristianesimo 

Il Cristianesimo ha ereditato la nozione degli angeli dalla cultura religiosa biblico-ebraica, soprattutto di lingua greca, pur ridisegnandone le figure in accordo con il Nuovo Testamento. Così, ad esempio l'angelo ebraico nominato nel Libro di Daniele,Gaḇrîʼēl, reso nei Vangeli in greco antico come γαβριηλ (Gabriēl) e in latino, nella Vulgata, come Gabrihel, è l'angelo dell'Annunciazione.
(EL)
«  Ἐν δὲ τῷ μηνὶ τῷ ἕκτῳ ἀπεστάλη ὀ ἄγγελος Γαβριὴλ ἀπὸ τοῦ θεοῦ εἰς πόλιν τῆς Γαλιλαίας ᾗ ὄνομα Ναζαρὲθ πρὸς παρθένον ἐμνηστευμένην ἀνδρὶ ᾧ ὄνομα Ἰωσὴφ ἐξ οἴκου Δαυὶδ καὶ τὸ ὄνομα τῆς παρθένου Μαριάμ καὶ εἰσελθὼν πρὸς αὐτὴν εἶπεν· χαῖρε, κεχαριτωμένη, ὁ κύριος μετὰ σοῦ »
(IT)
« Nel sesto mese, l'angelo (ἄγγελος) Gabriele (Γαβριὴλ) fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te". »
(Vangelo di Luca, I, 26-8)
Paolo di Tarso, figura fondante lo stesso Cristianesimo, ne elenca, nella Lettera ai Colossesi la gerarchia:
(EL)
« ὅτι ἐν αὐτῷ ἐκτίσθη τὰ πάντα ἐν τοῖς οὐρανοῖς καὶ ἐπὶ τῆς γῆς τὰ ὁρατὰ καὶ τὰ ἀόρατα, εἴτε θρόνοι εἴτε κυριότητες εἴτε ἄρχαι εἴτε ἐξουσίαι· τὰ πάντα δι’ αὐτοῦ καὶ εἰς αὐτὸν ἔκτισται· »
(IT)
« perché mediante lui tutto fu creato, la realtà nei cieli e quelle sulla terra, le visibili e le invisibili, sia troni (θρόνοι,thronoi) sia le signorie (κυριότητες, kuriotētes), sia i principati (ἄρχαι, archai), sia le potestà (ἐξουσίαι, exousiai): tutto è stato creato mediante lui e per lui. »
(San Paolo. Lettere ai Colossesi I,16. Milano, Rizzoli, 2009, pag.493)
Sempre Paolo di Tarso successivamente stabilirà un principio che resterà centrale nella Storia del Cristianesimo:
(EL)
« μηδεὶς ὑμᾶς καταβραβευέτω θέλων ἐν ταπεινοφροσύνῃ καὶ θρησκείᾳ τῶν ἀγγέλων, ἃ ἑόρακεν ἐμβατεύων, εἰκῇ φυσιούμενος ὑπὸ τοῦ νοὸς τῆς σαρκὸς αὐτοῦ, »
(IT)
« Nessuno vi squalifichi compiacendosi in pratiche di umiltà e nel culto (θρησκείᾳ, thrēskeia) degli angeli (ἀγγέλων), prendendo in considerazione le sue visioni, lasciandosi vanamente gonfiare dalla sua mente carnale »
(San Paolo. Lettere ai Colossesi II,18. Milano, Rizzoli, 2009, pag.497)
Analogamente, nel 336, il Concilio di Laodicea nel Canone 35 proibirà le pratiche di invocazione e di adorazione degli angeli.
Dal punto di vista 
iconografico gli angeli cristiani verranno raffigurati con le ali solo a partire dal IV secolo, questo per evitare la loro confusione con divinità pagane come Nike.

Angelologia patristica 

Partendo dall'analisi della Bibbia Septuaginta, redatta in lingua greca, i Padri della chiesa cristiana avviarono la loro ricercateologica sugli angeli, ma per stabilire quale fosse il loro numero, quando essi furono creati e dove vivessero.
Origene[46] sostenne che gli angeli fossero precedenti agli uomini nella creazione, considerando le anime degli uomini come angeli decaduti.
Giustino, Ireneo, Lattanzio ed Ambrogio, seguendo il Libro di Enoch considerato canonico dalle chiese cristiane dei primi secoli, considerarono "angeli" i figli di Dio (beně Ělōhīm) che peccarono con le figlie degli uomini. Per le medesime ragioniTertulliano ritenne che gli angeli disponessero di un corpo, visibile solo al loro creatore, capace di prendere la forma umana[47].
A partire dal IV secolo la Chiesa cristiana rigettò la canonicità del 
Libro di Henoc e quindi negò la corporeità degli angeli, in questo modo si espressero, tra gli altri, Tito di Bostra, Eusebio di Cesarea, Gregorio di Nissa e Giovanni Crisostomo. Tuttavia la corporeità fisica degli esseri spirituali, rigettata a partire dal IV secolo sul piano teologico, sopravvisse per tutto il Medioevo sul piano giuridico quando fu ammesso il commercio sessuale col demonio (δαιμόνιον- διάβολος della Septuaginta) commesso dalle streghe.
Pseudo-Dionigi l'Areopagita nel suo De caelesti hierarchia riprende parte della classificazione elaborata dal pagano Proclo[48]stabilendo la gerarchia angelica in base alla prossimità a Dio seguendo tale ordine: i serafini (più vicini a Dio) seguiti dai cherubini, dai principati, dalle dominazioni, dalle virtù, dalle potestà, dagli arcangeli e dagli angeli (questi ultimi i più lontani).

Angelologia scolastica 

Con la scolastica il tema "angelico" si focalizza sulla natura di questi esseri spirituali trovando nel Concilio Lateranense IV(1215) uno dei momenti più significativi.
Il primo autore a offrire largo spazio a questa meditazione fu Onorio di Ratisbona il quale dedicò al tema ben quattro capitoli del suo Elucidarium (composto tra il 1108 e il 1110).

Cattolicesimo 

Anche nel Cattolicesimo gli angeli sono creature di Dio spirituali, incorporee ma personali (dotate di intelligenza e volontà propria)[49] e, tra gli esseri visibili, sono quelli con il più alto grado di perfezione[50].
La loro esistenza è una verità di fede confermata dalla Sacra scrittura e dalla tradizione cattolica[51]. Secondo una definizione di sant'Agostino il termine angelo non definisce l'essere della creatura bensì l'ufficio o il compito assegnato da Dio[52]. Sono realtà spirituali alle dirette dipendenze di Dio.
Nella Chiesa cattolica gli angeli assumono una dimensione fortemente cristologica[50]. Essi annunciano Cristo, lo servono, ne sono messaggeri, sono creati fin dalla loro origine in funzione del suo regno e del suo disegno di salvezza e di vita.
Gli angeli hanno anche la funzione di assistere e proteggere la Chiesa[53] e la vita umana[54], per questo vengono invocati nelle celebrazioni e nelle preghiere dei credenti. Sono segno della provvidenza di Dio e circondano con la loro protezione ed intercessione tutta la vita umana del fedele. Secondo le parole di Gesù, ognuno ha un proprio angelo custode e quelli dei bambini e dei semplici contemplano continuamente il volto di Dio.
Secondo la Chiesa Cattolica nella Bibbia, Libro di Tobia, si legge che gli arcangeli sono coloro che siedono alla presenza di Dio, ne contemplano la gloria e lo lodano incessantemente. La Chiesa cattolica celebra la memoria di tre angeli in particolare[55]:
§  Michele è a capo delle schiere celesti. È lui che scaraventò Lucifero lontano dal Paradiso. Nel Libro di Daniele (XII, 1) viene indicato come particolare protettore del popolo di Israele.
§  Gabriele si suppone lottò con Giacobbe (Genesi XXXII), rompendogli il femore, e gli diede il nome di Israele. Apparve alla Vergine Maria, annunciandole la nascita di Gesù (Annunciazione).
§  Raffaele, è citato nel Libro di Tobia, ed accompagnò Tobia nel viaggio in Mesopotamia per recuperare il denaro del padre, liberò Sara da un diavolo e favorì il matrimonio di questa con Tobia. È spesso identificato come l'angelo custode per eccellenza.
Dal punto di vista tradizionale cattolico si sostiene anche che la descrizione delle gerarchie angeliche possa essere concepita in base alla sistematizzazione proposta dallo pseudo-Dionigi Areopagita nella sua opera De coelesti hierarchia, suddividendo gli angeli in nove "cori angelici": Angeli; Arcangeli; Archai o Principati; Potestà; Virtù; Dominazioni; Troni; Cherubini; Serafini. Sono tre serie di schiere angeliche composte ciascuna da tre tipologie di angeli i quali avrebbero funzioni, regole e compiti precisi. Vi è poi, sempre secondo il punto di vista tradizionale, un angelo che ha il compito di distruggere questo mondo, l'Angelo dell'Apocalisse.
Dal 1670 papa Clemente X, stabilisce definitivamente nel rituale cattolico la festa dell'angelo custode il 2 Ottobre.

Nello Gnosticismo 

Il tema degli "angeli" acquisisce un ruolo piuttosto centrale nelle dottrine religiose gnostiche. Con il termine "Gnosticismo", termine coniato in Europa nel XVIII secolo, gli studiosi classificano un fenomeno religioso diffusosi nel Vicino Oriente e nel Mondo Classico intorno al I-II secolo d.C.[56][57].
Le radici di tale fenomeno religioso le si possono riscontrare in una comunità battista samaritana che, unitamente a quelle giudaiche non rabbiniche, ebbe origine dal mistico e asceta Giovanni Battista[58].
Dopo la morte di Giovanni Battista il movimento "battista" si suddivise in vari tronconi. In uno di questi, quello "samaritano" che ebbe in Dositeo, Simone eMenandro alcuni dei suoi più significativi leader, si svilupparono per la prima volta alcune originali dottrine religiose[59], la principale tra queste voleva il mondo non creato da un dio creatore quanto piuttosto dagli degli angeli degenerati che non conoscevano la natura del loro stesso creatore. Il battesimo, in questo quadro apocalittico, aveva lo scopo di far riacquistare l'immortalità agli uomini negata da questi angeli[60]. Contemporanei ai seguaci di Gesù di Nazareth, anche i seguaci di Simone Mago attribuivano al loro "maestro" delle qualità divine, incarnando egli stesso la potenza di Dio discesa sulla terra per ristabilire l'ordine[61].
Così l'apologeta cristiano Giustino di Nablus riporta nella Prima apologia dei Cristiani (23, 3) queste credenze:
« Gli angeli governavano male il mondo perché ognuno voleva la supremazia, perciò egli venne per stabilire le cose in ordine. Discese trasfigurato, fattosi simile alle virtù, alle potenze, e agli angeli, per poter apparire tra gli uomini come un uomo, sebbene egli non fosse un uomo; si è creduto che egli abbia patito in Giudea, mentre egli non ha patito »

Nel Manicheismo 

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Nell'Islām 


Per l'Islām l'esistenza degli angeli (arabo: ملاك, malāk, pl. ملا ئكة, malāʾika[62]) è un atto di fede e chi nega la loro esistenza è considerato un "infedele".
Gli angeli, infiniti di numero, hanno il compito di servire Allāh, di cui sostengono il trono e di cui cantano le lodi e le adorazioni[63]; creati prima dell'uomo, sono fatti di luce[64] e hanno anche la missione di condurre gli uomini a Dio secondo la sua volontà, avendo anche il compito di registrare le azioni umane che saranno soppesate, quando, loro stessi e su comando divino, suoneranno la tromba del Giudizio finale.
Gli angeli sono dotati di due, tre o quattro paia di ali, la differenza tra questi dipende dalla velocità con cui adempiono ai comandi divini[65]:
(AR)
«  الْحَمْدُ لِلَّهِ فَاطِرِ السَّمَاوَاتِ وَالأَرْضِ
جَاعِلِ الْمَلاَئِكَةِ رُسُلاً أُولِي أَجْنِحَة ٍ مَثْنَى
وَثُلاَثَ وَرُبَاعَ يَزِيدُ فِي الْخَلْقِ مَا يَشَاءُ
إِنَّ اللَّهَ عَلَى كُلِّ شَيْء ٍ قَدِير ٌ
[66]  »
(IT)
« Lode al Signore, Separatore (âlFâṯiru) dei cieli e della Terra, Che si avvale di angeli quali inviati, forniti di ali a due, a tre e a quattro paia e aggiunge alla creazione ciò Egli che vuole. Certo, Dio su tutto è Potente »
(Corano, XXXV,1. Traduzione di Gabriele Mandel in Corano. Torino, UTET, 2006, pag.218 (434))
Tra gli angeli vengono nominati Michele, il quale compare una sola volta nel Corano II,98, indicato come ميخائيل Mikal e Gabriele, indicato come جبرئیل Gabriel, il quale è invece menzionato esplicitamente anche nella sura LXVI,4:
(AR)
« مَنْ كَانَ عَدُوّا ً لِلَّهِ وَمَلاَئِكَتِه ِِ وَرُسُلِه ِِ
وَجِبْرِيلَ وَمِيكَالَ فَإِنَّ اللَّهَ عَدُوّ ٌ
لِلْكَافِرِينَ
[67] »
(IT)
« chiunque è nemico di Dio, dei Suoi angeli, dei Suoi messaggeri e di Gabriele e di Michele, allora, sì, Dio è nemico dei miscredenti  »
(Corano (II, 98). Traduzione di Gabriele Mandel in Corano. Torino, UTET, 2006, pag.9 (16))
Gabriele è l'angelo gerarchicamente più importante, lui trasmette ai profeti la "rivelazione" divina, avendo annunciato anche aMaria (مريم Maryam) la sua maternità[68].
Altri angeli, alcuni citati nel Corano altri attestati nella tradizione successiva, sono: Isrāfīl (إسرافيل), l'angelo della fine del Mondo[69];ʿIzrāʾīl (عزرائيل), l'angelo della morte[70]; Riḍwān (رضوان), il guardiano (ḵẖāzin) del paradiso[71]; Mālik (مالك) il guardiano (ḵẖāzin) dell'inferno[72]:
(AR)
« وَنَادَوْا يَامَالِكُ لِيَقْضِ عَلَيْنَا رَبُّكَ قَالَ إِنَّكُمْ
مَاكِثُونَ
[73] »
(IT)
« Grideranno: "O Mālik! Il tuo Signore ci finisca!" Dirà: "Certo siete qui per sempre!" »
(Corano (XLIII, 77). Traduzione di Gabriele Mandel in Corano. Torino, UTET, 2006, pag. 249 (496))
Due angeli particolari, Munkar e Nakīr (منكر و نكير), sono preposti ad un "interrogatorio" dei defunti, una volta deposti nella tomba. Le domande essenziali riguardano l'appartenenza o meno all'Islam ("chi è il tuo Dio?", "chi è il tuo Profeta?"). E nel caso che le risposte condannino il defunto, Munkar e Nakīr lo percuotono violentemente cominciando a somministrargli in anticipo, già nella tomba, la condanna che verrà comminata dopo il giorno del Giudizio. Questa dottrina e questi due angeli non sono tuttavia mai esplicitamente menzionati nel Corano appartenendo piuttosto alle credenze sulle dottrine trasmesse per testimonianza orale (samʿiyyāt) e basate sull'interpretazione implicita dei versi del Corano [XIV, 27 (32); XL, 40 (49); LXXI, 25] e sull'esplicita tradizione esegetica (ad es. al-Taftāzānī Commentario sul al-Nasafī ʿAḳaʾid Cairo, 1321, CIX).
Altri due angeli, questi menzionati nella II sura del Corano Harut e Marut (هاروت وماروت) riflettono le idee angelologiche zoroastriane[74] e insegnano le arti magiche agli uomini, avendo peraltro deciso di rimanere sulla Terra per amore di una donna[75]:
(AR)
« وَاتَّبَعُوا مَا تَتْلُو الشَّيَاطِينُ عَلَى مُلْكِ
سُلَيْمَانَ وَمَا كَفَرَ سُلَيْمَانُ وَلَكِنَّ الشَّيَاطِينَ
كَفَرُوا يُعَلِّمُونَ النَّاسَ السِّحْرَ وَمَا أُنزِلَ
عَلَى الْمَلَكَيْنِ بِبَابِلَ هَارُوتَ وَمَارُوتَ وَمَا
يُعَلِّمَانِ مِنْ أَحَدٍ حَتَّى يَقُولاَ إِنَّمَا نَحْنُ فِتْنَة ٌ
فَلاَ تَكْفُرْ فَيَتَعَلَّمُونَ مِنْهُمَا مَا يُفَرِّقُونَ بِه ِِ بَيْنَ
الْمَرْءِ وَزَوْجِه ِِ وَمَا هُمْ بِضَارِّينَ بِه ِِ مِنْ
أَحَد ٍ إِلاَّ بِإِذْنِ اللَّهِ وَيَتَعَلَّمُونَ مَا يَضُرُّهُمْ وَلاَ
يَنفَعُهُمْ وَلَقَدْ عَلِمُوا لَمَنِ اشْتَرَاه ُُ مَا لَه ُُ فِي
الآخِرَةِ مِنْ خَلاَق ٍ وَلَبِئْسَ مَا شَرَوْا بِهِ~ِ
أَنفُسَهُمْ لَوْ كَانُوا يَعْلَمُونَ
[76] »
(IT)
« Ed essi seguirono ciò che i diavoli raccontano sul regno di Salomone. Ma Salomone ha sempre creduto, e i diavoli non hanno creduto: insegnano alle genti la magia e quel che è stato rivelato agli angeli Hârût e Mârût a Bâbil. Ma questi non insegnavano qualcosa a qualcuno se prima non avevano detto: "Questo solo: noi siamo solo una tentazione. Non essere dunque miscredente." Poi le genti impararono da loro come creare la divisione fra uomo e sua moglie. Con ciò essi non sono in grado di far del male a chicchessia se non col permesso di Dio. E imparano ciò che fa loro del male senza far loro alcun bene. Ciò che sanno è sicuramente che colui che s'acquistò ciò, per lui nessuna parte nell'aldilà. In effetti hanno escogitato un cattivo affare per le loro anime. Ah, se avessero saputo! »
(Corano II,102. Traduzione di Gabriele Mandel in Corano. Torino, UTET, 2006, pag.9 (16))
Il Corano distingue altre due specie di esseri spirituali con funzioni e caratteristiche diverse dagli angeli: i jinn (جني, simili ai "geni" della tradizione europea) e idiavoli (إبليس; anche shayāṭīn شياطين). A differenza degli angeli che hanno natura di "luce", i jinn[77] e gli shayāṭīn hanno sostanza di fuoco. Tali esseri spirituali si differenziano inoltre per l'atteggiamento nei confronti dell'uomo: gli angeli del Corano non differiscono da quelli menzionati nei testi dell'Ebraismo e del Cristianesimo, mentre i jinn hanno una funzione ambigua, dividendosi in un gruppo (maggioritario) più o meno nettamente ostile all'uomo e in un gruppo (minoritario) a lui benevolo, capace di proteggere luoghi e persone.
Tra questi ultimi si ricordano i qarīn (قرين), due esseri invisibili - uno miscredente e uno credente - che agiscono da "spiriti custodi" (Muhammad si dice avesse convertito il suo che era miscredente, rendendolo anch'esso spirito positivo)
[78]. Caratteristica infatti dei jinn è di poter essere musulmani (e quindi benevoli) o non musulmani (e quindi ostili all'uomo).

Interpretazioni moderne dell'angelo biblico 

Tanto Thomas Hobbes che Baruch Spinoza si misurarono con la questione della rivelazione divina così come si presenta nel testo biblico.
Nel suo sforzo di stabilire che la conoscenza profetica del divino si fondava esclusivamente sulla imaginatio ("immaginazione"), Spinoza, nel suo Trattato teologico-politico, spende qualche parola sulla figura dell'angelo. L'imaginatio in questione, come parafrasa Antonio Droetto, "non è l'operazione eseguita dalla mente sopra le vestigia delle impressioni sensibili"[79]. Mentre quella di cui parla nei Cogitata metaphysica e nella seconda parte dell'Ethica è una immaginazione che l'attività intellettuale porta a conoscenza distinta (in coerenza rispetto ai principi del razionalismo cartesiano), quella profetica non è una conoscenza, neppure di primo grado. Si tratta di un'attività chiusa in sé stessa e finisce per essere negazione della Sostanza e della sua conoscenza, negazione della scienza di Dio. Se Dio è l'oggetto dell'immaginazione profetica, ciò avveniva, secondo Spinoza, perché gli Ebrei tendevano ad attribuire a Dio tutto ciò che non capivano[80]. Hobbes, per suo conto, scriveva nel Leviatano, che non esiste né può esistere alcuna immagine di forme invisibili o di sostanze infinite[81]. Mentre per Spinoza, la Scrittura è "il documento dell'immaginazione, e non della scienza dei profeti"[79], per Hobbes le manifestazioni sovrannaturali, fuori dall'economia consueta della Natura, sono ascrivibili a Dio e intendono significare la sua presenza e la sua volontà[82], spiegazione inammissibile per Spinoza, per il quale l'agire divino non ammette distinzioni speciali rispetto all'economia naturale e qualsiasi idea in contrario sostiene l'idolatria[83]. Hobbes, insomma, mantiene in piedi l'idea di un ordine sovrannaturale che sarebbe stato rivelato ai profeti, mentre per Spinoza questo "mistero" consiste solo nella sua alogicità.
Quanto detto per le manifestazioni dirette di Dio che la Scrittura registra vale per Spinoza anche in riferimento agli angeli, che egli interpreta come uno tra "i mezzi adoperati da Dio per rivelare agli uomini i suoi decreti"[84]. Chiarito che la rivelazione avviene ai profeti solo attraverso immagini, Spinoza menziona alcuni passi biblici in cui figurano angeli, in ordine:
§  Dio manifesta la sua collera a Davide per il tramite di un angelo che mette mano alla spada (Primo libro delle Cronache, 21.16)
§  Un angelo appare all'asina di Balaam (Numeri, 22.22-23)
§  Un angelo si manifesta alla moglie di Manoach (Libro dei Giudici, 13.2-3)
§  Un angelo ferma Abramo, in procinto di uccidere il figlio Isacco (Genesi, 22.9-12)
Mentre Maimonide, nella sua ottica razionalista, non riusciva a dare conto della suscettibilità di "specie visibile" della natura angelica, supportata dalla Scolasticasulla scorta di Aristotele, e interpretava perciò la visione degli angeli metafisicamente, come immagine non vera, sensazione non reale, rappresentazione fantastica avvenuta in sogno, per Spinoza questo è violentare il testo biblico per cavarne significati a supporto di dottrine. Altrettanto, a giudizio di Spinoza, fanno i rabbini, nel momento in cui interpretano gli angeli allegoricamente. Per Spinoza, semplicemente, gli angeli non appartengono alla sfera della metafisica, ma a quella della teologia. Per lui non esiste, insomma, un mezzo intellettivo per cogliere la rivelazione divina. Ogni raccordo tra ragione e fede è impossibile: in ciò avversa soprattutto Tommaso, il quale sosteneva, oltre alla via immaginativa, una via intellettiva, intesa come munus ordinarium ("dono naturale") del profetare, che si aggiungeva al munus extraordinarium, quello dell'intervento soprannaturale.

Note 

1.   ^ Sam Eitrem in Oxford Classical Dictionary, Oxford University Press, 1970. Trad. it. Dizionario di antichità classiche, Milano, San Paolo Edizioni, 1995 pag.115.
2.   ^ Sam Eitrem. Op.cit..
3.   ^ Sam Eitrem. Op.cit..
4.   ^ Op.cit..
5.   ^ Cipriano Casella e Paul Gilbert. Gli esseri "angelici" nel pensiero antico, in Enciclopedia filosofica vol.1. Milano, Bompiani, 2006, pag.443
6.   ^ Cfr. Aristotele. De anima I,5 e Diels-Kranz 11 A 22
« Alcuni sostengono che l'anima è diffusa proprio nel'universo, e per questo motivo, forse, che Talete considerò tutte le cose piene di dèi »
7.   ^ Cipriano Casella e Paul Gilbert. Op.cit.
8.   ^ Plinio. Historia naturalis, XXX,2
9.   ^ Roberto Radice in Enciclopedia filosofica, vol.5. Milano, Bompiani, 2006, pag.4121
10. ^ Piero Treves in Oxford Classical Dictionary, Oxford University Press, 1970. Trad. it. Dizionario di antichità classiche, Milano, San Paolo Edizioni, 1995 pag.953.
11. ^ Giovanni Reale. Storia della filosofia greca e romana, vol.9. Milano, Bompiani, 2004, pag.98
12. ^ Sam Eitrem. Op.cit..
13. ^ Sam Eitrem. Op.cit..
14. ^ Cfr. Andrea Piras in Encyclopedia of Religion, vol.1. NY, Macmillan 2005, pag.344
15. ^ In Encyclopedia of Religion, vol.1. NY, Macmillan 2005, pag.344
16. ^ Andrea Piras Op.cit.
17. ^
« In Mesopotamia there were a number of angelological ideas which would be transmitted to monotheistic religions, especially their role as intermediaries and personal guardians of human beings. »
(Andrea Piras. Op.cit.)
18. ^ Il termine italiano "cherubino" deriva dal latino tardo cherub (pl. cherubim) a sua volta ripreso dal greco cheroub (cheroubim, Χερουβ, pl. Χερουβίν) che ha origine dall'ebraico kerub(kerubim; כְּרוּב, pl. כרובים) a sua volta dal babilonese e dall'assiro karabu (accadicokuribu).
19. ^
« Angels are a fundamental part of Iranian thinking and its perception of the divine in terms of ideas and concepts—morality, thought and life—as personified not in mythological stories but in intermediate figures assisting the supreme god Ahura Mazda with the order and maintenance of the cosmos. The religious history of Zoroastrian Iran has shown interesting ideas concerning angels since the earliest part of the Avesta, containing songs (Gatha) attributed to Zoroaster himself, in which Ahura Mazda is accompanied by an entourage of spiritual beings called the Amesha Spentas (the Beneficent Immortals) who are similar to angels. »
(Andrea Piras Angel in Encyclopedia of Religion, vol.1. NY, Macmillan 2005, pag.344)
20. ^ La fondazione di questa religione è basata sull'esperienza estatica del profeta (manthran) Zarathustra il quale, accompagnato dall'Ameša Spenta Vohū Manah, viene portato al cospetto di Ahura Mazdā. Così la parte più antica dell'Avestā:
(AVE)
« tat môi vîcidyâi vaocâ hyat môi ashâ dâtâ vahyô vîduyê vohû mananghâ mêñcâ daidyâi ýehyâ-mâ ereshish [ərəšiš] tâcît mazdâ ahurâ ýâ nôit vâ anghat anghaitî vâ. »
(IT)
« Dimmi quindi che cosa tu Aša e cosa voi mi avete assegnato da meglio conoscere e successivamente da tenere bene a mente, grazie a te, Buon pensiero (Vohū Manah) quello che io ho contemplato ('ərəšiš ) e per la quale provocherò invidia. Dimmi di tutto questo , o Ahura Mazdā, ciò che accadrà e ciò che non accadrà »
(Avestā, Gāthā Ahunavaitī, Yasna, XXXI,5)
21. ^ Al riguardo cfr., tra gli altri, Paul Du BreuilZarathustra (Zoroastre) et la transiguration du monde, XI-XII e XIII capitolo, Parigi, Payot, 1978; trad.it. Zarathustra (Zoroastro) e la Trasfigurazione del Mondo (a cura di Gian Luigi Blegnino e Laura Giusti), Genova, ECIG, 1998,
22. ^ Occorre qui ricordare che la ricostruzione del pensiero religioso di Zarathuštra è assai controversa, risultando le fonti di difficile interpretazione. Se i seguaci di questa religione in India, i Parsi, espongono questa dottrina, vi è chi ha fatto notare che tale lettura del messaggio zoroastriano risente dell'influenza dei missionari cristiani attivi in quel paese nel XIX secolo, in particolare del reverendo della Chiesa di ScoziaJohn Wilson attivo a Mumbai a partire dal 1829. Oggi gli studiosi sono divisi nell'intendere il messaggio originale di Zarathuštra comemonoteista o dualista (con le varianti di "monoteismo con dualismo etico"). Ovvero se la personificazione del male, Angra Mainyu, sia da intendersi, nel pensiero originario del profeta iranico, come entita originaria del male o invece creata e successivamente ribellatasi all'unico dioAhura Mazdā. Per una presentazione delle differenti teorie in merito si rimanda alla voce sul pensiero religioso di Zarathuštra.
23. ^ L'"Anima della Vacca" rappresenta la Madre Terra, simbolo del Creato e della buona dottrina che lo governa.
24. ^
« A further kind of angel may be traced in the Fravashi,guardian spirits of society and the individual, from particularly mythological treatises which depict them as angels of the heavenly host and dressed in helmets with armor and iron weapons. They group in battalions, advancing with standards unfurled, coming to the aid of those who call upon them against demons, and descend from heaven like bird swith fine wings »
(Andrea Piras. Op.cit.)
25. Cfr. anche Arnaldo Alberti. Op.cit. pag.631
26. ^ In lingua pahlavi: Yazad.
27. ^ Reso nella nostra lingua come Cherubino.
28. ^
« In Judaism, the similarity between the Mesopotamian karibu and the Hebrewkerub is for the most part only linguistic, since( the biblical kerub is not a deity, has no mythology of its own, and is merely a minister of the one, omnipotent God »
(Angel in Encyclopedia of Religion vol.1, New York, Macmillan, 2005, pag.345)
29. ^ Cfr. Ronald S. Hendel. Op.cit.; Andra Piras.Op.cit.
30. ^ Testo del II secolo a.C. riportato nella versione greca della Septuaginta dove Ashmedai è reso come Ἀσμοδαῖος (Asmodaios) ma rinvenuto in frammenti anche in aramaico ed ebraico nella Grotta nº4 a Qumran.
31. ^
« Similarly there arose a demonology which seems to have been influenced by Iranian and Semitic currents of thought, such as the name of the demon Asmodeus in The Book of Tobit, derived from the name of the Zoroastrian god of anger, Aeshmadaeva »
( Andra Piras. Op.cit. pag.345 )
32. ^ Ashmedai lo si riscontra come "Re dei demòni" anche nel tardo testo, talmudico, Haggadah, cfr.Pesaḥim 110a.
33. ^ Rispetto alla datazione dei libri che compongno la Bibbia, così Cristiano Grottanelli riassume le posizioni degli studiosi:
« Oggi un certo consenso è raggiunto, ma chiaramente in via provvisoria, su alcuni punti. Mentre la scomposizione della Genesi e anche di altri libri o di parti di essi, in fonti di diverse età è sempre più problematica, sembrano resistere alcuni elementi acquisiti a partire dalle ricerche di biblisti tedeschi del secolo scorso, ma non senza modifiche e ripensamenti. Fra questi spiccano: la datazione in età monarchica di alcuni Salmi e di certi libri o parti di libri profetici; l'attribuzione a età relativamente tardiva (secondo molti nettamente post-esilica) di una redazione finale del Pentateuco; la visione unitaria dei libri narrativi detti "Profeti anteriori" come opera di una personalità o scuola detta "deutoronimistica" per i suoi rapporti di impostazione ideologica con ilDeuteronomio, ultimo libro del Pentateuco; la datazione post-esilica, e certo successiva a quella Deutoronimista, dei due libri delleCronache. Tuttavia, anche questi punti fermi secondo la maggioranza degli studiosi sono posti oggi in discussione da alcuni studiosi che propongono date più basse, per esempio, per il Pentateuco, e collocano il Deuteronomioin età post-esilica con (ma in altri casi senza) un relativo abbassamento della fonte detta "deutoronimistica" »
(Cristiano Grottanelli. La religione d'Israele prima dell'Esilio in Ebraismo (a cura di Giovanni Filoramo). Bari, Laterza, 2007, pag. 6-7)
34. ^ Cfr. nota n.11 della Introduzione generale diPaolo Sacchi a Apocrifi dell'Antico testamentovol.1. Torino, UTET, 2006, pag.25
35. ^ Il Libro di Enoch ebbe da una parte una considerevole attenzione da parte di alcuni circoli del Giudaismo del Secondo Tempio e dall'altra una netta opposizione da parte di coloro che avevano un approccio più razionale alle dottrine religiose:
« Enoch became a hero in Jewish apocalyptic literature and two Jewish apocalyptic books are ascribed to him: the so-called Ethiopic and Slavonic Books of Enoch. The figure of Enoch was especially significant in the spiritual movement from which the *Dead Sea Sect originated. Thus his story and his writings are treated in the Book of *Jubilees, his prophecies are hinted at in the Testament of the Twelve Patriarchs, and he plays an active role in the Genesis Apocryphon, one of the *Dead Sea Scrolls. Cave 4 at Qumran yielded Aramaic fragments many of which correspond to the apocalyptic I Enoch. The importance attached to Enoch in some Jewish circles in the Second Temple period aroused the opposition of the more rationalistic Jewish sages. »
(Enoch in Encyclopedia Judaica vol.6. NY, Gale, 2007, pag.441)
36. ^ Sul tema della non-canonicità dei cosiddetti "apocrifi" in questo modo si è espresso Paolo Sacchi:
« In effetti fin qui si è detto che gli apocrifi non sono altro che testi appartenenti alla letteratura giudaica dei secoli precristiani fino a circa il 100 d.C. Sono testi giudaici esattamente come lo sono i manoscritti scoperti a Qumran, come lo è la Mišnah; sul piano ideologico si può dare per certo che la maggior parte di essi non riflette posizioni farisaiche ma sembra piuttosto vicina alle posizioni esseniche; ciò non toglie che alcuni di questi testi sono riconosciuti dalla critica come farisaici (vedi il "Quarto Libro di Ezra") e che non bisogna assolutamente considerare la storia del pensiero giudaico precristiano come spaccata esattamente in due: da una parte il pensiero farisaico, dall'altra quello essenico. In realtà anche se tutto sembra potersi ricondurre a un paio di matrici fondamentali, le divisioni interne furono numerosissime e l'evoluzione fu notevole, cosicché bisogna rinunciare alle nostre tentazioni di etichettare tutto. »
(Paolo Sacchi Prefazione in Apocrifi dell'Antico testamento. Torino, UTET, 2006, pag.9)
37. ^ Cfr. al riguardo: Talmud Yerushalmi Shekalim3,1,47b
38. ^
« In apocalyptic writing (The Book of Enoch), an elaborate belief system is set out regarding fallen angels who have become inferior to humans as a punishment for relations with women and for having revealed to humankind the secrets of the world. »
(Angel in Judaism. Encyclopedia of Religion vol.1. NY, Macmillan, 2005 pag.345)
39. ^ Cfr. a tal proposito: B'reshith Rabba 1, 3;Solomon Aaron Wertheimer. Battei Midrashot;Raphael Kirchheim Oẓar Neḥmad 3 (1860), 59.
40. ^ B'reshith Rabba 78, 1 e Ḥagigah 14a.
41. ^ Cfr. Sifra sul Leviticus 1,1.
42. ^ Ḥagigah, 16 b.
43. ^ Talmud di Gerusalemme, Rosh Ha-Shanah 2;Pesikta de-Rav Kahana 6; Shir ha-Shirim Rabbah3,11; 15.
44. ^ Anche II Libri delle Cronache XVIII, 18
45. ^ Il nome Raffaele compare nel Tanakhesclusivamente come nome di un uomo in I Libri delle Cronache XXVI, 7:
(HE)
« benei shema'yah ateni urefa'el ve'ovved elzavad echav benei-chayil elihu usemachyahu »
(IT)
« Figli di Semaia: Otni, Raffaele, Obed, Elzabàd con i fratelli, uomini valorosi, Eliu e Semachia »
46. Diversamente negli apocrifi Libro di Tobia (XII,15) e Libro di Enoch (XX,3) esso è indicato come "angelo". Il Talmud lo indica come uno dei tre angeli (Cfr. Yoma 37a; Bava Meẓia 86) che visitarono Avraham (Libro della Genesi, XVIII, 1-2).
47. ^ Il nome di questo angelo compare per la prima volta nel I Libro di Enoch (9,1). Secondo laMidrash Rabbah (Num. 2,10) Uriel è uno dei quattro angeli che circondano il trono di Dio.
48. ^ De principis III, 53,3.
49. ^ De carne Christi, VI
50. ^ Cfr. a titolo esemplificativo le opere di ProcloElementi di Teologia e Teologia platonica.
51. ^ Cfr. Pio XII, Lett. enc. Humani generis, Denz. -Schönm., 3891.
54. ^ Sant'Agostino. Enarratio in Psalmos CIII,1,15.
56. ^ San Basilio di Cesarea. Adversus Eunomium, III, 1: PG 29, 656B]
58. ^ Se da una parte il Congresso di Messina del 1966 ha proposto che tale nome vada ad inquadrare un fenomeno riguardante il II secolo (Cfr. La raccolta di lavori pubblicata con il titoloLe origini dello Gnosticismo da Ugo Bianchi nel 1967 (Leiden), ciò non toglie che per molti autori (a titolo esemplificativo cfr. Luigi Moraldi e Ugo Magris) tale fenomeno ha delle evidenti radici nel I secolo.
59. ^
« The experience of gnosis was highly esteemed at the beginning of our era in various religious and philosophical circles of Aramaic and Greco-Roman civilization. »
(Gilles Quispel. Encyclopedia of Religion vol.5. NY, Macmillan, 2005, pag. 3507 )
60. ^ Fra le comunità giudaiche non rabbiniche vi fu quella fondata da Gesù di Nazareth. Cfr. Ugo Magri Gnosticisme: The emergence stage inEncyclopedia of Religion vol.5. NY, Macmillan, 2005, pag. 3515
61. ^
« The earliest forms of Gnosticism (c. 50–120 CE) originated within different religious milieus of the late-first-century Middle East, in which a sectarian nonrabbinical Judaism and a still fluid and creative Christian mission were unfolding, sometimes reacting upon one another. Baptist Samaritan sects. The movement founded by John the Baptist split in several offshoots (Jesus’ group included therein) after John’s death around 27 CE. In one of these sects, headed in turn by three Samaritans (Dositheus, Simon, and Menander), there emerged for the first time the idea that the world was the creation of more or less depraved angels who “ignored” the existence of the highest God—a striking radicalization of the apocalyptic angelology that was widespread in contemporary Judaism. The baptismal ritual therefore accomplished not only the remission of sins but also a regeneration, by means of which the natural death allotted to humans by the ruling angels could be overcome. »
(Ugo Magri Gnosticisme: The emergence stage inEncyclopedia of Religion vol.5. NY, Macmillan, 2005, pag. 3515)
62. ^ Ugo Magri. Op.cit..
63. ^ Ugo Magri. Op.cit..
64. ^ Derivato dal semitico Nordoccidentale, così l'ugaritico mlʾk, l'aramaico malʾak e l'ebraicomalʾakh. Cfr. anche The Encyclopedia of Islamvol.6. Leiden, Brill, 1991, pag.216
65. ^ Cfr. Andra Piras. Op.cit.; anche Paolo BrancaAngeli in Dizionario dell'Islam (a cura di Massimo Campanini. Milano, Rizzoli, 2005, pag.36
66. ^ Paolo Branca. Op.cit..
67. ^ Cfr. Andrea Piras. Op.cit. pag.46
68. ^
« Al-Ĥamdu Lillāhi Fāţiri As-Samāwāti Wa Al-'Arđi Jā`ili Al-Malā'ikati Rusulāan 'Ūlī 'Ajniĥatin Mathná Wa Thulātha Wa Rubā`a Yazīdu Fī Al-Khalqi Mā Yashā'u 'Inna Allāha `Alá Kulli Shay'in Qadīrun »
69. ^
« Man Kāna `Adūwāan Lillāhi Wa Malā'ikatihi Wa Rusulihi Wa Jibrīla Wa Mīkāla Fa'inna Allāha `Adūwun Lilkāfirīna »
70. ^ Paolo Branca. Op.cit..
71. ^ Il suo nome non compare nel Corano ma è attestato nella tradizione successiva.
72. ^ Il suo nome non compare nel Corano ma è attestato nella tradizione successiva. Nella letteratura europea è riportato anche come ʿAzriāl. E' uno dei quattro arcangeli insieme a Isrāfīl, Mīḵẖʾail e
73. ^ Il suo nome è assente dal Corano e dalle prime opere esegetiche; probabilmente è la personificazione del significato stesso diriḍwān=favore di Allāh: cfr. a tal proposito e ad esempio Corano III, 15.
74. ^ Cfr. Corano XLIII, 77
75. ^
« Wa Nādaw Yā Māliku Liyaqđi `Alaynā Rabbuka Qāla 'Innakum Mākithūna »
76. ^ Cfr. Andrea Piras. Op.cit. pag.46
77. ^ Cfr. Paolo Branca Angeli in Dizionario dell'Islam(a cura di Massimo Campanini. Milano, Rizzoli, 2005, pagg. 35-6
78. ^
« Wa Attaba`ū Mā Tatlū Ash-Shayāţīnu `Alá Mulki Sulaymāna Wa Mā Kafara Sulaymānu Wa Lakinna Ash-Shayāţīna Kafarū Yu`allimūna An-Nāsa As-Siĥra Wa Mā 'Unzila `Alá Al-Malakayni Bibābila Hārūta Wa Mārūta Wa Mā Yu`allimāni Min 'Aĥadin Ĥattá Yaqūlā 'Innamā Naĥnu Fitnatun Falā Takfur Fayata`allamūna Minhumā Mā Yufarriqūna Bihi Bayna Al-Mar'i Wa Zawjihi Wa Mā Hum Biđārrīna Bihi Min 'Aĥadin 'Illā Bi'idhni Allāhi Wa Yata`allamūna Mā Yađurruhum Wa Lā Yanfa`uhum Wa Laqad `Alimū Lamani Ashtarāhu Mā Lahu Fī Al-'Ākhirati Min Khalāqin Wa Labi'sa Mā Sharaw Bihi 'Anfusahum Law Kānū Ya`lamūna »
79. ^ Cfr. Corano XV, 26-7.
80. ^ Shiblī, Ākām al-murjān fī aḥkām al-jānn, ed. dello Shaykh Qāsim al-Šammā‘ī al-Rifā‘ī, Beirut, Dār al-Qalam, 1988, cap. X.
81. ^ a b Benedetto Spinoza, Trattato teologico-politico, ed. Einaudi, Torino, 2000, ISBN 88-06-33100-0, introduzione e commento a cura di Antonio Droetto e Emilia Giancotti Boscherini, nota 9 al cap. I.
82. ^ Trattato teologico-politico, cap. I, ed. cit., p. 21.
83. ^ Il Leviatano, vol. II, p. 247, trad. it. di M. Vinciguerra, Bari, 1911.
84. ^ Thomas Hobbes, Il Leviatano, cap. XXXIV, ed. cit., vol. II, pp. 25-26, 30, 32, citato in Trattato teologico-politico, ed. cit., nota 36 al cap. I.
85. ^ Spinoza sostiene, infatti: "la potenza della Natura non è altro se non la stessa potenza di Dio" (Trattato teologico-politico, cap. I, ed. cit., p. 33).
86. ^ Benedetto Spinoza, Trattato teologico-politico, cap. I, ed. cit., p. 24.

Bibliografia 

§  El'azar da Worms, Il segreto dell'Opera della Creazione. Genova, ECIG, 2002
È la prima sezione di un'opera di teologica ebraica, risalente all'XI secolo, composta da El'azar da Worms, un appartenente ai Haside Ashkenaze, il movimento pietistico ebraico-tedesco sorto in Renania. In questa opera El'azar da Worms affronta i temi esoterici della Creazione degli esseri spirituali e di quelli che compongono l'universo descrivendo il percorso da attuare per giungere alla visione divina.
§  Massimo Cacciari, L'angelo necessario, Milano: Adelphi, 1994
§  Heinrich Krauss, Angeli. Tradizione, immagine, significato (2000), trad. di Stefano Suigo, Torino: Einaudi, 2003
Opera breve di divulgazione.
§  Carlo Ossola (a cura di) Gli angeli custodi. Storia e figure dell'«amico vero», Torino: Einaudi, 2004
È un'antologia di trattati barocchi italiani, da Andrea Vittorelli (1580-1653), Francesco Albertini, Paolo Segneri, Andrea Da Pozzo (1617-1697), Giovanni Grisostomo Trombelli (1697-1784) e Pasquale De Mattei (1705-1779) con due apologhi, in chiusura, di Nikolaj Leskov.
§  Giorgio Agamben ed Emanuele Coccia (a cura di), Angeli. Ebraismo Cristianesimo Islam, Vicenza: Neri Pozza, 2009
È un'ampia antologia di testi classici divisa in tre sezioni: "Ebraismo" (a cura di Mauro Zonta), "Cristianesimo" (a cura di E. Coccia) e "Islam" (a cura di Olga Lizzini e Samuela Pagani).

Voci correlate 

§  Arcangelo
§  Cherubino
§  Grigori
§  Merkavah
§  Serafino
§  Shekhinah
§  Troni

Collegamenti esterni 

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